Alluvione in Vallemaggia Si alza l'allerta per le piogge in arrivo, completata l'evacuazione delle zone a rischio

SwissTXT / amo / SDA

6.7.2024

Per via delle pessime previsioni meteo di questo fine settimana gran parte della Val Bavona è stata sfollata ieri, venerdì, con l'elicottero, dove finora nove persone hanno lasciato la valle. Oggi, sabato, è proseguita l'evacuazione della Val Lavizzara, completata nel tardo pomeriggio. MeteoSvizzera ha alzato il grado d'allerta per le forti piogge in arrivo per diverse regioni ticinesi: la Vallemaggia è stata risparmiata, ma il pericolo rimane moderato. Il bilancio è di cinque vittime, mentre si cercano ancora tre dispersi.

SwissTXT / amo / SDA

Hai fretta? blue News riassume per te

  • L'operazione di evacuazione nelle località e comprensori toccati dalla misura precauzionale è stata completata. Lo comunica lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC) nel tardo pomeriggio.
  • MeteoSvizzera ha alzato il grado d'allerta da 2 a 3 per diverse regioni ticinesi:  la Vallemaggia è stata risparmiata, ma qui il pericolo resta comunque moderato.
  • Fino ad ora sono nove le persone che hanno lasciato la Val Bavona.
  • Con l'arrivo di altre precipitazioni, si guarda con attenzione a tutte le aree colpite dal maltempo in Svizzera: la situazione è molto critica in quanto i terreni e i corsi d'acqua sono saturi e basta poca pioggia per altre piene o smottamenti.
  • La pessima meteo in arrivo questo fine settimana ha indotto le autorità a stabilire lo sfollamento di gran parte della Valle Bavona, già ieri, venerdì, tramite elicottero.
  • Oggi, sabato, si procede con l'evacuazione di parte della Valle Lavizzara.
  • Per chi non potesse essere ospitato da amici o parenti è stato disposto il Centro di Protezione civile di Ascona.

Per la cronaca di venerdì 5 luglio potete leggere l'articolo cliccando qui.

Completata l'evacuazione disposta dall'SMRC

L'operazione di evacuazione nelle località e comprensori toccati dalla misura precauzionale, disposta venerdì in base all’analisi dei rischi effettuata dal Dipartimento del territorio, è completata. Lo comunica lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (SMRC) nel tardo pomeriggio.

Nonostante l’informazione capillare, una decina di persone ha ritenuto di rimanere nelle proprie abitazioni sebbene quest’ultime siano all’interno delle zone di sbarramento. Dalle 12 è attiva la chiusura al traffico degli accessi stradali alle zone interessate.

Non sono giunte richieste per alloggiare presso il Centro della Protezione civile di Ascona.

Le citate restrizioni interessano anche le persone preposte ai lavori di ripristino, veicoli e macchine da lavoro, fa sapere lo SMRC. Saranno unicamente consentite attività d’urgenza da parte degli enti di primo intervento.

La Vallemaggia risparmiata dall'aumento del grado d'allerta

Durante il corso della mattinata, l'Ufficio di meteorologia e climatologia della Confederazione ha alzato il grado d'allerta per le piogge da moderato (livello 2) a marcato (livello 3) per le seguenti regioni ticinesi: Blenio, Alto e Basso Moesano, Riviera, Bellinzonese, Luganese e Mendrisiotto.

L'evento durerà dalle 14 di questo sabato alle 20 di domenica, con la fase più intensa prevista dalle 20 di sabato a mezzanotte, e dalle 8 alle 14 di domenica. Si prevedono accumuli di 100-130 mm.

Per quanto riguarda Alta Vallemaggia, Leventina, Locarnese e Verzasca resta in vigore l'allerta di grado 2.

Secondo MeteoSvizzera, le possibile conseguenze sono l'aumento del livello di ruscelli e fossati normalmente asciutti, degli allagamenti locali, delle frane sui versanti ripidi. Inoltre, la circolazione stradale può essere perturbata dalla cattiva visibilità e dalle inondazioni.

MeteoSvizzera raccomanda quindi di non sostare in prossimità di ruscelli, lungo le rive dei laghi e dei fiumi né vicino a pendii ripidi e di prestare attenzione a eventuali avvisi di piena dell'UFAM. Bisogna assolutamente evitare i letti dei ruscelli di montagna, dove si possono formarsi colate detritiche. Queste possono innescarsi all'improvviso e in modo inaspettato con un potenziale distruttivo molto elevato.

Finora sono nove le persone evacuate dalla Val Bavona

Al momento sono nove le persone che hanno lasciato la Val Bavona durante le evacuazioni in corso in Vallemaggia. Altre nove si trovano in fondo alla valle, nel comune di San Carlo, ha dichiarato oggi Renato Pizolli, il portavoce dello Stato maggiore di condotta, su richiesta dell'agenzia Keystone-SDA.

Questa zona è stata classificata come «sicura» dalla squadra di crisi. Inoltre, è stato allestito un hot spot della Polizia cantonale ticinese, come ha detto Pizolli. Stando al portavoce, non è ancora possibile stimare quante persone saranno evacuate.

Anche l'accesso alla Valle Onsernone potrebbe chiudere

A causa del maltempo, le limitazioni alla circolazione potrebbero avvenire anche in alta Valle Onsernone.

La strada tra Russo e Crana, interrotta nei giorni scorsi a causa di una tromba d’aria che ha abbattuto alberi e provocato scoscendimenti, in caso di forti precipitazioni potrebbe essere chiusa al traffico da oggi, sabato, alle 14, fino a domani, domenica, pomeriggio.

Non sono escluse ulteriori modifiche alle limitazioni, a seconda dell’evoluzione della meteo.

«Bastano precipitazioni non troppo ingenti per avere piene»

Tutta l'attenzione è rivolta al tempo dei prossimi giorni in tutte le aree colpite dal maltempo in Svizzera. La prudenza è infatti d’obbligo dato che i fiumi e i terreni sono già pieni d’acqua, la neve si è sciolta e per questo il livello degli specchi d'acqua è sopra la media.

La situazione rimane quindi molto critica, come riferito alla RSI da Carlo Scapozza, capo divisione idrologia dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e in precedenza capo sezione Protezione contro le piene. «Bastano anche precipitazioni non troppo ingenti per avere piene, smottamenti di terreno o delle frane», spiega l'esperto.

Nei territori feriti dalle alluvioni, come la Vallemaggia, basta poco per provocare delle colate e cadute di massi. Questo perché, sottolinea Scapozza, i suoli sono pieni d’acqua e ci sono reazioni veloci dei corsi d’acqua.

Per questo fine settimana, il pericolo di maltempo e di pericoli naturali in Ticino è moderato: è attesa meno pioggia rispetto allo scorso weekend, ma il territorio è definito comunque fragile. Per Scapozza, per un ritorno alle normalità ci vorranno settimane, prima che i suoli si asciughino e si torni a una situazione del terreno in grado di assorbire nuove precipitazioni.

Le evacuazioni procedono anche in val Lavizzara

Le nuove piogge previste in questo fine settimana anche sulla Vallemaggia e l’attuale fragilità idrogeologica, conseguenza del disastro dello scorso weekend, hanno indotto lo Stato maggiore regionale di condotta a ordinare delle misure precauzionali.

Oggi, sabato, si dovranno allontanare via terra entro mezzogiorno coloro che si trovano in tre diversi comprensori: l’abitato di Prato Sornico, il nucleo di San Carlo (Piani di Peccia), il nucleo di Sant’Antonio, e infine la località di Bola-Croisa nei pressi Mogno

Ieri, venerdì, era stato disposto, tramite elicotteri, lo sfollamento delle persone presenti nella quasi totalità della Valle Bavona.

Lo Stato maggiore di condotta ha ricordato che chi non può essere ospitato da amici o conoscenti può alloggiare al Centro di Protezione civile di Ascona. La richiesta di eventuale alloggio presso la PCi deve essere effettuata previo contatto telefonico al numero 0840 112 117.