Spagna Il Governo diserta l'insediamento della presidente del Messico, ecco perché

SDA

25.9.2024 - 10:16

Scaramucce diplomatiche sono in corso fra Spagna e Messico. (Nell'immagine: la presidente messicana eletta Claudia Sheinbaum).
Scaramucce diplomatiche sono in corso fra Spagna e Messico. (Nell'immagine: la presidente messicana eletta Claudia Sheinbaum).
Keystone

Il Governo spagnolo «non parteciperà» alla cerimonia di insediamento della presidente messicana Claudia Sheinbaum, la prima donna eletta alla guida del Paese, perché considera «inaccettabile» che non sia stato invitato il capo dello Stato, re Felipe VI.

«Il governo di Spagna considera inaccettabile l'esclusione di S.M. il re Felipe VI alla cerimonia di investitura della presidente messicana Claudia Sheinbaum Pardo, il prossimo 1 ottobre a Città del Messico», segnala un comunicato del ministero degli Esteri. «Per questo motivo il governo di Spagna ha deciso di non partecipare all'insediamento a nessun livello», si aggiunge.

Il capo dello Stato spagnolo tradizionalmente guida la delegazione spagnola all'insediamento dei capi di governo dei Paesi dell'America Latina e Felipe VI ha partecipato a circa 80 cerimonie di investitura nei paesi più importanti della comunità latinoamericana. Nonostante la Spagna sia uno dei principali partner del Messico e i due Paesi siano uniti da relazioni storiche, Madrid considera uno schiaffo il mancato invito del monarca.

Fonti della squadra di transizione di Claudia Sheinbaum, citate da El Pais, assicurano che alla cerimonia di insediamento sono stati invitati tutti i Paesi con i quali Messico ha relazioni diplomatiche. Tuttavia la Spagna non figura nella lista, che include la first lady degli Stati Uniti, Jill Biden, e i principali leader della sinistra latinoamericana e dalla quale sono esclusi i rappresentanti di Perù ed Ecuador, con i quali Messico ha ridimensionato le relazioni dopo vari scontri diplomatici.

Nel caso di Madrid, le relazioni si sono raffreddate a livello di governi dopo che nel 2019 l'allora presidente messicano, Andrés Lopez Obrador, inviò una lettera a Felipe VI pretendendo le scuse per i crimini commessi dai colonizzatori spagnoli durante la conquista delle Americhe. Il governo spagnolo si è sempre rifiutato di rispondere a questa richiesta. Tuttavia i rapporti commerciali non hanno risentito delle frizioni e la Spagna continua a essere uno dei principali partner del Messico, dove banche spagnole come il Santander e la BBVA sono leader del mercato.

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