Regno Unito Paura nel cuore di Londra, accoltellate una bimba e la madre

SDA

12.8.2024 - 20:52

Ancora paura e sangue in Gran Bretagna. Una bambina 11enne e sua madre di 34 anni sono state accoltellate questa mattina a Leicester Square, nel cuore di Londra tra i negozi e decine di turisti e passanti scioccati, da un uomo di 32 anni che è stato fermato dall'intervento di un addetto alla sicurezza «eroe» e subito dopo arrestato dagli agenti di polizia accorsi.

La polizia si trova sulla scena di Leicester Square, mentre un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver accoltellato una bambina di 11 anni e una donna di 34 anni, a Londra, lunedì 12 agosto.
La polizia si trova sulla scena di Leicester Square, mentre un uomo è stato arrestato con l'accusa di aver accoltellato una bambina di 11 anni e una donna di 34 anni, a Londra, lunedì 12 agosto.
KEYSTONE/James Manning/PA via AP

Trasportate in ospedale, la piccola è stata dichiarata in gravi condizioni per i colpi d'arma da taglio subiti ma non in pericolo di vita mentre la donna ha riportato ferite minori.

Scotland Yard non ha raccolto alcuna indicazione di un movente terroristico sul doppio accoltellamento compiuto dall'aggressore solitario, che segna un'ulteriore impennata di violenza nel Regno Unito, per di più in un luogo dedicato allo shopping e sempre pieno di gente, e arriva a due settimane esatte dalla terribile strage di Southport, vicino a Liverpool.

Costata la vita a tre bimbe e imputata al raptus di un 17enne armato di coltello, da quell'evento sono scaturiti giorni di disordini organizzati dai gruppi dell'ultradestra nel Paese, durati sino alla settimana scorsa e alimentati da un'ondata di disinformazione e «fake news» sull'identità dell'aggressore.

Un uomo è intervenuto saltando addosso all'aggressore

L'accoltellamento di Leicester Square poteva finire peggio se non fosse stato per l'intervento di un 29enne di nome Abdullah, che lavora come guardiano nel negozio Twg Tea, boutique di lusso del tè. «Ho sentito un urlo e sono uscito: ho visto un uomo sui trent'anni con un coltello», ha spiegato alla Bbc.

«Stava pugnalando la bambina e gli sono saltato addosso – ha raccontato ancora Abdullah già acclamato come eroe del giorno sui media – gli ho preso la mano dove teneva il coltello e l'ho atterrato. Era mio dovere salvarle».

Un ulteriore aiuto l'hanno dato altre persone per immobilizzare l'aggressore mentre i commessi del negozio hanno prestato soccorso alla bimba e alla donna in attesa di polizia e paramedici.

Decine di turisti nell'area

Alla scena hanno assistito decine di turisti, anche italiani, la cui tranquilla passeggiata tra le vetrine del centro è stata improvvisamente interrotta da un attacco condotto in modo indiscriminato dall'uomo che ha preso di mira una madre e una figlia qualunque nelle vie dello shopping.

L'ingresso del negozio è stato poi circondato da un cordone di polizia fino a quello vicino della Lego e a terra erano visibili macchie di sangue e quanto usato per tamponare le ferite. Il rischio è che quanto avvenuto nella capitale britannica possa in un qualche modo alimentare nuove tensioni in un Paese già profondamente scosso.

Downing Street proprio lunedì mattina ha avvertito sul fatto che lo stato di allerta resta elevato malgrado la «de-escalation» degli scontri nelle strade verificatasi nel week-end. E lo stesso premier laburista Keir Starmer ha cancellato le sue vacanze in Europa continentale preferendo restare nel Regno, tra Londra e la residenza governativa di campagna dei Chequers, nel timore di nuovi «riots».

Procedono i processi contro i responsabili dei disordini

Intanto procedono a ritmo serrato i processi per direttissima dei tribunali inglesi contro i responsabili dei disordini e fra le persone dichiarate colpevoli c'è stato perfino un 12enne – il più giovane finora fra i teenager finiti alla sbarra – per aver scagliato oggetti contro la polizia nel corso di una protesta violenta a Southport.

Questo rivela come agli scontri, oltre alla componente di un estremismo xenefobo rivolto contro i migranti e le comunità musulmane, abbia partecipato anche un settore più ampio e marginale della società britannica.

Nel frattempo non si placano le polemiche sul fronte politico: la ministra degli Interni Yvette Cooper ha condannato il «comportamento vergognoso» di «alcuni politici che hanno cercato di minare la legittimità e l'autorità della polizia» durante i disordini.

Non ha fatto alcun nome ma si riferisce chiaramente a chi come il leader del populista Reform UK, Nigel Farage, aveva messo in dubbio l'operato della polizia subito dopo la strage di bambine a Southport – dove ieri è stato celebrato il funerale di una vittima, la piccola Alice da Silva Aguiar – contribuendo così ad alimentare la vasta disinformazione online alla base dei «riots».

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