Ucraina Afflusso di rifugiati ucraini in calo, forse meno a fine anno

wk, ats

12.7.2022 - 09:21

L'afflusso di rifugiati ucraini che arrivano in Svizzera per sfuggire alla guerra è in netto calo. E diversi di quelli giunti in precedenza rimpatriano. Lo ha detto la Consigliera federale Karin Keller-Sutter in un'intervista ai giornali del gruppo CH-Media.
L'afflusso di rifugiati ucraini che arrivano in Svizzera per sfuggire alla guerra è in netto calo. E diversi di quelli giunti in precedenza rimpatriano. Lo ha detto la Consigliera federale Karin Keller-Sutter in un'intervista ai giornali del gruppo CH-Media.
Keystone

L'afflusso di rifugiati ucraini che arrivano in Svizzera per sfuggire alla guerra è in netto calo. E diversi di quelli giunti in precedenza rimpatriano. Lo ha detto la Consigliera federale Karin Keller-Sutter in un'intervista ai giornali del gruppo CH-Media.

L'afflusso di rifugiati dipende dall'evoluzione della guerra nei prossimi mesi. La situazione è quindi molto volatile e imprevedibile, sottolinea la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Al momento, la Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) valuta che il numero complessivo di profughi entro fine anno sarà significativamente inferiore alla precedente stima di 140'000 persone. Ieri la SEM ha precisato di aver concesso lo statuto di protezione S a 57'145 rifugiati dall'inizio del conflitto, a fine febbraio.

La Confederazione continua a ritenere che la maggior parte dei profughi con lo statuto S potranno tornare in Ucraina non appena la situazione lo consentirà. «I rifugiati esprimono costantemente tale auspicio. Vogliono dare il loro contributo alla ricostruzione dell'Ucraina», nota la ministra sangallese.

La guerra sta avendo conseguenze politiche, economiche e sociali che probabilmente si aggraveranno nei prossimi mesi. E se la situazione dovesse complicarsi, c'è il rischio che la solidarietà con l'Ucraina in Europa occidentale venga meno, avverte la consigliera federale liberale radicale.

Alla Svizzera è stato spesso chiesto di fornire armi. Ma non tutti i Paesi possono svolgere lo stesso ruolo. La Confederazione sta dando un contributo a modo suo: sostiene le sanzioni contro la Russia, accoglie persone in cerca di protezione e fornisce aiuti umanitari in Ucraina, ricorda Karin Keller-Sutter.

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