LuganoCommiato di Lazzeri alla Cattedrale di San Lorenzo
Swisstxt
23.10.2022 - 18:46
Una messa carica di significati: è quella celebrata domenica dall'ormai ex vescovo di Lugano Valerio Lazzeri.
23.10.2022, 18:46
23.10.2022, 20:32
Swisstxt / Red
Seguita dai molti fedeli, che hanno voluto salutare il capo della diocesi durante la cosiddetta «santa messa per il ringraziamento per il Ministero episcopale del vescovo», seguendo il rito, iniziato alle 16.00 nella Cattedrale di San Lorenzo, riporta la RSI.
Monsignor Lazzeri, ordinato vescovo il 7 dicembre 2013, ha presentato le sue dimissioni lo scorso 10 ottobre, dopo anni di inteso lavoro e molte sfide.
In attesa della scelta del nuovo vescovo diocesano è stato nominato ad interim Alain de Raemy, vescovo ausiliare di Losanna, Ginevra e Friburgo.
Monsignor Lazzeri resterà in Ticino, ma, comunica, la sua presenza sarà discreta e riservata.
«Nella Cattedrale di San Lorenzo mi è stato dato per nove anni di esercitare il servizio episcopale»
Sempre l'emittente di Comano ha riportato una porzione del discorso Lazzeri.
«Non è forse privo di significato che, al termine del mio servizio come Vescovo di Lugano, Gesù ci parli nel vangelo di una circostanza che si verifica nel tempio. Proprio qui, infatti, nello spazio pubblico della celebrazione dell’alleanza, appare in maniera visibile la comunione che raccoglie i figli di Dio dispersi. È nell’edificio dedicato alla preghiera, all’incontro tra il Dio vivente e il suo popolo, che, attorno al Vescovo, la Chiesa si rivela nel tempo come organismo ordinato, articolato in vari ministeri, vocazioni e carismi», ha detto Lazzeri.
«In particolare, per quel che mi riguarda, è soprattutto in questa Cattedrale di San Lorenzo che mi è stato dato per nove anni di esercitare il servizio episcopale. Mi sono impegnato a compierlo ogni giorno senza spadroneggiare su di voi. Ho sempre coltivato il proposito di operare da fratello, a cui è stato chiesto, per ragioni note fino in fondo solo a Dio, di farvi da pastore e padre. Penso con riconoscenza e commozione alle celebrazioni solenni della Messa Crismale, del Triduo Pasquale, delle grandi feste dell’anno liturgico, delle Ordinazioni presbiterali e diaconali e di tante altre occasioni, in cui ci siamo radunati in questo luogo, ricco di memorie e impregnato di storia; una storia che continua e non si interrompe con l’avvicendarsi dei volti e dei nomi», ha aggiunto.