Stati Uniti "Trump pronto a uno shutdown di più di un anno"

ATS

4.1.2019 - 21:08

Il primo duello tra Donald Trump e Nancy Pelosi è sul muro col Messico. E rischia di prolungare lo shutdown, la paralisi dell'amministrazione federale che da ormai due settimane costringe 800'000 dipendenti governativi a stare a casa senza paga.

Al termine di un faccia a faccia alla Casa Bianca, la speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha sottolineato di aver "detto chiaramente al presidente" che i democratici non possono considerare la sua richiesta di fondi per il muro fino a quando il governo non riaprirà e lo shutdown sarà finito. Altrimenti "non possiamo realmente risolvere" questo nodo.

Il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer, che ha pure parlato con il presidente, ha sostenuto che Donald Trump è disposto a tenere chiuso il governo con lo shutdown per un "periodo lungo: mesi o anche anni".

"Dobbiamo costruire il muro"

Dal canto suo, Trump ha definito "molto produttivo" l'incontro con i leader democratici. Ma ha poi ribadito che "serve una struttura solida di cemento o acciaio. Dobbiamo costruire il muro".

È quindi difficile la mediazione per arrivare a una legge di bilancio condivisa: Trump non sembra cedere e insiste nel chiedere 5 miliardi di dollari per realizzare la barriera al confine sud degli Stati Uniti in nome della sicurezza nazionale, mentre Pelosi ritiene la realizzazione del muro "immorale".

Pelosi: "Voglio la verità"

Il dialogo Trump-Pelosi non è certo favorito, poi, dalla possibilità di un impeachment del presidente che non è stata esclusa dalla nuova speaker della Camera, che ha indicato come obiettivo primario della sua gestione quello della verità, e dunque le conclusioni dell'indagine sul Russiagate.

Il tycoon potrebbe ancora sparigliare le carte scegliendo un democratico per il Pentagono: Jim Webb, ex senatore ed ex candidato presidenziale nel 2016, ma soprattutto fiero oppositore della guerra in Iraq. Per questo - scrive il New York Times - ritenuto da Trump persona adatta per gestire il ritiro delle truppe da Siria e Afghanistan.

Stretta sul fronte dell'etica

Intanto la nuova maggioranza democratica alla Camera presenta nuove ambiziose regole che rappresentano una stretta sul fronte dell'etica in politica e dell'azione delle lobby: tra le norme ci sono quelle che richiedono ai presidenti e a chiunque si candidi per incarichi di alto livello la pubblicazione delle proprie dichiarazioni dei redditi. Anche questo un chiaro affondo contro Trump che finora si è rifiutato di svelare le sue carte.

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