Guerra in Siria Smentite le voci di Assad fuggito all'estero, ma non s'ha traccia di lui a Damasco

SDA

7.12.2024 - 17:00

Del presidente siriano Bashar al Assad non si hanno notizie da domenica scorsa. E nelle ultime ore si sono rincorse voci su una sua possibile fuga all'estero, con alcune fonti che ipotizzano sia tornato a Mosca, raggiungendo la moglie e i figli. Ma la presidenza assicura che è al suo posto. Anche se none sistono prove che lo attestano. L'esercito scappa da Damasco. Baghdad: «Truppe siriane in fuga entrano in Iraq».

Bashar al-Assad in una foto d'archivio.
Bashar al-Assad in una foto d'archivio.
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Keystone-SDA

Altri resoconti di stampa affermano che si è rifugiato negli Emirati Arabi Uniti, paese che ha già proposto una mediazione tra le parti siriane in guerra. E, ancora, altri media regionali sostengono che abbia cercato rifugio a Teheran, in Iran. Ma non si hanno conferme su nessuna di queste ipotesi.

Bashar al-Assad «sta proseguendo il suo lavoro e i suoi doveri nazionali e costituzionali dalla capitale», ha nel frattempo comunicato la presidenza siriana, respingendo così «le voci e le false notizie secondo cui il presidente Bashar al-Assad avrebbe lasciato Damasco».

Nei giorni passati si era appreso che la moglie, la first lady Asma, malata di tumore, era a Mosca per partecipare alla cerimonia del diploma di dottorato del figlio maggiore, Hafez.

E in quei giorni la presidenza siriana aveva detto che Assad era stato a Mosca a colloquio col presidente russo, Vladimir Putin.

Il rais era poi tornato a Damasco domenica primo dicembre per ricevere il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi. Da quel momento il presidente è sparito dai radar.

«Le truppe di Assad si ritirano a 10 chilometri da Damasco»

Gli sviluppi sul terreno appaiono intanto sempre più difficile nell'ottica di Assad: l'esercito siriano si è ritirato dalle posizioni nella campagna di Damasco, a circa 10 chilometri dalla capitale, afferma Rami Abdel Rahman, a capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.

«Le forze del regime si sono ritirate dalle città nella campagna sud-occidentale di Damasco, a 10 chilometri dalla capitale, che sono state conquistate dai combattenti locali», riferisce Rahman.

Nel frattempo, le milizie druse hanno invaso la maggior parte delle basi militari nella provincia meridionale siriana di Suweida, lungo il confine con la Giordania, lasciando un'unica base importante a nord della città, hanno riferito fonti citate da Reuters e riprese dai media israeliani.

Baghdad: «Truppe siriane in fuga entrano in Iraq»

Truppe siriane in fuga di fronte all'avanzata dei ribelli jihadisti stanno passando il confine ed entrando in Iraq: lo ha reso noto una fonte della sicurezza di Baghdad.

Le autorità irachene hanno autorizzato l'ingresso nel loro territorio di circa 2000 fra soldati e ufficiali dell'esercito regolare siriano, fuggiti dai combattimenti con i ribelli, hanno detto all'Afp due funzionari della sicurezza irachena, precisando che tra loro ci sono anche dei feriti.

I soldati siriani fuggiti dai combattimenti sono entrati attraverso il posto di frontiera di Al-Qaim, ha detto una delle fonti, aggiungendo che «le persone ferite sono state ricoverate per cure» nell'ospedale di questa località al confine con l'Iraq occidentale.