Riunione d'urgenza Mike Truner avverte: «C'è una seria minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti»

SDA / pab

14.2.2024 - 20:03

Jake Sullivan ha annunciato l'incontro per domani, giovedì.
Jake Sullivan ha annunciato l'incontro per domani, giovedì.
Keystone

Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha annunciato di aver convocato per domani, giovedì, un incontro con la 'Gang of Eight', gli otto leader del Congresso che sono informati su questioni di intelligence classificate. La minaccia coinvolgerebbe anche gli Alleati, quindi l'Europa e Paesi dell’Asia. Diverse le ipotesi evocate. Alla base della mnaccia ci sarebbe Mosca. 

Sullivan  ha confermato la riunione rispondendo durante un briefing ad una domanda sull'esistenza di una «seria minaccia di sicurezza nazionale» rivelata dal presidente della Commissione intelligence della Camera Mike Turner.

«Oggi la commissione intelligence della Camera ha reso disponibile a tutti i membri del Congresso informazioni riguardanti una seria minaccia alla sicurezza nazionale», ha scritto Turner su X.

«Chiederò – prosegue – che il presidente Biden declassifichi tutte le informazioni riguardanti questa minaccia in modo che il Congresso, l'amministrazione e tutti i nostri alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia».

Secondo la Cnn, che cita fonti affidabili, la «seria minaccia alla sicurezza nazionale» statunitense sarebbe legata alla Russia.

Di cosa si potrebbe trattare?

È abbastanza anomalo il fatto che una figura del Congresso tenuta alla riservatezza chieda di rendere pubblici documenti che evidentemente gli apparati di sicurezza ritengono debbano restare segreti.

Sulla natura della minaccia Sullivan ha spiegato di non poter dire di più, aggiungendo che gli Stati Uniti devono far fonte ogni giorno a minacce di varia natura da terroristi, organizzazioni non statali e anche da Stati avversati.

Di cosa potrebbe trattarsi? Nuove armi nucleari? Paralisi informatiche di importanti infrastrutture? Come detto, stando alla CNN, ci sarebbe di mezzo la Russia.

Stando al giornale La Repubblica è grande e già diffuso da tempo, il timore che nelle reti infrastrutturali come quelle dell'elettricità, delle telecomunicazioni e degli acquedotti  siano già stati «piazzati» bachi informatici in grado, in caso di conflitto, di paralizzare comunicazioni,  erogazione di energia e simili.

Un deputato invita alla calma

Il rischio di un simile attacco informatico non dovrebbe essere immediato, visto che un deputato democratico a conoscenza del caso, ha invitato a non suscitare panico tra la gente, aggiungendo che si tratta di una minaccia destinata a materializzarsi nel medio-lungo periodo.

Ma, fa notare sempre La Repubblica, la questione deve riguardare anche l’Europa e i Paesi dell’Asia, visto che Turner ha motivato la sua richiesta di dare pubblicità al caso con la necessità di «discutere, anche con gli Alleati, le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia».

Giova sottolineare, in questo particolare frangente in cui s'è in piena campagna elettorale per l'elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, che è proprio un esponente repubblicano a lanciare un allarme di segno ben diverso dai toni amichevoli usati da Donald Trump nei confronti della Russia, che solo pochi giorni fa aveva invitato Mosca ad attaccare i Paesi della NATO ancora «finanziariamente inadempienti».

SDA / pab