Casse malati Il CEO di Sanitas: «Se la Svizzera seguisse il modello di Singapore, i costi si ridurrebbero»

ats

2.11.2024 - 09:12

Andreas Schönenberger, Ceo della cassa malati Sanitas, si è dichiarato non a favore di una cassa malati unica (foto d'archivio).
Andreas Schönenberger, Ceo della cassa malati Sanitas, si è dichiarato non a favore di una cassa malati unica (foto d'archivio).
Keystone

Se la Svizzera seguisse il modello di Singapore, i costi della sanità potrebbero essere ridotti. È di questo avviso il patron della cassa malati Sanitas, Andreas Schönenberger, che fa appello a una maggiore responsabilità individuale dei cittadini elvetici.

Keystone-SDA, ats

Nel sistema in uso nel Paese asiatico ogni persona risparmia per le proprie spese mediche e la compagnia assicurativa paga solo per gli interventi costosi.

Adottando questo schema si ridurrebbero i costi e si creerebbe una maggiore trasparenza, ha affermato Schönenberger in un'intervista pubblicata oggi da giornali in lingua tedesca del gruppo Tamedia.

Per le fasce della popolazione svantaggiate, il Ceo propone la partecipazione dello Stato sotto forma di un fondo pubblico, come avviene a Singapore.

Inoltre, potrebbero essere concessi sconti sulle assicurazioni complementari agli assicurati con uno stile di vita sano, misura non consentita nell'assicurazione di base, sottolinea. «Le persone che fanno molto esercizio fisico e hanno un peso sano dovrebbero ricevere in cambio dei soldi».

Il CEO di Sanitas in sfavore ad una cassa malati unica

Il capo di Sanitas respinge altresì l'idea di una cassa malati unica, in quanto ritiene che, grazie alla concorrenza, le assicurazioni sanitarie sono ora incentivate a ridurre i costi e a rimanere innovative.

Il consigliere agli Stati Pierre-Yves Maillard (PS/VD), presidente dell'Unione sindacale svizzera, aveva comunicato giovedì a Losanna la volontà di lanciare una nuova iniziativa popolare volta a introdurre una cassa malati pubblica.

I dettagli di questa nuova iniziativa sono «attualmente in discussione», aveva poi aggiunto il socialista. A suo avviso tale sistema di assicurazione sanitaria pubblica non dovrebbe essere nazionale, ma basato su «sistemi cantonali».