Il Ticino il più colpitoAumento premi di cassa malati, De Rosa: «Riforma totale sempre più necessaria»
SwissTXT / red
26.9.2023
Il direttore del DSS commenta la stangata dei premi malattia nel 2024 in Ticino.
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26.09.2023, 15:21
26.09.2023, 15:46
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In Ticino ci sarà l'aumento più importante dei premi di cassa malati nel 2024: del 10,5% (contro un +8,7% nazionale).
Il direttore del DSS Raffaele De Rosa è deluso e preoccupato: «È una decisione che lascia sconcertati, in un contesto in cui la nostra popolazione sta facendo già sacrifici. Una doppia stangata di questa entità pone un interrogativo centrale sul sistema in quanto tale».
Per il consigliere di Stato PPD così non si può proseguire: «Ritengo che il sistema sia arrivato al suo limite estremo e una riforma totale appare sempre più necessaria e urgente».
È un primato che nessuno invidia al Ticino quello che il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa si è trovato a commentare martedì pomeriggio a Bellinzona.
Un’ora dopo l’annuncio da Berna che nel nostro Cantone l’aumento medio dei premi della cassa malattia sarà del 10,5% (contro un +8,7% nazionale), ha preso la parola il direttore del Dipartimento della sanità e socialità (DSS): «Abbiamo appreso con profonda delusione e preoccupazione l’aumento deciso per il Ticino dopo l’aumento del 9,6 dello scorso anno. È una decisione che lascia sconcertati, in un contesto in cui la nostra popolazione sta facendo già sacrifici. Una doppia stangata di questa entità pone un interrogativo centrale sul sistema in quanto tale», ha esordito De Rosa, come si legge sul sito della RSI.
Al suo fianco Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica.
«Come è possibile registrare un aumento dei premi di circa il 20% in due anni?», si è chiesto De Rosa. «Ciò dovrebbe essere sinonimo di un’esplosione dei costi, previsione che non trova però riscontro nell’evoluzione storica recente». È un dato di fatto che la previsione pessimistica degli assicuratori, ha continuato il direttore del DSS, «incide pesantemente sui premi decisi pur non essendo l’unico fattore».
Per De Rosa è chiaro che così non si può proseguire: «Ritengo che il sistema sia arrivato al suo limite estremo e una riforma totale appare sempre più necessaria e urgente. Non si può più tergiversare se vogliamo un sistema che garantisca a tutti e a tutte cure adeguate e di qualità».