È quindi già prevista una riunione straordinaria del Consiglio di Stato, «che valuterà le opzioni e metterà sul tavolo quello che si può implementare immediatamente. Credo che la comunicazione arriverà domani mattina», spiega sempre il medico cantonale.
Merlani non si sbilancia invece su quali misure verranno adottate: «Quelle più efficaci sono sotto gli occhi di tutti, la valutazione spetta però al Governo».
Le cause: «Meteo e vacanze le principali ipotesi»
Per quanto riguarda le cause dell'aumento dei casi, a finire sul banco degli imputati sono la meteo e le vacanze autunnali, le cosiddette «Herbst Ferien».
«È fondamentale dire che la stagione ha avuto sicuramente un influsso: se guardiamo la linea della meteorologia vediamo che è circa negli ultimi 4-5 giorni di settembre che la temperatura è crollata e così la gente non si ritrova più all’aperto».
Ad incidere, sempre secondo Merlani, sono però anche stati come scritto i maggiori movimenti intercantonali causati dalla ripresa delle università e dalle vacanze dei confederati: «Questa è proprio la seconda delle ipotesi per spiegare il rapido aumento dei casi. Da un lato quindi la questione meteorologica, dall’altro le vacanze autunnali della Svizzera tedesca, che hanno sicuramente contribuito a rimescolare e fare entrare in contatto persone da cantoni con incidenze più elevate».
«Se in tutta la Svizzera aumentano i contagi è chiaro che succede anche nei Grigioni. Abbiamo aspettato perché i numeri da giugno aumentano ogni settimana un po’, ma siamo molto preoccupati che anche nei Grigioni aumentano i numeri così velocemente».
Bernasconi: «Possibile l’obbligo della mascherina al chiuso»
Per Enos Bernasconi, responsabile del servizio malattie infettive dell'EOC (ospite a Millevoci su Rete 1) è ancora presto per trarre conclusioni: «È molto difficile leggere le fluttuazioni giornaliere, siamo sempre in una fase in cui vengono testate molte persone con sintomi minimi, così come vengono testati i contatti se hanno sintomi. Bisogna quindi capire se si tratta di una fluttuazione momentanea dovuta a un focolaio che si esaurirà rapidamente o se invece è un trend che si manifesterà nei prossimi giorni e settimane».
Per quanto riguarda la mascherina, dopo che Zugo si è aggiunto come decimo cantone a prevedere l’obbligo di utilizzo nei negozi, per Bernasconi anche in Ticino si potrebbe andare in questa direzione: «Sono convinto che in funzione dei numeri, e in presenza di un aumento dei casi, dovremo introdurre nuove misure e quella della mascherina in tutti i luoghi pubblici chiusi è una misura importante che potrà essere introdotta anche da noi», conclude Bernasconi.