Guerra in Ucraina Prigozhin voleva tradire la Russia? Il capo della Wagner smentisce, gli 007 ucraini restano muti

SDA / phi / pab

15.5.2023

In questa immagine, tratta da un video pubblicato dal Prigozhin Press Service venerdì 12 maggio 2023, il capo del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin rilascia una dichiarazione video da una località sconosciuta. Si presume però si trovi molto vicino a Bakhmut, città dove hanno luogo gli scontri più duri in questi giorni.
In questa immagine, tratta da un video pubblicato dal Prigozhin Press Service venerdì 12 maggio 2023, il capo del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin rilascia una dichiarazione video da una località sconosciuta. Si presume però si trovi molto vicino a Bakhmut, città dove hanno luogo gli scontri più duri in questi giorni.
KEYSTONE/Prigozhin Press Service via AP

Il capo della forza mercenaria Wagner, Yevgeny Prigozhin, avrebbe offerto all'Ucraina di tradire le posizioni delle truppe russe in cambio del ritiro degli ucraini dalla città. Lo riportano numerosi media statunitensi. Lui nega, i servizi segreti di Kiev non smentiscono, ma nemmeno confermano.

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Yevgeny Prigozhin voleva tradire le posizioni russe nei confronti dell'Ucraina perché potessero essere bombardate? In cambio, avrebbe chiesto il ritiro dei soldati ucraini dalla città di Bakhmut, località dell'Ucraina orientale in cui i combattimenti sono da mesi molto feroci. Kiev ha rifiutato l'offerta. Lo scrive il Washington Post (WP).

Il giornale fa riferimento a documenti dell'intelligence statunitense trapelati sulla piattaforma Discord. Prigozhin ha usato i suoi contatti nell'intelligence militare ucraina per fare l'offerta alla fine di gennaio.

La Russia ha lanciato la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina più di 14 mesi fa, in violazione del diritto internazionale. La forza mercenaria Wagner combatte a fianco delle truppe regolari russe. Per mesi, le unità della Wagner sono state attive soprattutto nell'area di Bakhmut, dove sono attualmente in corso i combattimenti più sanguinosi con un alto numero di vittime da entrambe le parti.

Prigozhin si è pubblicamente scontrato con i vertici militari russi. Il capo dei mercenari si è più volte lamentato, specialmente nelle ultime settimane, di quella che considera una mancanza di sostegno da parte del Ministero della Difesa russo. Ha detto che non gli sono state fornite abbastanza munizioni.

Prigozhin reagisce prima con sarcasmo

La scorsa settimana, Prigozhin ha ammesso che la sua forza mercenaria a Bakhmut stava subendo crescenti pressioni. Ma «il cuoco di Putin», proprio come il suo soprannome lascia intendere, è considerato un confidente del leader del Cremlino Vladimir Putin, che potrebbe vedere tale offerta all'Ucraina come un tradimento, scrive il Washington Post. Dai documenti non è chiaro quali posizioni delle truppe russe Prigozhin volesse rivelare perché potessero essere bombardate dagli ucraini.

Prigozhin avrebbe inoltre offerto all'Ucraina informazioni sulle truppe russe a Bakhmut diverse volte, ha detto al giornale un funzionario ucraino sotto anonimato. Kiev ha rifiutato perché Prigozhin non è considerato una persona affidabile. Anche a Washington ci sono dubbi sulle intenzioni del mercenario, scrive il giornale, citando un funzionario statunitense che ha chiesto di rimanere anonimo.

Il Washington Post ha inoltre riferito che Prigozhin si è incontrato con rappresentanti dell'intelligence militare ucraina in un Paese africano. Lo stesso Prigozhin ha reagito con sarcasmo alla notizia il 14 maggio.

Ha potuto confermare l'incontro con il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in Africa, affermando sul canale Telegram del suo servizio stampa: «Per ora siamo in Africa con Budanov». Il che, chiaramente, non corrisponde ai fatti. Di recente il capo della Wagner infatti si è fatto vivo più volte da Bakhmut.

Poi accusa gli Stati Uniti di diffondere «fake news»

Il capo della Wagner, dopo il sarcasmo, ha poi smentito come delle «fake news» il contenuto dei leak usciti negli Stati Uniti.

Dietro a queste presunte rivelazioni, afferma in un video Prigozhin, potrebbe esserci «qualche giornalista in cerca di clamore» oppure qualche «compagno» dell'establishment. «Cercheranno di buttare su di me tanta merda quanto potranno», afferma ancora il capo della Wagner.

«No comment» dagli 007 ucraini

La Direzione principale dell'intelligence ucraina (Mdi) non conferma né smentisce l'articolo del Washington Post.

Ma «è chiaro che l'Ucraina sta facendo tutto il possibile per proteggere i propri interessi nazionali, per de-occupare effettivamente il territorio», afferma Andrei Yusov, portavoce della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa.

«Penso che l'Ucraina dovrebbe, e naturalmente i servizi di intelligence lo faranno e dovranno, discutere di queste cose quando necessario e nell'interesse nazionale dell'Ucraina», ha detto Yuso.

Il portavoce ha chiarito che Kiev utilizza diversi metodi e mezzi per ottenere le informazioni necessarie e ha spiegato che «non credo che dovremmo commentare con voi questo».