Maltempo in Vallemaggia Il geologo cantonale: «Ora bisogna verificare se c'è la possibilità di altre frane»

SwissTXT / sam

30.6.2024

Come ha potuto svilupparsi la calamità che ha colpito la Vallemaggia? E in che misura eventi di questa gravità potrebbero avere strascichi anche a posteriori? Il geologo cantonale Stefano Daverio risponde a queste e ad altre domande postegli dalla RSI.

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«Chiaramente la conformazione del territorio, montuosa, con questi versanti molto ripidi, e l'energia del rilievo molto alta, ha fatto sì che eventuali processi legati ai movimenti di versante abbiano acquistato energie molto elevate. Così come i corsi d'acqua, per il breve tempo in cui l'acqua si raccoglie, possono reagire in modo molto importante. Basti pensare che il fiume Maggia è passato in brevissimo tempo da una portata di 25 metri cubi a 2000».

Cosa dovremmo aspettarci nei prossimi giorni, considerando che fortunatamente il tempo dovrebbe essere clemente?

Dal punto di vista meteorologico, bisogna vedere quali sono le esatte previsioni e poi metterle in rapporto alle situazioni più delicate, che sono state lasciate dietro di sé dall'evento che si è verificato in Vallemaggia, ma anche in rapporto a eventuali nuove situazioni di pericolo, che sono state cambiate dall'evento stesso.

Da geologo, lei di cosa è preoccupato?

Dal mio punto di vista ora bisogna andare a verificare se nei riali laterali, nella parte alta, ci sono possibilità di ulteriori franamenti. Questo soprattutto dove si sono innescate le colate, ma anche dove c'è un accumulo di materiale, detriti o legname, che possono ostacolare il deflusso dell'acqua e rischiare di creare una piccola diga. Perché se questa dovesse cedere, il fenomeno può acquistare un impulso iniziale forte, che poi è quello che crea i processi più importanti.

Ha parlato di pericoli latenti. Esattamente cosa significa?

Bisogna considerare che magari, nella zona dove si è attivata una colata di detriti, ci potrebbe essere ancora del materiale instabile che potrebbe di nuovo precipitare nell'alveo e quindi costituire il rischio di altre colate detritiche.

Queste sono le verifiche regolari e standard che si fanno dopo un evento di questo tipo.