Gordola: operazione di sgombero nel letto del fiume in zona Gaggiole a Gordola.
Gambarogno (San Nazzaro): operai impegnati nello sgombero da detriti della Strada Cantonale del Gambarogno.
I danni sulla strada Cantonale a Cugnasco provocati da fuoriuscita di un piccolo corso d'acqua che ha portato a valle parecchio materiale.
Operai impegnati nello sgombero da detriti della Strada Cantonale a San Nazzaro nel Gambarogno.
I detriti scesi dal piccolo fiumiciattolo a Vira che hanno messo in apprensione gli abitanti di una casa nel Gamnarogno.
La strada cantonale a Cresciano, con una cascata impetuosa ingrossata dalle forti piogge che imperversano sul Ticino, e rende difficoltosa la mobilità
Le strade di Osogna attraversate dall'acqua che straripa dai ruscelli, per le forti piogge, sullo sfondo le numerose cascate d'acqua che si sono create sul versante della montagna.
Un dettaglio di una cascata impetuosa ingrossata dalle forti piogge che imperversano sul cantone Ticino, e rende difficoltosa la mobilità e il traffico ferroviario.
Un ruscello che scende dalla montagna che sovrasta Osogna, vicino allo straripamento, minaccia le abitazioni circonstanti.
Nella foto la strada cantonale di Osogna attraverstata dall'acqua che straripa dai ruscelli, per le forti piogge.
La strada cantonale a Cugnasco-Gudo, bloccata al traffico in transito, con materiale e fango riversatosi sulla strada per lo straripamento dei ruscelli che scendono dalla montagna, a causa del nubifragio.
Tante strade chiuse in Ticino e cascate in piena in Riviera
Gordola: operazione di sgombero nel letto del fiume in zona Gaggiole a Gordola.
Gambarogno (San Nazzaro): operai impegnati nello sgombero da detriti della Strada Cantonale del Gambarogno.
I danni sulla strada Cantonale a Cugnasco provocati da fuoriuscita di un piccolo corso d'acqua che ha portato a valle parecchio materiale.
Operai impegnati nello sgombero da detriti della Strada Cantonale a San Nazzaro nel Gambarogno.
I detriti scesi dal piccolo fiumiciattolo a Vira che hanno messo in apprensione gli abitanti di una casa nel Gamnarogno.
La strada cantonale a Cresciano, con una cascata impetuosa ingrossata dalle forti piogge che imperversano sul Ticino, e rende difficoltosa la mobilità
Le strade di Osogna attraversate dall'acqua che straripa dai ruscelli, per le forti piogge, sullo sfondo le numerose cascate d'acqua che si sono create sul versante della montagna.
Un dettaglio di una cascata impetuosa ingrossata dalle forti piogge che imperversano sul cantone Ticino, e rende difficoltosa la mobilità e il traffico ferroviario.
Un ruscello che scende dalla montagna che sovrasta Osogna, vicino allo straripamento, minaccia le abitazioni circonstanti.
Nella foto la strada cantonale di Osogna attraverstata dall'acqua che straripa dai ruscelli, per le forti piogge.
La strada cantonale a Cugnasco-Gudo, bloccata al traffico in transito, con materiale e fango riversatosi sulla strada per lo straripamento dei ruscelli che scendono dalla montagna, a causa del nubifragio.
Le forti precipitazioni hanno concesso una tregua nella notte su domenica, che ha visto comunque in azione i pompieri per alcuni interventi. Quantitativi record di pioggia in diverse località. Il livello del Lago Maggiore si è alzato di quasi un metro.
Il peggio dovrebbe essere passato per quel che concerne il maltempo che si è abbattuto sulla Svizzera italiana, ma le autorità ticinesi mantengono comunque alta la guardia almeno fino alla tarda mattinata di domenica.
Le intense precipitazioni, che hanno colpito specialmente il Sopraceneri, hanno concesso una tregua nella notte. La polizia ha confermato che i pompieri sono stati tuttavia sollecitati in alcuni interventi legati a cantine e stabili allagati.
Ancora alcuni disagi al traffico
Sull'insieme della rete viaria della Svizzera italiana, fa sapere ViaSuisse, si circola al momento con pochi disagi. Per quanto concerne lo stato delle strade, a causa di una frana la strada della Val Malvaglia è tuttora chiusa tra Malvaglia e Madra.
Inaccessibili per motivi di sicurezza i passi del Lucomagno, del Maloja e dell'Umbrail. La tratta ferroviaria tra Cadenazzo e Luino/Porto Valtraglia è interrotta almeno fino al 31 agosto a causa di uno smottamento. Tra le due località circola un servizio sostitutivo di autobus.
Moleno e Preonzo, acqua non potabile
L'Azienda Multiservizi Bellinzona ha comunicato che a causa delle precipitazioni c'è un problema tecnico che non permette di captare l’acqua alla fonte. L’approvvigionamento è possibile unicamente con l’ausilio di mezzi di emergenza. Per queste ragioni l’acqua erogata nei quartieri di Moleno e Preonzo è dichiarata non potabile fino a nuovo avviso.
Ieri, sabato, anche Ad Avegno-Gordevio la popolazione della frazione di Avegno è stata esortata a non bere l'acqua del rubinetto e a non utilizzarla per cucinare e lavare, così come quella dell'abitato di Lavertezzo Valle, poiché non potabile.
Cadenazzo: più di 240 litri d’acqua al metro quadro in 48 ore
Sabato la zona più colpita dal maltempo è stata quella tra la sponda settentrionale del Lago Maggiore, l’alta Valle Maggia e la Leventina. A Cevio in 24 ore sono caduti oltre 224 litri d’acqua al metro quadrato, a Camedo più di 205 e a Piotta oltre 150.
Un’area che era stata in parte risparmiata nelle 24 ore precedenti, ciò che, forse, con la conformazione del terreno, spiega perché i principali problemi sono stati registrati nel Gambarogno e sul Piano di Magadino dove le precipitazioni sono state costantemente intense per due giorni. A Vira Gambarogno, per esempio, ai 95 millimetri di pioggia accumulatisi venerdì, sabato se ne sono aggiunti altri 140, per un totale di 235 litri.
A Cadenazzo in 48 ore ne sono stati misurati ancor di più: oltre 240 litri. In soli due giorni si è pertanto misurato il 65% di tutta l’acqua che era caduta nell’intero mese di agosto del 2019 quando vi erano però stati 13 giorni di pioggia.
Il livello del Lago Maggiore si alza di quasi un metro
Le precipitazioni hanno notevolmente ingrossato i fiumi del Sopraceneri che stanno convogliando verso il Lago Maggiore una grande quantità d’acqua (la portata della Maggia, che giovedì era di 5'000 litri al secondo domenica mattina era oltre i 1'400'000, mentre quella del Ticino, dopo aver superato i 700'000 sabato pomeriggio si è ridotta a circa 350’000).
Il livello del Verbano a Locarno, che venerdì era di 192,3 metri, ha cominciato a crescere rapidamente a partire da sabato pomeriggio. Domenica mattina aveva raggiunto i 193,2 metri.
La situazione però non preoccupa particolarmente dato che le prime esondazioni nella zona del Parco della Pace si verificano quando l’acqua raggiunge quota 194,5 metri sul livello del mare.
Maccagno: torrente in piena travolge un uomo
Un 38enne cercatore di funghi risulta disperso sopra Maccagno. L'uomo, che insieme a un amico sabato si trovava nei pressi del Lago Delio, il bacino artificiale che dalla sponda lombarda domina il Verbano e che è situato nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca, è stato travolto da un torrente in piena che aveva tentato di guadare. Le ricerche sono risultate finora invane
La strada della Veddasca che sale verso Indemini, località gambarognese che si trova nella stessa area, è interrotta in vari punti e diverse frazioni sono isolate.
I danni di sabato
Le piogge hanno causato nella giornata di sabato numerosi smottamenti, colate di fango ed esondazioni di riali. Le situazioni più critiche sono state segnalate nel Bellinzonese, a Riviera e nel Gambarogno.
Sul piano di Magadino sono caduti 240 millimetri di pioggia per metro quadrato. Otto le case evacuate, con una dozzina di persone che hanno dovuto lasciare provvisoriamente le proprie abitazioni.
Locarno Monti aveva deciso di innalzare il grado d'allerta per alcune regioni da 4 a 5, il che significa pericolo «molto forte», grado massimo sulla scala dei pericoli, una situazione senza precedenti.
Galleria fotografica: diverse strade chiuse sabato
Nella foto la strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino.
Abitazioni sulla strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino.
Un tombino sulla strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino e la popolazione che cerca di limitare i danni
La strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino.
Diversi centimentri di acqua sulle strade, soprattutto su quelle del Locarnese.
Maltempo in Ticino, otto case e una stalla evacuate
Nella foto la strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino.
Abitazioni sulla strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino.
Un tombino sulla strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino e la popolazione che cerca di limitare i danni
La strada cantonale a Cugnasco, con materiale e fango a causa del nubifragio che ha colpito il Ticino.
Diversi centimentri di acqua sulle strade, soprattutto su quelle del Locarnese.
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