Nucleare USA, Russia e Cina ampliano i siti atomici: verso nuovi test?

SDA

22.9.2023 - 17:59

In questa foto d'archivio del 22 luglio 2019, alcuni cartelli avvertono di non oltrepassare l'ingresso del Nevada Test and Training Range vicino all'Area 51, fuori Rachel, in Nevada.
In questa foto d'archivio del 22 luglio 2019, alcuni cartelli avvertono di non oltrepassare l'ingresso del Nevada Test and Training Range vicino all'Area 51, fuori Rachel, in Nevada.
KEYSTONE/AP Photo/John Locher, File

Stati Uniti, Russia e Cina potrebbero aver lanciato una nuova corsa a modernizzare il loro arsenale atomico.

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  • Delle foto satellitari mostrano la presenza di nuove costruzioni e nuovi tunnel nei siti nucleari di Stati Uniti, Russia e Cina.
  • Per il professor Jeffrey Lewis «ci sono diverse indicazioni che Russia, Cina e Stati Uniti potrebbero riprendere i test (nucleari)», banditi nel 1996.
  • Per il Doomsday Clock americano non siamo mai stati così vicini al disastro nucleare.

È questo il timore che scaturisce da una serie di immagini satellitari di siti americani, russi e cinesi degli ultimi 3-5 anni, pubblicate in esclusiva dalla Cnn in un momento in cui la tensione tra le tre maggiori potenze nucleari è ai massimi livelli.

Le foto mostrano la presenza di nuove costruzioni e nuovi tunnel nei siti nucleari dei tre Paesi e, sebbene non ci siano prove che Washington, Mosca o Pechino si stiano preparando ad un imminente test, l'espansione delle strutture è evidente. Quella cinese si trova nella regione occidentale dello Xinjiang, quella russo nell'arcipelago dell'Oceano Artico e quella americana nel deserto del Nevada.

Sito della Russia visitato da Shoigu in agosto

Il sito della Russia, Novaya Zemlya, è tornato alla ribalta quando a metà agosto è stato visitato dal ministro della Difesa Serghiei Shoigu. Utilizzato per la prima volta per i test dell'Unione Sovietica nel 1955, è dal 1990 che non viene adibito a questi scopi.

Tuttavia, le immagini satellitari hanno rivelato che dal 2021 al 2023 nel sito c'è stato un aumento dell'attività con navi e container in arrivo al porto, strade pulite dalla neve in inverno e tunnel scavati in profondità sotto le montagne artiche.

Non si tratta solo di nuove costruzioni o magazzini di stoccaggio, ma anche di un aumento del traffico in entrata e uscita in tutti e tre i siti nucleari.

Le tre potenze riprenderanno i test banditi nel 1996?

Per il professor Jeffrey Lewis, analista del centro James Martin per gli studi sulla non proliferazione, «ci sono diverse indicazioni che Russia, Cina e Stati Uniti potrebbero riprendere i test», banditi nel 1996 con il Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty.

Un trattato che Pechino e Washington hanno firmato ma non hanno mai ratificato, mentre il Cremlino ha ratificato salvo poi ritornare a minacciare test, e attacchi, in tempi recenti, dopo l'invasione dell'Ucraina.

Mai così vicini alla catastrofe?

D'altra parte per il famoso Orologio dell'Apocalisse, il Doomsday Clock americano che ogni anno fa il punto sull'arrivo dell'Armageddon, non siamo mai stati così vicini al disastro.

Solo 90 secondi alla mezzanotte, ovvero alla catastrofe, hanno avvertito gli scienziati a gennaio.

«Viviamo in un periodo di pericolo senza precedenti, e l'Orologio dell'Apocalisse riflette questa realtà», aveva spiegato all'epoca Rachel Bronson, il numero uno del Bulletin of the Atomic Scientists.

Per gli esperti, l'avvicinarsi dell'Armageddon non è imputabile solo alla guerra in Ucraina, ma anche al rischio crescente di un'escalation nucleare.

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