Maltempo Dispersi nel violento nubifragio in Mesolcina, ritrovata una donna

SwissTXT / amo / SDA

22.6.2024

Quattro persone sono risultate disperse, dopo il nubifragio che venerdì si è abbattuto in Mesolcina provocando gravi danni, tra case distrutte, strade allagate, ponti bloccati e l'autostrada A13 chiusa a seguito di un cedimento. Lo comunica la Polizia cantonale dei Grigioni, come si legge in un comunicato, che durante la conferenza stampa iniziata alle 9 a Roveredo, ha confermato che una donna è stata ritrovata viva.

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22.6.2024

La sopravvissuta sta bene, ed è stata trasportata all'ospedale di Lugano. Le altre tre persone risultano ancora disperse. Al momento la Polizia cantonale grigionese non fornisce dettagli su dove si trovavano i dispersi, ma il sindaco di Lostallo Nicola Giudicetti ha confermato alla RSI che risultano scomparse delle persone che dovevano trovarsi nelle abitazioni di Sorte, la frazione meridionale di Lostallo travolta dall’acqua e dal materiale.

Qui, come ricorda la RSI, due case sono andate distrutte e diverse altre sono state danneggiate. La REGA è dovuta intervenire con elicotteri per mettere in salvo una ventina di persone.

Un cono di detriti si è riversato su un gruppo di case ed è possibile che i dispersi si trovino sotto le macerie. I soccorritori sono all'opera, anche con l'ausilio di elicotteri e droni per cercare di localizzarli.

Un ponte travolto dagli scoscendimenti

La frazione di Sorte, le cui abitazioni si trovano sulle due sponde del fiume Moesa, è stata particolarmente colpita dal nubifragio.

Un ponte, che congiunge le due sponde del corso d'acqua, è stato travolto venerdì sera dal materiale sceso dai due versanti e da quello trasportato a valle dal Rià de Molera che, superate le case, ha ricoperto la strada cantonale raggiungendo la Moesa ed andando a ostruirla.

Il ponte sulla Moesa a Sorte, frazione di Lostallo
Il ponte sulla Moesa a Sorte, frazione di Lostallo
RSI

A Lostallo, come ricorda la radiotelevisione, la palestra comunale è stata aperta per ospitare gli sfollati. La popolazione è restata senza acqua ed elettricità per tutta la notte. La corrente è tornata dalle 7 di sabato mattina e alle 7:30 è stata ripristinata anche l’erogazione di acqua potabile.

Chiusa l'autostrada A13

In generale, riali e materiale hanno invaso numerose vie di comunicazione della Mesolcina, come ad esempio la cantonale in più punti soprattutto in territorio di Lostallo, ma anche l’autostrada A13 ha subito importanti danni: un tratto è crollato nel fiume sottostante.

La Moesa è straripata all’altezza della Boffalora, in territorio di Soazza, rendendo inagibile a corsia sud-nord, come aveva già fatto nel giugno del 2019.

Per questa ragione, da ieri sera la A13 è stata chiusa in entrambe le direzioni tra San Vittore e il portale nord della galleria del San Bernardino, così come la strada italiana H13. 

La A13 è la strada italiana H13 sono state chiuse in entrambe le direzioni tra San Vittore e il portale nord della galleria del San Bernardino.
La A13 è la strada italiana H13 sono state chiuse in entrambe le direzioni tra San Vittore e il portale nord della galleria del San Bernardino.
https://strassen.gr.ch/

Problemi anche alle linee telefoniche

Come riporta la RSI, le opere di soccorso e ripristino che sono durate fino a notte fonda, sono riprese all’alba. Gli elicotteri si sono nuovamente alzati in volo e gli equipaggi stanno perlustrando anche le valli laterali e gli alpeggi per sincerarsi delle condizioni di coloro che non è stato possibile raggiungere telefonicamente. Il nubifragio ha causato problemi alla telefonia cellulare e alcune aree sono del tutto prive di copertura.

Giova ricordare che tra le 18 e le 20 di venerdì il Moesano è stato attraversato da una cellula temporalesca violentissima. In due ore sono caduti oltre 80 litri d’acqua al metro quadrato.

In poche ore la portata del fiume Moesa alla stazione di rilevamento di Lumino, è passata da circa 50 metri cubi al secondo a quasi 650, come si evince dal sito dell’Ufficio federale dell’ambiente. La popolazione è stata invitata a non avvicinarsi ai corsi d’acqua. Il pericolo era di grado 4 su 5.