Ticino Siccità prolungata, Zappa: «Un fenomeno a cui ci si deve abituare»

SwissTXT / red

15.3.2023

In Ticino c'è una grande siccità quest'inverno.
In Ticino c'è una grande siccità quest'inverno.
archivio Keystone

Siccità persistente nel Cantone e scenari sullo sfondo dei mutamenti climatici. La RSI ne ha parlato con un esperto.

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Due periodi prolungati di siccità, per due anni di fila. È il dato, sotto gli occhi di tutti, che in Ticino continua ad alimentare preoccupazioni. Alcuni comuni hanno già iniziato a raccomandare un uso moderato dell'acqua o a introdurre vere e proprie limitazioni.

Intanto il suolo si è inaridito e i recenti incendi sul Monte Generoso e sul Gazzirola hanno messo bene in evidenza tutti i conseguenti rischi. È il quadro di una situazione che non accenna purtroppo a mutare. E non sono certo sporadiche piogge, come quelle arrivate nella notte su martedì, a poter invertire il corso delle cose.

Serve ben altro, per poter compensare il deficit idrico accumulatosi negli ultimi tempi. È, del resto, una questione puramente aritmetica: «Se per un mese non ha piovuto, nel mese dopo deve piovere almeno il doppio per recuperare quanto manca», osserva Massimiliano Zappa, idrologo presso l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

Ma perché in Ticino piove così poco rispetto al passato?

Questa carenza di precipitazioni a sud delle Alpi va evidentemente ricondotta agli effetti dei mutamenti climatici. E gli sviluppi dal punto di vista idrologico dipenderanno dalla futura portata del surriscaldamento globale.

Se si riuscirà a contenerlo nella misura di 1,5 gradi centigradi, ossia nei termini previsti dall'Accordo sul clima di Parigi, «le perdite saranno ridotte». Ma se le emissioni continueranno ai ritmi attuali, col risultato di arrivare a temperature con 4 gradi in più, «è già stato detto che circa il 10% in meno di deflussi sarà realistico in Svizzera».

Ma perché in Ticino piove così di meno, rispetto al passato? «I sistemi atmosferici creano delle zone di stabilità a sud delle Alpi», col risultato che «le precipitazioni vengono deviate altrove», spiega Zappa ai microfoni della RSI.

L'aria presenta una temperatura più calda e necessita così di più tempo per saturarsi. Quindi, se non si satura nel momento in cui transita sul cantone, passa altrove e «le precipitazioni vanno a finire da un'altra parte».

Siccità regolare in futuro?

Quanto è però concreto il rischio che situazioni di siccità si ripresentino con regolarità in avvenire? Se si guarda retrospettivamente all'ultimo trentennio, «non c'è mai stato un evento di siccità così generalizzato come negli ultimi due anni».

Ma è anche vero che, a partire dal 2003, «non solo in Ticino ma anche a nord delle Alpi questi fenomeni si sono ripetuti in maniera già abbastanza regolare», precisa ancora Zappa, rammentando situazioni riscontrate nel 2011, nel 2015 e nel 2018.

Su un piano più generale, carenze di risorse idriche, o precipitazioni limitate per un periodo prolungato, rappresentano inoltre scenari che la climatologia evoca già da decenni. Quindi «penso che sia un fenomeno a cui ci si deve abituare», conclude l'esperto.