Stati Uniti Mobilitazione per Gaza, scontri in un campus di Los Angeles

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1.5.2024 - 16:40

I manifestanti e i contro-dimostranti si sono scontrati con bastoni, lanciando oggetti e sparando fuochi d'artificio.
I manifestanti e i contro-dimostranti si sono scontrati con bastoni, lanciando oggetti e sparando fuochi d'artificio.
Keystone

Continuano le violenze negli atenei americani, sulla scia di una tensione generale legata al conflitto a Gaza.

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Scontri sono scoppiati a margine di una manifestazione pro-palestinese nel campus dell'Università di Los Angeles (UCLA) la scorsa notte, secondo quanto riferito dalla polizia e da immagini trasmesse da emittenti statunitensi.

«Su richiesta della UCLA, a causa di numerosi atti di violenza commessi all'interno del campus, la polizia di Los Angeles sta intervenendo per assistere la polizia universitaria e ripristinare l'ordine e la sicurezza», aveva annunciato la polizia di Los Angeles su X.

I manifestanti e i contro-dimostranti si sono scontrati con bastoni, lanciando oggetti e sparando fuochi d'artificio, secondo le riprese televisive. Stando alla CNN, gli scontri sono avvenuti tra gruppi filo-palestinesi e filo-israeliani.

La polizia di New York aveva allontanato dimostranti filopalestinesi asserragliati in un edificio della Columbia University ieri sera, intervenendo nell'epicentro della mobilitazione filopalestinese nei campus. Come altrove, gli studenti della Columbia, un'università privata, chiedevano che la direzione tagliasse tutti i legami con mecenati e aziende legate a Israele.

La Brown University di Providence, nello stato del Rhode Island, ha annunciato un accordo con gli studenti: lo smantellamento dell'accampamento in cambio di un voto dell'università, in ottobre, su eventuali «disinvestimenti da aziende che permettono e traggono profitto dal genocidio a Gaza'».

Paura tra gli studenti ebrei

Nelle ultime due settimane, molti dirigenti universitari degli Stati Uniti si sono trovati di fronte a manifestanti, seppur a volte in piccoli gruppi, che occupavano i loro campus per opporsi alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza. Il cancelliere dell'UCLA, Gene D. Block, prima degli scontri, aveva messo in guardia dalla presenza di persone esterne all'università.

«Molti manifestanti e contro-dimostranti vivono il loro attivismo in modo pacifico. Ma altri usano metodi francamente scioccanti e vergognosi», aveva scritto il cancelliere in un messaggio pubblicato ieri sul sito web dell'università. «Siamo stati testimoni di atti di violenza. Questi incidenti hanno causato profonda ansia e paura, in particolare tra i nostri studenti ebrei», ha aggiunto.

L'ondata di proteste contro la guerra di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza si è diffusa nelle università americane negli ultimi dieci giorni. Il movimento è iniziato alla Columbia University, dove il 18 aprile sono state arrestate cento persone.

A sei mesi dalle elezioni presidenziali

Da allora, centinaia di altre persone – studenti, insegnanti e attivisti – sono state interrogate, talvolta arrestate e perseguite in diverse università del Paese. Le immagini degli interventi della polizia antisommossa nei campus, su richiesta delle università, hanno fatto il giro del mondo, ricordando eventi simili negli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam.

Le manifestazioni hanno riacceso un teso dibattito dopo l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre, sulla libertà di espressione, un diritto costituzionale, e sulle accuse di antisemitismo. Gli Stati Uniti hanno il maggior numero di ebrei al mondo dopo Israele, nonché milioni di cittadini arabo-musulmani.

A sei mesi dalle elezioni presidenziali, il movimento studentesco ha provocato una forte reazione da parte del mondo politico. Joe Biden «deve fare qualcosa» contro questi «agitatori pagati», ha detto il repubblicano Donald Trump su Fox News ieri sera. «Dobbiamo porre fine all'antisemitismo che oggi affligge il nostro Paese», ha aggiunto.

«Mentre la Columbia University è immersa nel caos, Joe Biden è assente perché ha paura di affrontare l'argomento», ha scritto in serata il leader repubblicano della Camera Mike Johnson su X. «Occupare con la forza un edificio universitario è un approccio sbagliato» e «non è un esempio di protesta pacifica», ha avvertito John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale del presidente democratico Joe Biden, prima dell'intervento della polizia.