Stati Uniti Trump a Washington a un anno dalla sentenza anti-aborto

SDA

25.6.2023 - 00:34

Donald Trump sbarca nella capitale americana per tenere un discorso nella tana dei leoni repubblicani, mentre nelle stesse ore a Washington e in altre grandi città degli Stati Uniti sono previste manifestazioni pro e contro la sentenza della Corte Suprema che, esattamente un anno fa, ha abolito il diritto all'aborto a livello nazionale.

Il tycoon chiude il mega raduno di repubblicani, l'annuale Faith & Freedom Coalition's Road to Majority Policy Conference, al quale in questi giorni hanno partecipato tutti i candidati del Grand old party (GOP) alla presidenza dall'ex vice presidente Mike Pence al governatore della Florida Ron DeSantis.

Nonostante i tanti guai giudiziari e le due incriminazioni, la presa dell'ex presidente tra i repubblicani è ancora forte tanto che la platea della conference ha accolto con fischi e insulti l'intervento dell'ex governatore del New Jersey e candidato Chris Christie che venerdì ha osato criticare Trump.

Chiesto più tempo per indagare sui dossier top secret

Sul fronte delle indagini è di queste ore la notizia che il procuratore speciale che lo ha incriminato per le carte classificate a Mar-a-Lago, Jack Smith, ha chiesto uno slittamento dell'inizio del processo, previsto per il 14 agosto.

La data, scelta dalla giudice Aileen Cannon nominata a suo tempo dall'ex presidente, è troppo ravvicinata per il dipartimento di giustizia che vuole un rinvio fino a dicembre per avere più tempo per ulteriori indagini, mentre gli avvocati del tycoon preferirebbero liquidare la vicenda il prima possibile, in tempo per le primarie dei repubblicani.

COsa dice Trump sull'aborto?

Uno degli argomenti al centro di tutti i discorsi all'evento del Grand old party, sul quale Trump ancora non si è espresso esplicitamente, è stato l'aborto. In occasione del primo anniversario del ribaltamento della storica sentenza Roe v Wade, sono scesi nelle strade manifestanti in favore del diritto all'aborto ma anche i pro-life che considerano la decisione del massimo tribunale Usa una svolta epocale.

«Un anno fa la Corte Suprema ha tolto un diritto costituzionale al popolo americano, negando alle donne di tutta la nazione la possibilità di scegliere. Ribaltare Roe v. Wade ha già avuto conseguenze devastanti», ha attaccato Joe Biden avvertendo che «i divieti statali all'aborto sono solo l'inizio.

I repubblicani del Congresso vogliono vietare l'aborto a livello nazionale. La loro agenda è estrema, pericolosa e non al passo con la stragrande maggioranza degli americani».

Il presidente USA, che qualche giorno fa ha varato un provvedimento per allargare l'accesso ai metodi contraccettivi, ha assicurato che la sua amministrazione «continuerà a proteggere i diritti riproduttivi e inviterà il Congresso a ripristinare una volta per tutte le tutele garantite dalla Roe v. Wade a livello nazionale».

Anche Obama ha preso posizione

Sul tema, che sarà uno di quelli dominanti nella campagna per le elezioni del 2024, è intervenuto anche Barack Obama.

«È passato un anno da quando la Corte Suprema ha ribaltato Roe v. Wade. Da allora, 14 stati hanno vietato la maggior parte degli aborti, lasciando milioni di donne e ragazze senza un posto al quale rivolgersi per le cure di cui hanno bisogno», ha scritto su Twitter l'ex presidente sottolineando tuttavia che» «ci sono ragioni per sperare.

Da quel giorno gli elettori in Michigan, California e Vermont hanno contribuito a sancire il diritto all'aborto nelle loro costituzioni statali. E i governatori di stati come Nevada, Hawaii e Pennsylvania hanno firmato ordini esecutivi per proteggere l'accesso all'aborto».

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