Russia Navalny condannato a 3 anni e 5 mesi di carcere, dure reazioni dall'estero

ATS / sam

2.2.2021 - 20:30

Il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, Alexei Navalny, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di carcere, di cui 2 anni e 5 mesi da scontare. Ma non hanno tardato ad arrivare le dure reazioni dall'estero.

Lo ha deciso un giudice del tribunale distrettuale Simonovsky, riunitosi per l'occasione presso la sede del tribunale della città di Mosca. Lo riporta Dozhd.

È stata accolta la richiesta del Servizio Penitenziario Federale di convertire la pena sospesa di Navalny in detenzione reale, a causa della presunta violazione dei termini della libertà vigilata.

Il giudice ha deciso però di prendere in considerazione l'anno di detenzione domiciliare già scontato per il caso Yves Rocher e dunque ha ridotto la detenzione in carcere da 3 anni e 5 mesi a 2 anni e 5 mesi.

Il team di Navalny ha subito invitato a una «protesta immediata a Mosca». «Venite subito alla piazza del Maneggio! Il nostro Paese è piombato nella più completa illegalità, dobbiamo opporci», si legge in un tweet postato dal Fondo anticorruzione.

Dure le reazioni dall'estero

Dure reazioni sono giunte dall'estero. Il governo britannico di Boris Johnson ha chiesto «il rilascio immediato e senza condizioni» di Navalny. In un messaggio firmato dal ministro degli Esteri, Dominic Raab, che parla di verdetto «perverso», Londra invoca anche la liberazione di «tutti i dimostranti pacifici e i giornalisti» arrestati in Russia nelle ultime settimane.

Per Berlino, «la sentenza contro Alexei Navalny è un duro colpo alle libertà civili e allo stato di diritto saldamente radicati in Russia»: lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, commentando il verdetto. «La corte di Giustizia europea per i diritti umani aveva già nel 2017 giudicato arbitrario il procedimento» ha proseguito Maas, ribadendo che Navalny "deve essere immediatamente liberato».

Dal canto suo, invece, la Farnesina si dice costernata. «La detenzione di Navalny, dopo l'avvelenamento con agente chimico, conferma la tendenza alla soppressione dei diritti fondamentali in Russia. L'Italia resta un coerente sostenitore del dialogo e della cooperazione tra l'Ue e la Russia, ma esprime forte preoccupazione dinanzi a tali sviluppi, che contrastano con i principi basilari di democrazia e stato di diritto».

La condanna di Alexei Navalny «è inaccettabile» per la Francia, che chiede «la sua liberazione immediata»: lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un tweet. «Un disaccordo politico - scrive il capo dell'Eliseo - non è mai un crimine. Il rispetto dei diritti umani come quello della libertà democratica non è negoziabile».

Ed è arrivata anche la condanna da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Chiedo alla Russia di rispettare i suoi impegni internazionali e di rilasciarlo immediatamente e incondizionatamente», ha scritto su Twitter.

Anche gli Stati Uniti, per voce del segretario di Stato Anthony Blinkenm, hanno domandato a Mosca la liberazione immediata e senza condizioni di Navalny. Gli Stati Uniti si coordineranno con gli alleati per valutare le forme con cui ritenere la Russia responsabile per quanto accaduto, anche in merito alle migliaia di arresti degli scorsi giorni.

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