Festival del film Si apre oggi Locarno76, l'ultima edizione presieduta da Marco Solari

sifo, ats

2.8.2023 - 16:30

Questa sera si aprirà ufficialmente l'ultima edizione del Locarno Film Festival presieduta da Marco Solari.
Questa sera si aprirà ufficialmente l'ultima edizione del Locarno Film Festival presieduta da Marco Solari.
Keystone

Colpo d'avvio questo pomeriggio per la 76esima edizione del Locarno Film Festival, l'ultima presieduta da Marco Solari. In serata, l'apertura ufficiale in presenza del consigliere federale Alain Berset, seguita dall'anteprima mondiale di «Dammi» in Piazza Grande.

La 76esima edizione della kermesse locarnese si è aperta alle 14:00 con la retrospettiva dedicata al cinema messicano dagli anni Quaranta alla fine degli anni Sessanta e in particolare con il film «Olimpiada en México» (1969) di Alberto Isaac seguito in serata da altri film, fra cui «El gran campeón» (1949) di Chano Urueta.

Alle 15:30 è seguita la tradizionale proiezione accompagnata dall'Orchestra della Svizzera italiana (OSI): quest'anno la scelta è caduta niente di meno che su «The Lodger» (1927) di Alfred Hitchcock, definito da lui stesso il suo «primo vero film».

L'apertura ufficiale si terrà invece alle 18:30 in presenza del presidente della Confederazione Alain Berset, anch'egli a Locarno per la sua ultima volta in veste di consigliere federale.

Toccherà poi alla Piazza Grande riempirsi di gente e alla sua cabina di proiezione accendersi per proiettare in prima mondiale sul grande schermo il film «Dammi» di Yann Mounir Demange. Come annunciato in precedenza dal festival, a causa degli scioperi in corso a Hollywood, l'attore britannico di origine pakistane Riz Ahmed, protagonista della pellicola di apertura, non sarà presente questa sera per ritirare l'Excellence Award Davide Campari.

A seguire come seconda proiezione ci sarà «L'étoile filante» di Fiona Gordon e Dominique Abel, che vede i due registi impegnati anche nei panni di attori.

Ultima edizione per Marco Solari

Locarno76 sarà anche la cartolina d'addio al festival di Marco Solari, che lascerà la presidenza alla fine di questa edizione dopo ben 23 anni.

Il 24 luglio il Consiglio di amministrazione della rassegna locarnese ha designato Maja Hoffmann, 67 anni, collezionista d'arte, nonché presidente e fondatrice della fondazione LUMA alla successione. Hoffmann sarà così la prima donna a presiedere la kermesse locarnese.

In questa occasione lo stesso Consiglio di amministrazione aveva ringraziato Solari per il fondamentale contributo dato alla manifestazione in oltre vent'anni di presidenza, e per il modo in cui ha saputo guidare il lavoro della direzione, garantendo lo sviluppo del Festival nel nuovo millennio e consolidandone la posizione a livello mondiale.

Dal 2000 «ho cercato con tutte le mie energie di risollevare il nome e la forza di Locarno, per far crescere la manifestazione mantenendola tra i dieci festival mondiali più rilevanti», si legge nella citazione di Solari tratta dal dossier stampa. Una missione certamente riuscita.

Uno svizzero nel Concorso internazionale

Il regista vodese e portoghese Basil Da Cunha è l'unico a difendere i colori elvetici nel Concorso internazionale per il Pardo d'oro, con 17 film in lizza e di cui l'attore francese Lambert Wilson presiede la giuria.

Da Cunha con il suo terzo lungometraggio prosegue l'esplorazione di un quartiere creolo di Lisbona, nel quale si è installato. «Manga D'Terra» segna il suo ritorno nel concorso, quattro anni dopo «O fim do mundo».

Sempre in lizza per il Pardo d'oro si cita il francese Quentin Dupieux con il suo delirante «Yannick», il filippino Lav Diaz (Pardo d'oro 2014) e il rumeno Radu Jude (Orso d'oro alla Berlinale 2021).

Per quanto riguarda la Svizzera sono una trentina i film e le co-produzioni proposte nelle diverse sezioni del festival. Si potranno inoltre scoprire cortometraggi di tutte le scuole di cinema elvetiche.

Nella sezione Cineasti del presente, 15 i film presenti, tutti in prima mondiale di cui più della metà (8) sono opere di registe. Fra questi si cita «Family Portrait» della «talentuosissima» Lucy Kerr, giovane regista americana, così definita dal direttore artistico del festival Giona A. Nazzaro.

sifo, ats