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Piogge Maltempo, nel Mendrisiotto la situazione potrebbe peggiorare, istituito lo Stato Maggiore di condotta
SwissTXT / pab
27.7.2021 - 21:48
La situazione meteorologica nel Mendisiotto non migliorerà e quindi le autorità hanno costituito lo Stato Maggiore di condotta per far fronte all'emergenza maltempo. La popolazione è invitata a non uscire di casa. Allagamenti a Vacallo, Novazzano e Chiasso. Diverse le strade secondarie interrotte. Chiuso a titolo precauzionale il Centro Breggia.
Continua a piovere e nelle prossime ore, soprattutto nel Mendrisiotto, sono previste ulteriori precipitazioni e di conseguenza aumenta il rischio di esondazione di alcuni corsi d'acqua.
Per questo motivo la Polizia cantonale ticinese gestirà uno Stato Maggiore Regionale di Condotta, composto dai responsabili degli enti di primo intervento, che ha costituito martedì a fine pomeriggio.
«Siamo pronti per quello che potrà succedere martedì sera e durante la notte, anche se speriamo che non succeda»: così ai microfoni della RSI l'addetto stampa della polizia cantonale, Claudio Ferrari, che fa intuire come l'emergenza non sia ancora finita nel Mendrisiotto.
Nel comunicare questa misura, volta a coordinare gli interventi di soccorso, le forze dell'ordine, siccome vi è ancora il pericolo di ingrossamenti repentini dei fiumi e di possibili franamenti, invita la popolazione a continuare a prestare attenzione e in particolare a limitare gli spostamenti allo stretto necessario nelle zone colpite dalle precipitazioni, a non sostare sui ponti o in prossimità dei corsi d'acqua ed a vvitare di avvicinarsi alle zone a rischio di scoscendimenti e di caduta di alberi.
Breggia il comune più colpito
Il comune di Breggia è quello che nelle ultime ore è stato più colpito dal maltempo che sta imperversando sul Ticino e tutta la Svizzera.
Danni, colate detritiche, materiali sulle strade, straripamenti, cedimenti di muri, cadute di alberi e altre situazioni di pericolo sono segnalate soprattutto nel comune di Breggia, in varie località da Morbio Superiore in su: a Caneggio, a Sagno, a Bruzella, a Muggio.
La strada cantonale è interrotta in più punti. I cittadini sono stati invitati a non uscire di casa e ad affrontare spostamenti solo in caso di urgenza. Il rischio di altri smottamenti è elevato e continua a piovere copiosamente in tutta la fascia compresa tra il lago di Lugano e il ramo occidentale del Lago di Como.
Corsi d'acqua al limite, chiuso il Centro Breggia
Diversi corsi d'acqua sono al limite della capacità. Il fiume Breggia si è gonfiata notevolmente: la portata a Chiasso, che durante la notte era attorno ai 10 metri cubi al secondo, in breve è passata a 115 metri per poi sfiorare i 150, circa 300 volte la media mensile di luglio.
Tanto che i responsabili del Centro Breggia, di fronte al rischio di esondazione hanno fatto scattare la prima misura: l'evacuazione parziale. Di concerto con la polizia cantonale si è poi proceduto alla graduale chiusura a titolo precauzionale dell'intera struttura commerciale.
Ancora più impressionante la crescita del Faloppia a Chiasso che, da meno di 2 metri cubi al secondo, verso le 10 di questa mattina è giunta a superare gli 86. L'esondazione ha portato alla momentanea chiusura della dogana di Ponte Faloppia. Anche il Laveggio si è ingrossato di una cinquantina di volte, straripando a Genestrerio.
Sono segnalati allagamenti a Morbio Inferiore, Balerna, Coldrerio, Genestrerio, Novazzano e a Vacallo, dove in Via Bellavista l’esondazione di un riale ha reso necessario la chiusura della strada e una casa è stata travolta dall’acqua che ha invaso il seminterrato.
In Via alle Cascine ha ceduto un tratto di strada prima di un ponticello. Lo stato di degrado del punto era stato oggetto di segnalazioni. Ora si dovrà intervenire perché nella carreggiata si è formata una voragine di circa un metro per due.
Ma sono chiuse anche la Via Résiga tra Pobbia di Novazzano e Ponte Faloppia. A Chiasso risultano chiuse Via dei Pedroni e Via Maestri Comacini.
A Capolago è stata chiusa la strada per la Residenza Generoso invasa dal materiale accumulatosi a pochi metri dalle carreggiate dell'A2 all'altezza delle «Ove», sovente teatro di colate di colate dalle pendici del Monte Generoso.
A Melano il materiale portato a valle dal riale che scende dalla Val Mulino ha intasato il passaggio sulla cantonale in zona Fornace e l'acqua si è riversata sulle carreggiate causando disagi anche lì.
Si spera in una tregua
I pompieri di Chiasso sono stati sollecitati per un centinaio di interventi. Ad essere impegnata per far fronte alle situazioni di maggiore urgenza c'è una trentina di militi. A dar man forte sono intervenute anche alcune ditte private e gli agenti di polizia cantonali e delle comunali di Chiasso e Mendrisio. Già si sa che l'impegno proseguirà sicuramente fino alla serata di martedì.
Se la pioggia non dovesse dare un po' di tregua potrebbe essere necessario l'intervento della protezione civile. Le previsioni per il pomeriggio danno un certo miglioramento, ma per la serata sono attesi altri, intensi, temporali.
I problemi di martedì mattina si sommano a quelli registrati già lunedì sera a Bissone a causa di uno smottamento. La strada tra Rovio e Arogno era invece stata chiusa per la caduti di alberi.
Coldrerio, tanta acqua in due giorni non si vedeva dal 1951
Il Ticino è la regione che negli ultimi due giorni ha avuto più precipitazioni di tutta la Svizzera. Le 10 stazioni meteorologiche che hanno registrato la maggiore quantità di acqua sono tutte situate nel cantone sudalpino.
Il primato è stato raggiunto a Coldrerio. Alle 10 di martedì si era a 295,8 litri al metro quadrato in 48 ore con una punta di oltre 13 litri in 10 minuti. Alle 11 si è arrivati a 330,3 dei quali 174,2 in 24 ore. Tanta acqua in zona non si vedeva da tantissimo tempo. Probabilmente dall'ottobre del 1951 quando, stando alle serie storiche della stazione di Coldrerio si era arrivati a 306 litri in due giorni.
Le simulazioni statistiche automatiche sul sito dell'Ufficio federale di meteorologia e climatologia portavano a prevedere che un evento di pari intensità avrebbe potuto tornare dopo più di 230 anni. Invece ne sono passati 70. E' invece ancora molto lontano il primato nazionale. Fu stabilito nel settembre 1924 a Mosogno, in valle Onsernone, dove, tra il 23 e il 24, si totalizzarono 612 litri d'acqua al metro quadrato.
La prima località d'Oltralpe, con 64,4 litri, è Rempen, nel cantone Svitto, dove però non piove più. Nel Mendrisiotto continua invece a cadere acqua.
Agricoltori preoccupati
Ma è già da qualche tempo che il maltempo imperversa e anche l'agricoltura ne risente: i vigneti ticinesi avevano patito la grandine nelle scorse settimane, ora preoccupano le colture di cereali «che erano nel momento ottimale per la raccolta e che sicuramente non saranno panificabili, probabilmente nemmeno essere utilizzati in altro modo, perché sono proprio a mollo nei campi», secondo Andrea Zanini, presidente dell'Associazione orticoltori ticinesi.
Difficoltà anche sul confine
La situazione è problematica anche nella fascia di confine. Nel Comasco diverse strade sono state chiuse. Sulla provinciale tra Argegno e Schignano la circolazione è bloccata per la caduta di piante e materiale. Disagi anche in Alta Valle di Intelvi (verso la Val Mara) e sulla provinciale tra Laino e Ponna.
È interrotta anche la statale Lariana tra Nesso e Lezzeno, dove un camion è stato sorpreso da uno smottamento. Il conducente ne è uscito indenne, ma con un grande spavento. Pure la statale Regione è stata interrotta in più punti, a Moltrasio, Cernobbio, Brienno e Argegno.
Attimi di paura si sono vissuti in tarda mattina a Cernobbio, dove un'enorme massa d'acqua ha invaso la zona alta della località. Parte del centro è stata ricoperta da sassi, legname e terra. Una strada collinare è stata trasformata in un fiume in piena, in grado di travolgere e trascinare a valle anche i veicoli che si trovavano a circolare sulla via.
Sul lago di Como sta succedendo un disastro. Siamo isolati, tutte le strade del lago sono chiuse per tantissime frane, i paesi sono invasi dal fango, molte famiglie sono sfollate. Diluvia ormai da tre giorni. pic.twitter.com/hGGkpz6QIi
— Luigi Mastrodonato (@LuigiMastro_) July 27, 2021
Raccomandazioni pratiche
Fenomeni simili rischiavo di verificarsi anche nelle prossime ore iin Ticino. Le autorità raccomandano alla popolazione di non sostare nei pressi di piante e di corsi d'acqua, di fissare gli oggetti leggeri e di spostare al coperto tutti gli altri oggetti.
Il Ceresio si alza
L'accumularsi delle precipitazioni sta aumentare anche il livello del Lago Ceresio, che in meno di due giorni è cresciuto di oltre 20 centimetri raggiungendo quota 270,52 metri. Al primo livello di guardia mancano ancora circa 4 decimetri, mentre il livello 3 (oltre il quale potrebbe provocare danni ad Agno) si situa a 271,10 mentre in città a 271,25.
Intanto è aumentata la portata della Tresa che scorre verso il Maggiore. Dai 6 metri cubi al secondo della scorsa settimana è passata a circa 12, contribuendo a rallentare la cresciuta del livello del lago di Lugano.
SwissTXT / pab