Svizzera: Rösti: «Ampliamenti delle autostrade necessari per fluidificare il traffico»

cp, ats

10.10.2024 - 13:00

Lungo alcune tratte autostradali svizzere, gli ingorghi sono oramai quotidiani.
Lungo alcune tratte autostradali svizzere, gli ingorghi sono oramai quotidiani.
Keystone

A causa dell'aumento della popolazione, e quindi del traffico, le autostrade, costruite negli anni '60, non soddisfano più le esigenze attuali di mobilità e dell'economia.

Parola del consigliere federale Albert Rösti secondo cui, in vista del referendum del 24 novembre sostenuto dalla sinistra e dalle organizzazioni ambientaliste, raccomanda di accettare il progetto di sistemazione, e il relativo credito di 4,9 miliardi di franchi, di sei tratte autostradali.

Tali interventi dovrebbero fluidificare il traffico, secondo il responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC): gli ampliamenti sono infatti necessari per eliminare i colli di bottiglia, e i conseguenti ingorghi, limitando in questo modo anche il traffico di aggiramento che soffoca quartieri e località.

Il decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali, contro il quale è stato lanciato il referendum, comprende sei progetti. È previsto, per esempio, che l'A1 fra Berna-Wankdorf e Schönbühl (BE) passi da sei a otto corsie.

A tale progetto si aggiunge l'allargamento a tre corsie per direzione dell'asse Le Vengeron (GE) – Coppet (VD) – Nyon (VD), per una lunghezza di 19 chilometri. Altri lavori sono previsti a Basilea (A2), Sciaffusa (A4) e San Gallo (A1): qui dovrebbero venir realizzate nuove gallerie o allargate quelle esistenti.

cp, ats