Richiesta di Berna Zanini: «Per i rifugiati 100 posti in più in Ticino»

SwissTXT / red

27.10.2022

Anche il Ticino si prepara a nuovi arrivi
Anche il Ticino si prepara a nuovi arrivi
archivio Ti-Press

I centri federali scoppiano e anche il Canton Ticino si appresta a dare una mano. In aumento soprattutto i minorenni non accompagnati.

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La nuova ondata di rifugiati sta portando al limite di capacità i centri federali d’asilo di tutta la Svizzera. Dopo il grido d’allarme lanciato dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter e dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), da Berna è partito un ordine perentorio ai Cantoni di trovare soluzioni d’alloggio in tempi molto stretti.

«In una prima fase dobbiamo aumentare di circa 100 posti letto il nostro attuale dispositivo che sarà poi adattato nel caso i numeri dovessero continuare a crescere», spiega alla RSI Renzo Zanini, responsabile dell’Ufficio richiedenti l’asilo e rifugiati.

«Oggi - prosegue - abbiamo circa 400 persone alloggiate nei centri per richiedenti l’asilo del Cantone. Stiamo cercando nuove soluzioni per aumentare la capacità perché il margine attuale è molto risicato».

Un aiuto anche dalle pensioni dei privati

Oltre che dai centri della Croce Rossa e del Soccorso Operaio Svizzero, un aiuto potrebbe giungere come in passato dalle pensioni dei privati. Non si tratta però soltanto di muri, ma anche di trovare il personale per la presa a carico dei rifugiati.

«Ad oggi abbiamo già ricevuto un numero di attribuzioni grosso modo pari a quelle di tutto il 2021. Osserviamo soprattutto un aumento dei minorenni non accompagnati: dal 6% circa del totale nel 2021 siamo passati al 16% di quest’anno», sottolinea il responsabile dell’Ufficio richiedenti l’asilo.

La gran parte degli arrivi proviene dall’Afghanistan, ma ci sono anche siriani e turchi. A pesare sull’evoluzione non sono invece i rifugiati ucraini, i cui numeri dopo l’emergenza dei mesi scorsi appaiono ora sotto controllo.