Votazione federale 13esima AVS, ecco da dove sono arrivati i «sì» della vittoria

daoe, ats

4.3.2024 - 10:27

A far pendere l'ago della bilancia sono stati i pensionati e le persone che percepiscono una rendita bassa. (Foto simbolica)
A far pendere l'ago della bilancia sono stati i pensionati e le persone che percepiscono una rendita bassa. (Foto simbolica)
Keystone

A favore della 13esima AVS – iniziativa accolta ieri con il 58,24% dei consensi – si sono espressi soprattutto gli ultra 65enni e le persone con un reddito basso. Lo rivela il sondaggio post-elettorale pubblicato oggi da Tamedia e 20Minuten.

4.3.2024 - 10:27

A far pendere l'ago della bilancia sono infatti stati i pensionati. Dall'inchiesta è emerso che il 78% di loro si è detto favorevole all'iniziativa lanciata dai sindacati.

Tra gli aventi diritto di voto appartenenti alla fascia di età tra 50 e i 64 anni, il consenso è stato del 68%. Mentre tra i giovani di età inferiore ai 34 anni, la quota di «sì» è stata solo del 40%.

Questo divario generazionale, tuttavia, si era già delineato prima del risultato definitivo di ieri.

Nessuna differenza di genere, ma l'età è stata fondamentale

L'indagine pubblicata oggi mostra inoltre che a differenza di altre votazioni, questa volta non si sono registrate divergenze significative tra i generi né tanto meno il classico spaccamento tra città e campagna.

Il 59% degli uomini si espresso a favore dell'iniziativa, mentre le donne che hanno votato «sì» sono state il 57%. Nelle aree urbane il consenso è stato del 61% e, in quelle rurali e negli agglomerati, del 57%.

L'età non è stato l'unico fattore determinante per il passaggio dell'iniziativa. Le persone che si sono espresse a favore della 13esima AVS sono state soprattutto quelle che della rendita pensionistica, a fine mese, vedono ben poco.

Più di due terzi (69%) dei votanti che percepiscono un reddito inferiore ai 4'000 franchi hanno votato «sì». Le famiglie più agiate (oltre 16'000 franchi mensili) hanno per contro respinto l'iniziativa con il 61%.

Una differenza tra favorevoli e contrari, secondo il sondaggio, si riflette anche nei livelli di istruzione: il 52% degli aventi diritto di voto che ha conseguito l'università o una scuola universitaria professionale ha respinto l'iniziativa, mentre il consenso tra coloro che hanno frequento solo le scuole dell'obbligo è stato del 69%.

L'UDC spaccato a metà

Se si considera la fede politica invece, la percentuale dei «sì» è stata più alta tra gli elettori che si riconoscono nei partiti di sinistra (PS 82%, Verdi 70%).

Tuttavia, per quanto riguarda questa storica iniziativa, il sondaggio di Tamedia e 20 Minuten lascia trasparire una netta spaccatura nell'elettorato dell'UDC, che ha approvato l'iniziativa dell'Unione sindacale svizzera (USS) con il 55%.

Anche gli elettori del Centro si sono espressi in modo contrastato sulla questione (49% «sì», 51% «no"). I principali oppositori dell'iniziativa sono invece risultati i sostenitori del PLR (62% contrari) e dei Verdi liberali (65% di no).

Al sondaggio, condotto da 20 Minuten e Tamedia, hanno partecipato 30'384 persone provenienti da tutta la Svizzera. Il margine di errore è di 1,6 punti percentuali.

daoe, ats