LuganoC'è la prima perizia sull'ex Macello, ma le bocche restano cucite
SwissTXT / pab
3.6.2021
Il Municipio di Lugano ha ricevuto i risultati dei campioni che ha prelevato sulle macerie di parte dell’Ex Macello, demolito lo scorso fine settimana, che devono indicare o meno la presenza di amianto o altre sostanze pericolose. È una perizia eseguita dai servizi del comune, ma quanto emerso, per il momento, non viene ancora reso noto.
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03.06.2021, 19:54
03.06.2021, 21:36
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Sono però attesi anche i risultati delle analisi svolte dai servizi del Cantone, ordinati dal Ministero pubblico dopo l'apertura del procedimento penale anche a seguito della denuncia sporta dai Verdi contro ignoti per la demolizione dello stabile.
I risultati dovrebbero giungere al procuratore pubblico che segue l'incarto domani o lunedì. Da un giro di telefonate effettuate in giornata dalla RSI è emerso che sulla vicenda i municipali di Lugano hanno deciso di mantenere il silenzio stampa, su consiglio dei loro legali, considerato che c'è un'inchiesta in corso.
Bocche cucite anche sui documenti di cui ha parlato il sindacato UNIA, in particolare della mail che abbiamo visionato anche noi in cui si legge chiaramente che, alle 17.50 di sabato, la polizia comunale chiedeva a una ditta edile degli operai per la messa in sicurezza del sedime dell'ex Macello la domenica. La polizia comunale ha smentito.
Il sindaco Marco Borradori, sentito lontano dai microfoni, a domanda specifica ha ribadito che il Municipio ha sentito parlare di demolizione per la prima volta sabato attorno alle 22. Niente di più.
Istanza di intervento agli Enti locali
Intanto all'inchiesta penale e alla lunga lista di atti parlamentari, si è aggiunta un'istanza di intervento alla Sezione enti locali.
I rappresentanti delle sezioni del PS e del PC luganesi chiedono agli enti locali, appunto, di fare luce su eventuali irregolarità nel processo decisionale messo in atto da una parte del Municipio.