SvizzeraUn gruppo di esperti studierà come risanare il bilancio della Confederazione
mp, ats
8.3.2024 - 14:39
Un gruppo di cinque esperti effettuerà una verifica dei compiti dello Stato e dei sussidi e presenterà, entro fine estate, alcune proposte su come eliminare i deficit strutturali nel bilancio della Confederazione. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale.
mp, ats
08.03.2024, 14:39
08.03.2024, 14:45
SDA
Il gruppo di esperti prescelto vanta un'ampia esperienza e solide conoscenze nei settori dell'amministrazione, della politica (in particolare di quella finanziaria) e della scienza, indica una nota governativa odierna.
Ne faranno parte: in veste di presidente Serge Gaillard (tra l'altro già direttore dell'Amministrazione federale delle finanze), nonché in qualità di membri Ursula Schneider Schüttel (ex consigliera nazionale del PS e già presidente della Delegazione delle finanze delle Camere federali), Jacques Bourgeois (ex consigliere nazionale del PLR e già membro della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale), Aymo Brunetti (professore di economia presso l'Università di Berna e già capo della Direzione della politica economica in seno alla Segreteria di Stato dell'economia) e Christoph Schaltegger (professore all'Istituto per la politica economica svizzera (IWP) dell'Università di Lucerna e già relatore per il Dipartimento federale delle finanze).
4 miliardi di deficit strutturali
In base alla pianificazione finanziaria, a medio termine, i deficit strutturali nel bilancio della Confederazione potrebbero raggiungere i 4 miliardi di franchi all'anno. L'esecutivo intende quindi recuperare margine di manovra strategico ed evitare di dover apportare tagli lineari per conseguire un bilancio conforme alle disposizioni del freno all'indebitamento, viene ancora precisato.
Secondo il Governo, gli importanti deficit strutturali nel bilancio dello Stato sono riconducibili alla forte crescita delle uscite. Nei prossimi anni, soprattutto le uscite destinate all'AVS e all'esercito registreranno un aumento nettamente più rapido rispetto alle entrate della Confederazione. Anche le uscite per la migrazione rimarranno, almeno per il momento, elevate (statuto di protezione S, asilo).
Inoltre, la tredicesima mensilità AVS, accolta nella votazione popolare del 3 marzo 2024, graverà già dal 2026 sulle finanze federali con ulteriori 875 milioni. Per quanto riguarda il suo finanziamento, ancora nel corso del mese di marzo il competente Dipartimento federale dell'interno sottoporrà diverse proposte in merito, sottolinea ancora l'esecutivo.
Proposte entro la fine dell'estate
Per risanare il bilancio, il Consiglio federale intende assegnare la massima priorità alle uscite ed eseguire una verifica approfondita dei compiti e dei sussidi. L'obiettivo è eliminare i deficit strutturali nonché recuperare margine di manovra finanziario e strategico per Consiglio federale e Parlamento. Le proposte del gruppo di esperti dovrebbero consentire di apportare i primi sgravi del bilancio a partire dagli anni 2026-2027, viene ancora precisato.
Il gruppo di esperti ha il compito di presentare al Consiglio federale, entro fine estate, proposte di misure. A tal fine provvederà a verificare tutti i compiti e i sussidi della Confederazione. Tale verifica terrà conto delle uscite federali complessive a prescindere dal loro grado di vincolo. Oltre a misure sul fronte delle uscite, l'Esecutivo ha commissionato una variante nella quale una parte del deficit viene coperta dalle maggiori entrate.
90 miliardi di uscite nel 2027
Le uscite ordinarie della Confederazione continuerebbero a crescere anche nel caso in cui la verifica dei compiti e dei sussidi raggiungesse appieno i propri obiettivi. In base alla pianificazione finanziaria attuale, tali uscite salirebbero dagli attuali 83,3 miliardi a circa 90 miliardi nel 2027 e, secondo le prospettive a medio termine, a 95 miliardi nel 2030.
Presumibilmente nell'autunno 2024 il Consiglio federale organizzerà una tavola rotonda con i Cantoni, i partiti politici e i partner sociali. A partire dall'inverno 2024/25, svolgerà procedure di consultazione ordinarie in merito alle misure definite, interpellando così le cerchie interessate.