Ticino MeteoSvizzera: «Innevamento ai minimi assoluti per questo periodo dell’anno»

sam

18.1.2022

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
archivio Keystone / Ti-Press

«A sud delle Alpi le ultime precipitazioni consistenti si sono verificate l’8 dicembre 2021, da allora solamente il 5 gennaio è caduta qualche goccia. Possiamo parlare di siccità?»: è la domanda che si pone MeteoSvizzera nel suo ultimo blog, nel quale dà anche una risposta.

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18.1.2022

Sebbene la siccità sia una caratteristica del clima sudalpino, che si presenta soprattutto nei mesi invernali, come spiegano gli esperti di Locarno Monti, il tema sta tornando d’attualità in queste giornate asciutte e soleggiate che, secondo le ultime proiezioni proprio di MeteoSvizzera, potrebbero protrarsi almeno fino all’inizio di febbraio.

Come si legge nel blog, le ultime precipitazioni superiori a 10 litri per metro quadrato si sono verificate l’8 dicembre 2021, quando era nevicato fino a basse quote. Da allora solamente fra il 4 e il 5 gennaio è caduto qualche millimetro, indicativamente fra 5 e 8 mm in base alla località. Possiamo, dunque, parlare di siccità?

Il dizionario Treccani definisce la siccità come una «mancanza di pioggia che si protrae per un periodo di tempo eccezionalmente lungo». Questa definizione non è però univoca, secondo MeteoSvizzera, in quanto «il fenomeno è legato a doppio filo alla posizione geografica della regione che si vuole prendere in esame e di conseguenza al suo clima». Ad esempio in Gran Bretagna si parla di siccità quando si verifica un periodo senza precipitazioni di almeno 15 giorni.

Periodi secchi e periodi asciutti

A MeteoSvizzera si differenzia fra il periodo secco, ossia senza precipitazioni per almeno 30 giorni consecutivi, e periodo asciutto, vale a dire con meno di 10 mm (litri per metro quadrato) di precipitazione per almeno 60 giorni.

Periodi secchi e periodi asciutti
per
MeteoSvizzera.ch

Cosa avviene nel versante sudalpino.

Gli esperti spiegano nel blog che dal 9 dicembre 2021 ad oggi, quindi in 41 giorni, a Locarno Monti sono stati misurati 9.1 mm, mentre a Lugano 9.6 mm: si tratta delle precipitazioni cadute fra il 4 e il 5 gennaio. «In base alle nostre definizioni, quindi, non siamo in presenza né di un periodo asciutto, né di un periodo secco», sottolineano i meteorologi.

Per quel che riguarda invece i 26 giorni fra il 9 dicembre 2021 e il 4 gennaio 2022, in quel periodo è stato misurato meno di 1 litro per metro quadrato di precipitazioni. «Periodi senza precipitazioni di tale durata a Lugano e a Locarno Monti si verificano quasi ogni anno», spiegano ancora gli esperti.

Ma, aggiungono, «se l’assenza di precipitazioni dovesse protrarsi fino al 4 febbraio, allora saremmo in presenza di un periodo secco. In questo caso potremmo parlare di qualcosa che non accade così spesso, ossia ogni 4 anni circa. Se non dovesse piovere fino al 7 febbraio, allora raggiungeremo i criteri per poter parlare di periodo asciutto, che si verifica solo raramente, mediamente ogni 5 – 10 anni».

Quindi per ora nulla di eccezionale. Anzi, MeteoSvizzera fa sapere che solamente due anni fa si è verificato un periodo asciutto di ben 70 giorni e nel 2016 e nel 2017 due periodi asciutti più lunghi di 60 giorni.

A dicembre solo il 25% di precipitazioni rispetto alla norma

Nonostante ciò, è comunque vero che a sud delle Alpi dall’inizio di dicembre le precipitazioni sono state molto scarse e stiamo vivendo un inizio d’inverno siccitoso. «Il totale delle precipitazioni del mese di dicembre sull’intero versante sudalpino si era fermato al 25% della norma 1981-2010», viene precisato nel blog.

E per quanto riguarda gennaio, i pochi millimetri di precipitazione caduti finora corrispondono al 10 – 15 % delle precipitazioni normalmente attese in questo mese. «A partire dall’inizio delle misure, nel 1864, si sono verificati 7 mesi di gennaio completamente asciutti, l’ultimo nel 2000», fanno sapere gli esperti.

Essendo mancate le nevicate di inizio stagione, MeteoSvizzera spiega che il periodo siccitoso che stiamo vivendo si rispecchia anche nelle misure dell’innevamento al suolo, che per alcune località si sta avvicinando ai minimi assoluti mai misurati in questo periodo dell’anno.

Nel blog vengono citati alcuni esempi emblematici: questa mattina (18 gennaio) a Bosco Gurin e a San Bernardino si misuravano rispettivamente 1 e 6 cm di neve totale al suolo. Stando ai meteorologi, a Bosco solamente il 18 gennaio del 1990 non era presente neve al suolo (inizio delle misure nel 1961), mentre a San Bernadino il 18 gennaio 1990 erano presenti 4 cm, ma nello stesso giorno del 2002 non era presente neve (inizio delle misure nel 1968).

Per quanto riguarda le temperature, invece, «dopo i nuovi primati di caldo registrati a inizio mese di gennaio, si avvia verso i primi 10 più miti per il Sud delle Alpi dal 1864, per qualche stazione potrebbe addirittura terminare nei top 3», conclude MeteoSvizzeraa.