Guerra in Medio OrienteRiaperto il valico di Rafah, centinaia di camion in fila per consegnare aiuti ai palestinesi
SDA
16.10.2023 - 08:16
Il valico di Rafah tra l'Egitto e la Striscia di Gaza è stato riaperto. Lo rende noto l'emittente al-Arabiya spiegando che oltre un centinaio di camion sono in fila per consegnare aiuti a milioni di palestinesi assediati nel corso del cessate il fuoco temporaneo.
16.10.2023, 08:16
17.10.2023, 08:57
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Nell'arco di questo periodo sarà anche concesso ai cittadini stranieri che si trovano nella Striscia di Gaza di lasciare l'enclave palestinese.
In precedenza un funzionario dell'Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, aveva reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attraverso il valico di Rafah con l'Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Svizzera), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza.
Secondo media israeliani, il valico resterà aperto per cinque ore.
In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni il ministero della Difesa israeliano ha pure deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano ad una distanza inferiore a 2 chilometri. Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla.
Gli attacchi giunti dal Libano
Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l'ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l'intero confine con il Libano.
Intanto, quattordici membri del personale dell'agenzia umanitaria dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha detto il capo dell'agenzia, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa tenuta ieri sera. Lo riporta il Guardian.
Il mondo ha «perso la sua umanità», ha affermato inoltre Lazzarini commentando la situazione nella Striscia, aggiungendo di aver organizzato la conferenza stampa per «lanciare l'allarme», poiché i suoi colleghi a Gaza non possono più fornire assistenza umanitaria nell'enclave.