Guerra in UcrainaRussia più minacciosa, cresce la paura a Kiev
SDA
12.3.2022 - 13:49
Dopo un'altra notte di bombardamenti, la capitale ucraina Kiev è di fatto assediata e la Russia è sempre più aggressiva nei fatti (nella prima mattinata sono suonate a lungo le sirene anche a Leopoli, città dell'ovest finora ai margini della guerra) e nelle le parole.
12.03.2022, 13:49
12.03.2022, 14:02
SDA
Il governo di Mosca ha detto che l'occidente ha dichiarato una guerra economica alla Russia, che è pronta una lista di sanzioni e minaccia ritorsioni se Svezia e Finlandia dovessero aderire alla Nato.
Sul terreno, però, l'attenzione è concentrata sulla capitale. Nella notte i sobborghi di Kiev hanno subito vari e pesanti bombardamenti. Una base aerea che si trova nei pressi di Vasylkiv, a una trentina di chilometri da Kiev, è stata distrutta dagli attacchi missilistici russi. Secondo quando denuncia la sindaca del paese, il raid avrebbe distrutto anche un deposito di munizioni.
Armata russa avanza su Kiev
Ma quello che adesso maggiormente si teme è un attacco via terra. Il governo britannico segnala, attraverso il suo servizio di intelligence, che il convoglio dei carri armati russi prosegue la sua avanzata e si trova a non più di 25 chilometri dal centro di Kiev.
Il convoglio non viaggia più incolonnato, ma si è sparso nei dintorni: una mossa che potrebbe essere il preludio a un tentativo di accerchiare la città, ma potrebbe anche essere spiegato, sempre secondo l'analisi dei servizi segreti di sua Maestà, con un tentativo di ridurre la vulnerabilità di fronte ai contrattacchi ucraini che hanno provocato numerose perdite nelle forze russe.
Sviatoslav Yurah, il più giovane parlamentare ucraino, ex consigliere di Zelensky e ora nei volontari di difesa, intervistato dalla BBC ha addirittura evocato la battaglia di Stalingrado, l'evento più sanguinoso della seconda guerra mondiale. «Nessuno intende arrendersi ve lo posso garantire – ha detto – Kiev è una città enorme e se i russi cercano di entrare dovranno fare più di una battaglia».
Un altro fronte caldo della guerra è quello di Mariupol. La città dell'Ucraina sudorientale che si affaccia sul Mar d'Azov, non lontano dal confine russo, è cinta d'assedio. Il ministero degli Esteri ucraino riferisce che è stata bombardata una moschea dove si trovavano circa 80 civili.
Intanto, le forze russe hanno occupato le zone periferiche orientali di Mariupol, da una settimana bersagliata da pesanti bombardamenti delle forze russe che, secondo quanto ha affermato il consiglio comunale, hanno ucciso finora circa 1600 persone. Secono la Difesa ucraina, oltre che a Mariupol continua l'offensiva russa per conquistare anche Severodenetsk.
Corridoi umanitari
Oggi dovrebbero essere attivati dei corridoi umanitari anche per permettere alla popolazione di allontanarsi da Mariupol. Un convoglio è partito da Zaporizhzhia per Mariupol con un carico di 90 tonnellate di cibo e medicine. «Spero che tutti i corridoi pianificati siano aperti – ha detto la vice di Zelensky Iryna Vereshcuk – e che la Russia rispetti i suoi impegni a garantire il regime del cessate il fuoco».
Gli ucraini accusano Mosca di aver danneggiato un ospedale oncologico ed edifici residenziali a Mykolaiv, mentre a Dnipro, nella prima mattina, secondo il sindaco della città i sistemi di difesa aerea avrebbero respinto un attacco.
Centrale nucleare in mani russe
Dal canto loro, gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia (la più grande d'Europa) che l'impianto non appartiene più all'Ucraina e che d'ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell'energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell'Energoaton, la società nucleare ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri.
E la guerra si combatte anche con le sanzioni, con le quali l'occidente spera di far capitolare la Russia. «L'Occidente ha apertamente dichiarato guerra economica alla Russia», ha detto il viceministro degli esteri di Mosca Sergey Ryabkov secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax. Il governo russo avrebbe pronta una lista di proprie sanzioni da infliggere per combattere anche su questo fronte.
Le proposte della Russia agli USA e alla NATO sulle garanzie di sicurezza non sono più in vigore, perché la situazione è cambiata, ha aggiunto Ryabkov. Mosca avverte poi Washington che i convogli con le armi inviate in Ucraina potrebbero essere un «legittimo bersaglio» delle forze armate russe. «Il trasferimento avventato di sistemi anti-aereo e anti-carro porteranno a gravi conseguenze», ha sottolineato Ryabkov.
«Noi non stiamo facendo alcun passo, nemmeno verbale – in forma di dichiarazioni – o qualunque altra cosa, che possa essere considerato un'escalation» ha anche affermato il viceministro degli esteri russo, puntualizzato che «intanto, il massimo ufficiale degli USA sta parlando apertamente del rischio di terza guerra mondiale».
Il riferimento è alle parole di ieri del presidente americano Joe Biden. «Questo è un tentativo di logorare i nervi, per imporre la loro agenda sull'intera comunità internazionale», ha aggiunto: «Per noi, gli obiettivi distruttivi di questa condotta sono ovvi».