Notizie dal confine Traffico di droga anche in Svizzera, azzerata la cosca del figlio del boss Comasina

SDA

6.9.2022 - 15:53

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
KEYSTONE/EPA ANSA/SERGIO PONTORIERO

Con il fermo di tredici persone da parte dei finanzieri dei Comandi provinciali di Pavia e Milano, unitamente a militari del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (SCICO) di Roma, è stata azzerata un'associazione per delinquere dedita al traffico di cocaina, hashish e marijuana e all'intestazione fittizia di beni.

Al vertice c'era Davide Flachi, il figlio dello storico esponente della 'ndrangheta Pepè Flachi, soprannominato il boss della Comasina, morto in gennaio.

L'operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) milanese ha portato anche al sequestro di due attività imprenditoriali e mitragliatori da guerra.

I tredici fermi rappresentano l'epilogo di una complessa inchiesta, chiamata «Metropoli – Hidden Economy» (Metropoli – economia nascosta), che ha permesso di ricostruire i flussi di danaro e rilevare come una carrozzeria, utilizzata dagli indagati anche per la riparazione di auto in danno di istituti assicurativi, e un negozio di articoli sportivi, entrambi sequestrati, della provincia di Milano e formalmente intestati a terzi, fossero in realtà riconducibili all'indagato principale, ossia Davide Flachi.

Le indagini hanno portato a individuare le rotte dello stupefacente, con sequestri effettuati anche in Svizzera, estorsioni nei confronti dei clienti morosi e un traffico di armi anche da guerra, quali mitragliatori Kalashnikov riforniti da cellule calabresi e balcaniche.