Stati Uniti Afroamericano ucciso a Minneapolis, l'agente che ha sparato si è dimessa

SDA

13.4.2021 - 21:04

"Il nostro Paese ha bisogno di giustizia, e per le forze dell'ordine devono valere i massimi standard di responsabilità", ha affermato la vicepresidente degli Usa Kamala Harris commentando la tragedia di Minneapolis (immagine d'archivio del 9 aprile).
"Il nostro Paese ha bisogno di giustizia, e per le forze dell'ordine devono valere i massimi standard di responsabilità", ha affermato la vicepresidente degli Usa Kamala Harris commentando la tragedia di Minneapolis (immagine d'archivio del 9 aprile).
Keystone

Kim Potter, la poliziotta che ha esploso il colpo fatale che ha ucciso il ventenne di Minneapolis, si è dimessa con effetto immediato. Lo stesso ha fatto il suo superiore, il capo della polizia del Dipartimento di Brooklyn Center.

«Ho amato ogni singolo minuto della mia carriera da poliziotta», scrive la donna nella dichiarazione con cui rompe il silenzio. «Ho servito questa comunità al meglio delle mie capacità, ma credo che le mie dimissioni immediate ora siano proprio nell'interesse della comunità, del dipartimento di polizia e dei miei colleghi».

Potter, 48 anni, era una veterana in servizio nel Dipartimento di Brooklyn Center, sobborgo di Minneapolis, da ben 26 anni. Secondo la tesi sostenuta dalla polizia avrebbe scambiato per errore la pistola con il taser. Subito dopo l'uccisione di Daunte Wright era stata sospesa in attesa del risultato delle indagini.

Harris: «Quel ragazzo dovrebbe essere vivo»

Intanto anche la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris commenta la tragedia: Daunte Wright «sarebbe dovuto essere vivo», ha detto.

«Il nostro Paese ha bisogno di giustizia, e per le forze dell'ordine devono valere i massimi standard di responsabilità. E la gente – ha proseguito Harris – continuerà a morire se non affrontiamo decisamente il problema delle ingiustizie razziali e delle diseguaglianze».