Incendi fuori controllo Un ticinese in vacanza a Rodi: «Sono venuti in spiaggia a dire di andare via»

Swisstxt / Red

23.7.2023 - 13:20

C’è anche una comitiva di amici del Luganese tra le persone sfollate nell’isola di Rodi, dove da giorni sono in corso estesi incendi, riporta la RSI.

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Rodi è stata colpita da violenti incendi, che hanno portato all'evacuazione più grande che la Grecia abbia mai visto. 
  • Un ticinese in vacanza lì ha raccontato alla RSI la sua esperienza. 
  • «È stata un Odissea», racconta, e il DFAE non sarebbe stato d'aiuto, stando alle sue parole.

«Sabato sembrava una classica scena da film, con la collina che brucia», ha raccontato Mattia Marinelli alla RSI.

Il gruppo, dieci adulti e undici bambini, è arrivato sull’isola, a Kiotari, lunedì e per lasciare la struttura alberghiera dove si trovava e per sfuggire alle fiamme ha dovuto camminare, prendere un pullman, delle imbarcazioni e trovare rifugio in una scuola.

Ha spiegato che «all’inizio la situazione era tranquilla, con il passare dei giorni si vedeva il fumo arrivare, fino all’altro ieri quando ha iniziato a scendere dal cielo la fuliggine».

Lasciato l'hotel con poche cose

Inizialmente i responsabili dell'hotel hanno cercato di mantenere la calma tra i clienti, ma poi hanno comunicato bisognava andare via: «Sono scesi in spiaggia dicendoci ‹Cosa state facendo ancora qua?› Voi dovete andare nelle camere, prendere quello che potete prendere e incominciare a incamminarvi».

«Abbiamo preso giusto i ricambi per i nostri figli, i documenti e ci siamo incamminati dove ci hanno detto di andare. Erano più o meno le 15.00. Abbiamo camminato per circa tre chilometri poi un pullman ci ha portati in una spiaggia dicendoci che era il punto migliore dove rimanere, erano le 17.00. Siamo stati lì fino a mezzanotte».

Poi sono arrivate delle imbarcazioni, che hanno fatto salire i bambini e le donne per primi, «noi uomini e ragazzi abbiamo dovuto aspettare, in pratica non abbiamo dormito tutta la notte», racconta all'emittente di Comano.

Una volta arrivati al porto di Rodi sono stati portati in una scuola, dove c'era «acqua, cibo e asciugamani».

Nessun aiuto dalla Svizzera

«È stata una vera odissea. Purtroppo nessuno del Dipartimento federale degli affari esteri ci ha detto niente. Ci continuavano a dire di aspettare e di sentire il 112» racconta ancora Marinelli alla RSI.

Il gruppo ha deciso di muoversi da solo: «Oggi (domenica) ci troviamo di nuovo al porto di Rodi perché aspettiamo un traghetto che ci porti a Kos, da lì abbiamo un aereo domani che ci riporterà a casa».

Stando al testimone, tra le migliaia di sfollati ci sono anche altri ticinesi.

Cosa dice il DFAE?

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), contattato dalla RSI, ha affermato che sta seguendo da vicino la situazione. «L’ambasciata svizzera ad Atene è in contatto con le autorità competenti sul posto e sta rafforzando la sua presenza per facilitare i servizi consolari», ha detto.

La «Helpline del DFAE e la rappresentanza in loco hanno già risposto a un centinaio di richieste. Tra le persone sfollate, ci sono anche cittadini svizzeri ai quali viene fornito tutto il supporto consolare possibile», è stato aggiunto.

Cosa fare se ci si trova in Grecia?

Il DFAE ricorda che se ci si trova in vacanza sull'isola bisogna seguire le indicazioni delle autorità locali. Le linee telefoniche per cittadini stranieri sono +30 210 368 12 59 e +30 210 368 13 50.

Se serve protezione consolare, il numero del Consolato onorario di Rodi è il seguente:+30 224 103 61 55 / +30 694 737 63 05. 

In caso di emergenza si può contattare in ogni momento la Helpline del DFAE di Berna al +41 800 24 7 365.

Il Dipartimento ha infine ricordato alla RSI che è possibile acquistare autonomamente un volo per il rientro, visto che i collegamenti continuano a funzionare. 

Swisstxt / Red