Guerra in UcrainaPutin: «Disgustoso che l'ebreo Zelensky copra il neonazismo»
SDA
5.9.2023 - 17:20
È «disgustoso» che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di origine ebraica, si presti a «coprire la glorificazione del nazismo e coloro che hanno guidato l'Olocausto in Ucraina» con «lo sterminio di 1,5 milioni di persone». Lo ha detto Vladimir Putin.
SDA
05.09.2023, 17:20
05.09.2023, 19:05
SDA
Mosca accusa l'attuale governo di Kiev di essere l'erede dei nazionalisti di Stepan Bandera, che durante la Seconda guerra mondiale si allearono con le truppe d'invasione naziste per combattere contro l'Unione Sovietica e parteciparono ai massacri di ebrei.
«Bandera e altri come lui» hanno ucciso 1,5 milioni di ebrei, ha affermato il presidente russo, citato dall'agenzia Ria Novosti, in un incontro con il direttore del museo sulla Grande Guerra Patriottica, Alexander Shkolnik. «I comuni cittadini in Israele capiscono questo meglio di tutti, guardate quello che dicono su internet», ha aggiunto Putin.
Putin usa la Shoah per giustificare i crimini di guerra
Il presidente russo «invita a considerare ciò che gli ebrei scrivono su Internet sul presidente Zelensky come giustificazione per i crimini di guerra russi in Ucraina. Ancora una volta, una persona che dà deliberatamente l'ordine di attaccare un altro paese con missili, uccidere in massa, stuprare, rapire bambini e spazzare via città e villaggi offre una nuova giustificazione alla sua inadeguatezza».
Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, precisando che il leader russo sta «usando cinicamente di l'Olocausto come vetrina per giustificare le moderne pratiche naziste russe».
Questi ha sostenuto che il leader russo sta «usando cinicamente di l'Olocausto come vetrina per giustificare le moderne pratiche naziste russe».
Secondo il consigliere di Zelensky «questa è l'ennesima conferma che il presidente russo vive nel suo mondo, una bolla artificiale isolata dalla realtà. Ciò significa che è completamente incapace ed è impossibile negoziare con lui».