Votazioni cantonali In Ticino «sì» (risicato) alle rendite pensionistiche e alla riforma fiscale, «no» al palazzo di giustizia

Sara Matasci / ATS

9.6.2024

Immagine d'illustrazione
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Sara Matasci

In Ticino è infine passato, con il 50,50% dei «sì», il referendum per le «Misure di compensazione per le rendite pensionistiche versate dall'Istituto di previdenza del Cantone Ticino». Il voto è rimasto incerto fino alla fine. A Lugano la maggioranza (54,01%) era contraria, mentre a Bellinzona era favorevole (58,48%).

Per quanto riguarda gli altri due oggetti al voto a livello cantonale, la popolazione ha anche approvato la «Riforma fiscale» con il 56,89% dei voti, mentre ha bocciato - con il 59,47% dei «no» - il «Nuovo Palazzo di giustizia» (52,67% di «no» a Lugano, 64,28% a Bellinzona).

Il commento del Governo ticinese sui risultati

Il Consiglio di Stato ticinese ha accolto con favore il risultato del voto sulle rendite pensionistiche versate dall’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT). «Verrà evitata una riduzione delle rendite per i futuri pensionati che avrebbe gradualmente potuto raggiungere un massimo del 15%», viene indicato nel comunicato stampa.

Per quanto riguarda il «sì» alla riforma fiscale, il Governo si è pure detto soddisfatto e ha ricordato le principali modifiche legislative che entreranno in vigore: la riduzione di circa 1,6 punti percentuali di tutte le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’aggiornamento dell’imposta di successione e donazione, la riduzione delle prestazioni in capitale della previdenza e la riduzione graduale dell’aliquota massima dell’imposta sul reddito.

Sul «no» al nuovo palazzo di giustizia, il Governo indica che la decisione «imporrà ora la ricerca di soluzioni alternative, che richiederà del tempo».

Il Ticino, in controtendenza, dice «sì» ai premi meno onerosi

Per quanto riguarda invece le votazioni federali, in Ticino l'Iniziativa per premi meno onerosi è stata accolta con il 57,5% dei voti. Il risultato a sud delle Alpi è in linea con quello di altri cantoni romandi, lasciando presupporre una spaccatura fra Svizzera latina e tedesca.

La proposta del PS chiedeva di limitare i premi al 10% del reddito disponibile. In media, le famiglie spendono il 14% del loro reddito per i premi di cassa malattia.

Con la bocciatura dell'iniziativa, entrerà automaticamente in vigore il controprogetto del Parlamento che riprende l'obiettivo di ridurre i premi, anche in maniera meno netta, e incoraggia i cantoni a ridurre i costi.

Sì ticinese anche all'iniziativa per un freno ai costi

Accolta di misura, in Ticino, anche l'iniziativa dell'Alleanza del Centro per un freno ai costi sanitari: con il 50,6% dei voti.

Il risultato a sud delle Alpi, che è anch'esso in controtendenza con quello del resto della Svizzera, non deve sorprendere. Già nei sondaggi era emerso che il testo piaceva particolarmente agli elettori della Svizzera italiana, con 17 punti percentuali in più della media nazionale.

Bocciata l'iniziativa sui vaccini

In Ticino, invece, il 64,33% dei votanti ha bocciato l'iniziativa popolare «Per la libertà e l'integrità fisica». La partecipazione al voto è stata del 49,72%. Nonostante il Cantone si sia espresso in linea con la maggioranza nazionale, il Ticino conta i due comuni più favorevoli all'iniziativa a livello federale.

Sono davvero pochi i comuni svizzeri che oggi hanno detto «sì» all'iniziativa lanciata dal Movimento svizzero per la libertà. Spiccano al primo e secondo posto, tra i comuni con la percentuale più alta di consensi, Cerentino con il 73,1% di «sì» e il vicino Campo, che ha accettato il testo con il 70,4% (entrambi in Vallemaggia)