Ucraina Putin: «Ci riprenderemo i territori persi» ma continua l'avanzata ucraina

SDA

5.10.2022 - 21:02

La controffensiva ucraina sul terreno sembra inarrestabile ma Mosca avverte che riprenderà tutti i territori delle nuove regioni annesse «temporaneamente abbandonati» dalle truppe russe.

Il Presidente russo Putin durante la cerimonia per la firma dei trattati per l'adesione alla Russia di quattro regioni dell'Ucraina dopo i «referendum» orchestrati dal Cremlino.
Il Presidente russo Putin durante la cerimonia per la firma dei trattati per l'adesione alla Russia di quattro regioni dell'Ucraina dopo i «referendum» orchestrati dal Cremlino.
KEYSTONE

5.10.2022 - 21:02

E lo fa con una serie di decreti firmati direttamente da Vladimir Putin, a partire da quello con cui lo zar si è preso di fatto anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, inserendola tra «gli asset federali della Russia».

La mossa era stata anticipata in mattinata dalle parole del vice ministro degli Esteri Sergei Vershinin, secondo cui l'impianto «si trova ora», dopo l'annessione dell'oblast, «in territorio russo e di conseguenza deve operare sotto la supervisione delle nostre agenzie competenti».

Nello scontro sulla centrale atomica più grande d'Europa resta acceso uno dei focolai più pericolosi del conflitto, mentre il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, è partito per le sue annunciate tappe a Kiev e Mosca, dove vuole discutere della creazione di una zona protetta attorno all'impianto, un passo «più urgente che mai», ha affermato.

Kadyrov nominato colonnello generale

«La situazione in Donbass sarà stabilizzata. La Russia potrà far sviluppare questi territori tranquillamente», ha annunciato Putin.

Ma i messaggi di Mosca non si fermano qui: Ramzan Kadyrov, luogotenente dello zar in Cecenia, accusato di gravissime violazioni dei diritti umani e sotto sanzioni di Ue e Usa, ha dichiarato nel giorno del suo compleanno di essere stato insignito del grado di colonnello generale. Lo ha annunciato lui stesso sul suo canale Telegram.

«Voglio condividere con voi un'altra buona notizia. Il presidente della Russia mi ha conferito il grado di colonnello generale. Il decreto è stato emesso con il numero 709. Vladimir Vladimirovich me ne ha informato personalmente e si è congratulato con me», ha gongolato Kadyrov.

Non si tratta di un dettaglio da poco: con il premio al falco per eccellenza, che nelle ultime settimane ha criticato l'inettitudine dei generali russi in Ucraina ed evocato l'arma nucleare tattica come possibile soluzione, il Cremlino ha mandato un segnale forte e chiaro.

Tornando poi ad accusare gli Usa di essere «direttamente coinvolti nel conflitto», in riferimento alle dichiarazioni del Pentagono sul possibile uso dei missili Himars da parte di Kiev contro obiettivi in Crimea: «Creano una situazione pericolosa», ha avvertito il portavoce Dmitri Peskov.

Gli Ucraini avanzano spediti

Le truppe di Kiev intanto stanno facendo «progressi impressionanti» sul terreno, per usare le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ma le indicazioni vengono da più parti.

L'intelligence britannica, nel suo ultimo rapporto, sottolinea che «l'Ucraina continua a fare progressi nelle operazioni offensive lungo il fronte nord-orientale e meridionale.

Nel nord-est, nell'oblast di Kharkiv, l'Ucraina ha ora consolidato una vasta area di territorio a est del fiume Oskil», mentre dal fronte ucraino si segnala che «la liberazione della regione di Lugansk è iniziata e diversi insediamenti sono già stati liberati dagli invasori russi», stando all'annuncio del capo dell'amministrazione militare regionale Sergy Gaidai in un videomessaggio.

La NATO sempre con Kiev

Stoltenberg dal canto suo ha riferito su Twitter di aver parlato con il presidente ucraino Zelensky elogiando «il coraggio del popolo e delle forze armate ucraine per gli impressionanti progressi nel riconquistare il loro territorio dagli aggressori russi».

E ha aggiunto: «La Russia deve fermare la guerra che ha iniziato. La Nato sosterrà e intensificherà il sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario».

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