Ungheria - Russia Strappo di Orban, il presidente di turno dell'UE in visita da Putin

SDA

4.7.2024 - 20:34

Se confermata, la visita di Viktor Orban sarebbe la prima in Russia di un capo di governo occidentale dall'inizio del conflitto in Ucraina (foto d'archivio).
Se confermata, la visita di Viktor Orban sarebbe la prima in Russia di un capo di governo occidentale dall'inizio del conflitto in Ucraina (foto d'archivio).
KEYSTONE

Viktor Orban non perde tempo. Quattro giorni dopo aver assunto la presidenza di turno della Ue, l'unico leader europeo ad avere mantenuto buoni rapporti con la Russia entrerà domani al Cremlino per un faccia a faccia con Vladimir Putin. Un incontro annunciato con un post su X dal giornalista investigativo Szabolcs Panyi e che né Mosca né Budapest hanno smentito.

Se confermata, si tratterebbe della prima visita in Russia di un capo di governo occidentale dall'inizio del conflitto in Ucraina dopo quella nell'aprile del 2022 del cancelliere austriaco Karl Nehammer, che con Putin ebbe un duro confronto. Ma quella di Orban avrebbe un significato ben più importante, visto il ruolo che Budapest ricopre in questo momento.

A sottolinearlo è stata la prima reazione da Bruxelles, quella di Charles Michel: «La presidenza di turno dell'Ue – ha affermato in un post su X il presidente del Consiglio europeo – non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell'Ue. Il Consiglio europeo è chiaro: la Russia è l'aggressore, l'Ucraina è la vittima. Nessuna discussione sull'Ucraina può aver luogo senza l'Ucraina».

Con un'altra mossa a sorpresa Orban si era recato martedì proprio a Kiev per chiedere a Volodymyr Zelensky «un cessate il fuoco immediato» per «accelerare i negoziati di pace». Ma il presidente ucraino gli aveva risposto gelidamente che l'Ucraina, massacrata dalla guerra, ha bisogno di «una pace giusta».

Mosca prende «seriamente» le assicurazioni di Trump

L'ipotesi di un cessate il fuoco senza prospettive di pace è stata respinta del resto anche da Putin. «Dobbiamo assicurarci che la parte opposta faccia passi irreversibili e accettabili dalla Russia», ha affermato il presidente in un punto stampa con i giornalisti russi ad Astana a conclusione di un vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco).

E a questo proposito Mosca, ha aggiunto, prende «seriamente» le assicurazioni di Donald Trump di voler mettere fine al conflitto. Non solo: il Cremlino è pronto anche a riprendere, con la prossima amministrazione americana, il dialogo sulla «stabilità strategica». Anche Putin insomma, che finora ha detto di preferire Joe Biden come presidente, sembra prepararsi a un possibile cambio della guardia alla Casa Bianca.

Ai margini del summit di Astana, Putin ha avuto importanti incontri bilaterali, in particolare con il leader cinese Xi Jinping e con quello turco Recep Tayyip Erdogan.

L'evento ha visto la partecipazione anche del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e, nelle parole del capo del Cremlino, ha segnato un altro passo verso la creazione di un «mondo multipolare» che deve sostituire quello dominato dalla superpotenza americana.

La Russi ha «scelto come interlocutore Washington»

Ma sull'Ucraina Putin è sembrano confermare l'impressione che circola in ambienti diplomatici della Ue a Mosca: che cioè la Russia ha «scelto come interlocutore Washington».

«Mi sembra improbabile mettere fine al conflitto con l'aiuto di mediatori e solo attraverso di loro», ha affermato Putin. Meglio quindi affrontare la questione direttamente con quella che Mosca considera la vera controparte: gli Stati Uniti.

I contatti tra Mosca e Washington, del resto, non sono mai cessati in questi quasi due anni e mezzo di conflitto. L'ultimo reso noto è stato, il 25 giugno, un colloquio telefonico tra i due ministri della Difesa, Lloyd Austin e Andrei Belousov. Ma ora il Cremlino aspetta di vedere le carte di quello che potrebbe essere il prossimo presidente.

«Prendiamo seriamente il fatto che Trump, da candidato presidenziale, dica che è pronto e vuole fermare la guerra in Ucraina», ha detto Putin. «Non sono a conoscenza, ovviamente delle sue possibili proposte su come fare ciò, e questo è il punto fondamentale - ha aggiunto -. Ma non ho dubbi che lo dica sinceramente, e noi lo sosterremo».