Guerra in UcrainaL'UE riapre al grano di Kiev, ma alcuni Paesi non ci stanno. Andriivka riconquistata, ma distrutta
SDA
15.9.2023 - 22:36
Era nell'aria e la decisione è stata presa: la Commissione europea ha annunciato di non rinnovare il blocco alle esportazioni di grano e di altri cereali dall'Ucraina verso i territori dei Paesi dell'est Europa, in scadenza venerdì. Una notizia che Kiev aspettava da aprile, da quando le restrizioni erano state imposte dagli Stati al confine con l'Ucraina, preoccupati dell'impatto sui prezzi dei cerali per i propri agricoltori.
15.09.2023, 22:36
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Ma che sembra destinata a essere vanificata: Polonia, Ungheria e Slovacchia, da sempre contrarie all'abolizione del blocco, hanno già annunciato che non si adegueranno e continueranno ad applicare le restrizioni alle importazioni, non curanti della linea europea. E, presto, potrebbero essere seguite anche da Romania e Bulgaria che si erano già detti contrari alla mancata proroga.
Andriivka riconquistata, ma distrutta
Mentre Bruxelles prova a risolvere la disputa sul grano ucraino all'interno dell'Unione, l'Ucraina continua a combattere sul terreno, con la controffensiva che macina successi. Sono servite più di 24 ore per confermare la riconquista di Andriivka, un villaggio del Donetsk a sud di Bakhmut, dopo che le dichiarazioni e le smentite che si erano alternate alla vigilia tra lo stesso esercito ucraino e Kiev.
Un piccolo avamposto che prima della guerra contava un'ottantina di abitanti, ma che strategicamente può aprire all'Ucraina una via per sfondare sul fianco destro di Bakhmut, dove adesso le truppe russe stanno arretrando incalzate dalle unità di Volodymyr Zelensky.
Per conquistare Andriivka gli ucraini hanno sconfitto la 72esima Brigata meccanizzata: un successo lampo, ottenuto in solo due giorni – ha rivendicato Kiev – dopo che la guarnigione era stata circondata e tagliata fuori dai rifornimenti di Mosca. Ora il villaggio è un cumulo di macerie su cui, dicono gli ucraini, non c'è posto per issare una bandiera.
Morto il comandante russo Vasily Popov
Ma resta un colpo pesante per la Russia, che si aggiunge alla perdita del comandante del 247esimmo reggimento d'assalto aereo Vasily Popov, ucciso in combattimento nell'area di confine tra la regione di Donetsk e quella di Zaporizhzhia.
Come riferisce il think tank statunitense Institute for the study of war (Isw) si tratta del secondo comandante della stessa brigata neutralizzato dopo la morte del colonnello Konstantin Zizevsky. Forse proprio per tenere alto il morale delle truppe su un fronte incandescente il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, «su ordine del presidente russo Vladimir Putin» ha visitato il campo di addestramento per soldati mercenari nel Donetsk occupato.
Le sconfitte parziali non frenano gli attacchi ordinati dal Cremlino. Secondo quanto riferito da Kiev, la Russia avrebbe bombardato la regione di Kherson colpendo Novaya Kakhovka, cittadina tristemente nota perché il crollo della sua diga provocò decine di morti. Come in quell'occasione, anche stavolta i due schieramenti si accusano reciprocamente di essere i responsabili.
Per i filorussi, missili ucraini sarebbero stati lanciati su un quartiere residenziale, causando un morto e dodici feriti, mentre per Kiev sarebbe stata una bomba aerea guidata russa a cadere per errore nell'aerea sotto il loro controllo. Gli ucraini mostrano foto che gli darebbero ragione, Mosca non dà prove della sua tesi.
Si intensifica la battaglia per la superiorità sul Mar Nero
Intanto sul campo si intensifica la battaglia per la superiorità sul Mar Nero: le forze ucraine rivendicano che il drone navale «Sea Kid» ha danneggiato la lanciamissili Samum in quello che giovedì Mosca aveva sminuito come un «attacco neutralizzato». Lo stesso era successo martedì quando un blitz nel porto di Sebastopoli aveva colpito il sottomarino Rostov-sul-Don e la nave anfibio «Minsk» della flotta russa. I generali di Vladimir Putin negavano danni, ma oggi l'intelligence della Difesa britannica ha confermato che la nave è stata «quasi certamente distrutta» e il sottomarino ha «probabilmente subito danni catastrofici».
La Russia accusa il colpo e cerca vendetta. Con questo obiettivo sarebbero stati lanciati nella notte i droni che hanno raggiunto la regione occidentale ucraina di Khmelnytsky, dove si trova la base aerea di Starokostiantyniv.
La battaglia ucraina, però, si svolge anche per vie diplomatiche: l'amministrazione americana ha confermato l'incontro tra il presidente statunitense Joe Biden e Zelensky alla Casa Bianca il 21 settembre.