Guerra in UcrainaArriva il via libera di Berlino all'invio di 14 Leopard 2 a Kiev
ATS / sam
25.1.2023 - 11:56
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato oggi al suo gabinetto l'invio di quattordici Leopard 2A6 all'Ucraina. È quanto si legge in una nota diramata dal portavoce Steffen Hebestreit. La notizia era stata anticipata ieri dal settimanale tedesco Der Spiegel.
25.01.2023, 11:56
25.01.2023, 14:01
ATS / sam
La Germania autorizzerà inoltre velocemente i partner che vogliono consegnare i proprio tank Leopard all'Ucraina.
«Questa decisione segue la nostra linea nota, che è quella di sostenere le forze ucraine. Agiamo in modo strettamente coordinato e concordato a livello internazionale», dice Scholz, citato nel comunicato della cancelleria.
Ma il cancelliere tedesco ci ha tenuto a precisare una cosa: «Non lontano da qui c'è una guerra in Europa. E dobbiamo chiarire che noi facciamo tutto il necessario per sostenere l'Ucraina, ma allo stesso tempo che noi dobbiamo evitare una escalation che porti a uno scontro fra Nato e Russia. Questo è il principio seguito finora e continueremo a seguirlo».
Dal canto suo, il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius, parlando alla stampa a Berlino, ha precisato: «I Leopard potranno essere in Ucraina nel giro di tre mesi. Il secondo battaglione di tank sarà probabilmente costituito da Leopard 2A4», ha aggiunto rispondendo a una domanda.
Madrid può unirsi all'invio europeo di Leopard
E pare che la Spagna si stia preparando la propria adesione al piano internazionale per inviare carri armati Leopard in Ucraina: lo riporta il quotidiano madrileno El País, secondo cui Madrid sarebbe pronta ad allinearsi a questa decisione proprio quando la Germania avrebbe sciolto le proprie riserve al riguardo.
Attualmente, il governo sta valutando nei dettagli come contribuire (alcuni Paesi dovrebbero mandare direttamente i Leopard, altri dovrebbero finanziarne l'invio), aggiunge il giornale.
Secondo la radio privata spagnola Cadena Ser, novità in merito potrebbero arrivare da una riunione in programma oggi tra la ministra della difesa, Margarita Robles, ed i capi dello Stato maggiore. «Manterremo l'unità e ci coordineremo con il resto degli alleati e, soprattutto, con l'Europa», ha detto ieri il premier Pedro Sánchez in parlamento.
Gli USA invieranno 30 carri armati Abrams a Kiev
In mattinata era invece arrivata la notizia che gli Stati Uniti stanno finalizzando i piani per inviare una trentina di carri armati Abrams in Ucraina: lo hanno detto all'emittente televisiva Cnn due funzionari statunitensi che hanno familiarità con la decisione.
L'annuncio dell'amministrazione del presidente Joe Biden di inviare i carri armati di fabbricazione statunitense potrebbe arrivare già questa settimana, ha riferito ieri sempre la Cnn.
I tempi della consegna effettiva non sono ancora chiari e normalmente ci vogliono diversi mesi per addestrare le truppe a utilizzare i carri armati in modo efficace, hanno detto i funzionari.
Kiev: Ora servono caccia e navi da guerra
«Adesso abbiamo bisogno anche di (aerei da combattimento) F16, F35, Eurofighter, Tornados e navi da guerra». È quello che ha affermato il viceministro degli esteri ucraino, Andrij Melnyk, in un'intervista all'emittente televisiva tedesca N-tv.
L'ex ambasciatore a Berlino, protagonista di forti scontri con il governo di Olaf Scholz da febbraio 2022 in poi, ha lodato la decisione del cancelliere di inviare i super panzer Leopard, d'intesa con gli americani che metteranno a disposizione gli Abrams, ma è anche subito tornato nell'attacco, con una lista di nuove richieste per sostenere gli ucraini contro l'aggressione russa.
Il Cremlino: «Gli Abrams in Ucraina bruceranno»
Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, ha affermato che i carri armati statunitensi Abrams in Ucraina «bruceranno nello stesso modo degli altri».
«Sono convinto che molti specialisti comprendano l'assurdità» di inviare i carri armati in Ucraina, ha detto Peskov. «Sotto l'aspetto tecnologico - ha aggiunto il portavoce - questo è un piano abbastanza fallimentare, e soprattutto una chiara sopravvalutazione del potenziale che andrà ad aggiungersi alle forze armate ucraine».
«Tutto questo - ha affermato ancora Peskov - ricadrà prima di tutto sulle spalle di quelli che in Europa pagano le tasse mentre gli americani, come sempre, come minimo non subiranno perdite, ma molto probabilmente ne trarranno profitto».