Una settimana fa sono state servite le ultime birre alla Wädi-Brauhuus di Wädenswil, nel canton Zurigo. Il birrificio tradizionale, che può vantare quasi 200 anni di storia, ha chiuso definitivamente i battenti.
Insieme a Wädi-Brau-Huus AG, anche il ristorante e gli apprezzati seminari sulla birra stanno fallendo. È una grande perdita per i dipendenti e gli ospiti.
Calo del consumo di birra, meno interesse per i seminari
I problemi economici dell'azienda sono cresciuti nel corso degli anni, come scrive la «Zürichsee-Zeitung». Il birrificio aveva già contratto debiti nel 2023, che sono ulteriormente aumentati negli ultimi mesi a causa del calo delle vendite.
In particolare, i seminari di produzione della birra, che un tempo generavano un fatturato annuo di un milione di franchi, negli ultimi tempi sono scesi di tre quarti. A ciò si aggiunge il calo del consumo di birra in Svizzera: il consumo pro capite è sceso da 70 litri, 200 anni fa, a 50 litri, lo scorso anno.
I cultori del luppolo inoltre non sono stati in grado di finanziare la propria birra analcolica, che avrebbe potuto generare nuove vendite. L'acquisto delle attrezzature necessarie per tale produzione sarebbe costato circa un milione di franchi.
Oltre a ciò la pandemia da coronavirus e una costruzione adiacente all'edificio, che avrebbe limitato fortemente la vendita diretta, hanno segnato la fine dell'azienda.
Dipendenti e ospiti profondamente colpiti
La chiusura ha colpito duramente i 17 dipendenti. Gowri Gowreesan, che ha lavorato al Wädi-Brauhuus per 22 anni, ha descritto così la notizia sulle righe del quotidiano «Zürichsee-Zeitung»: «È stato terribile sapere che saremmo rimasti senza lavoro proprio prima di Natale». Lei stessa ha saputo della chiusura solo qualche giorno prima.
I clienti abituali e i vicini erano come una seconda famiglia per lei. Molti ospiti hanno comprato bicchieri e bottiglie di birra come ricordo.
Christian Weber, presidente del Consiglio di Amministrazione di Wädi-Brau-Huus AG e membro della famiglia fondatrice, ha espresso il suo disappunto per la fine del birrificio. «Un insieme di difficoltà ha portato alla chiusura».
Nonostante i precedenti tentativi di salvataggio, compreso un taglio del capitale nel 2019, l'azienda non è riuscita a sopravvivere. I macchinari e i locali sono ora chiusi e una riapertura sembra improbabile.
Tuttavia i dipendenti sperano che il ristorante possa riaprire un giorno. «Ci tornerei in un batter d'occhio», dice malinconica una di loro.
Anche lei, nel frattempo, come gli altri, sta cercando una nuova prospettiva, con il cuore pesante, perché per lei il birrificio era molto più di un semplice lavoro.