Guerra Nuovo allarme di Kiev: «L'Ucraina a un momento critico», distrutti sei aerei russi

SDA

5.4.2024 - 19:24

L'Ucraina è a «un momento critico» e senza sistemi di difesa aerea non potrà difendere le sue città se i russi sferreranno l'attesa offensiva tra maggio e giugno. Il nuovo allarme è stato lanciato dal capo di gabinetto presidenziale, Andry Yermak, in un'intervista a Politico. La stessa testata che nei giorni scorsi aveva parlato del pericolo di un crollo delle difese ucraine. E intanto i russi annunciano di avere conquistato un altro villaggio nel Donbass.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (immagine illustrativa d'archivio).
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (immagine illustrativa d'archivio).
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L'appello di Yermak è rivolto in particolare al Congresso americano, perché sblocchi il nuovo pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari. Anche se le fonti che avevano parlato a Politico recentemente avevano detto che nemmeno questo potrebbe essere sufficiente.

Quanto alle difese aeree, più volte i dirigenti di Kiev hanno chiesto che vengano forniti urgentemente altri sistemi Patriot. Soprattutto dagli Usa, che, ha lamentato in un'intervista alla Cbs il presidente Volodymyr Zelensky, «non ne hanno dati finora nemmeno uno».

Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato che un altro villaggio, quello di Vodyanoye, è caduto in mano alle sue truppe nella regione di Donetsk, e che i russi continuano «ad avanzare in profondità nelle difese nemiche, oltre ad occupare linee più vantaggiose».

Il prossimo obiettivo sembra essere la cittadina di Chasiv Yar, un importante snodo logistico ad ovest di Bakhmut. Fonti militari ucraine hanno detto che le forze russe si trovano ormai a non più di mezzo chilometro dall'abitato. E intanto gli ucraini cercano di rispondere alle difficoltà sul terreno con nuovi attacchi in profondità sul territorio della Federazione Russa.

Distrutti sei aerei russi

Mosca ha riferito di aver abbattuto almeno 53 droni lanciati dalle forze di Kiev, di cui ben 44 sulla regione frontaliera di Rostov sul Don, dove ha sede il quartier generale delle retrovie.

Fonti dei servizi d'intelligence ucraini hanno detto che è stata colpita la base di Morozovsk, dove sarebbero stati distrutti sei aerei utilizzati per i bombardamenti sull'Ucraina e 20 militari sarebbero stati uccisi o feriti.

Da parte russa, invece, il governatore della regione, Vasilio Golubev, ha ammesso solo il ferimento di otto persone tra gli investigatori che stavano ispezionando il luogo dove un drone era caduto e sarebbero stati investiti dall'esplosione dell'ordigno che il velivolo aveva a bordo. Un altro drone, hanno detto le autorità locali, è stato abbattuto nei pressi della base aerea di Engels, a 500 chilometri dal confine, dove sono di stanza bombardieri strategici. Una struttura già presa di mira dagli ucraini nel dicembre del 2022 in un attacco che aveva provocato tre morti.

Un velivolo senza pilota avrebbe anche colpito una installazione radar militare in Transnistria, l'entità separatista filorussa sul territorio moldavo, hanno sostenuto fonti locali, precisando che l'attacco è avvenuto a sei chilometri dal confine con l'Ucraina, ma senza segnalare feriti o morti e astenendosi dall'accusare chiaramente Kiev.

Bombardamento su Zaporizhzhia

Negli ultimi mesi gli ucraini avevano già intensificato i loro attacchi con i droni contro raffinerie di petrolio e centrali del gas in Russia. Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che i bombardamenti dell'ultima settimana sull'Ucraina sono stati compiuti proprio in risposta a questi raid.

Un nuovo bombardamento missilistico russo ha provocato almeno 4 morti e 13 feriti nella città di Zaporizhzhia, secondo quanto riferito dal governatore. Mentre 50 chilometri a sud-ovest, dove è situata l'omonima centrale nucleare controllata dai russi, la direzione ha affermato che droni ucraini hanno colpito l'area dell'impianto, ma non si registrino «danni alle infrastrutture critiche».

Pesanti bombardamenti russi sono ancora segnalati a Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. Mentre Medici senza Frontiere (Msf) ha reso noto che il suo ufficio a Pokrovsk, nella regione di Donetsk, è andato completamente distrutto in un attacco missilistico durante la notte.

«Tutto il nostro personale è salvo, cinque civili che si trovavano nei pressi dell'ufficio sono rimasti feriti», ha detto l'organizzazione umanitaria. «Questo attacco al nostro ufficio – ha affermato Vincenzo Porpiglia, coordinatore delle emergenze di Msf in Ucraina – è tutt'altro che un incidente isolato. La distruzione delle infrastrutture civili è un segno distintivo di questa guerra da molto tempo».

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