Berna-Mosca Cassis e Lavrov: «Constatata l'inammissibilità dell'espansione della Nato verso est»

bt, ats

19.12.2024 - 18:21

Una stretta di mano fra i due ministri degli esteri risalente allo scorso gennaio.
Una stretta di mano fra i due ministri degli esteri risalente allo scorso gennaio.
Keystone

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha avuto ieri una conversazione telefonica con il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov. Al centro della discussione la guerra in Ucraina, ha fatto sapere oggi il Ministero degli esteri di Mosca.

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«Le due parti hanno scambiato opinioni sul conflitto ucraino. Il ministro ha spiegato in dettaglio la posizione russa sulla risoluzione della situazione», si legge nella nota del ministero, ripresa da varie agenzia internazionali. Si tratta di un raro contatto di alto livello fra la Russia e l'Occidente.

«È stata constatata l'inammissibilità dell'espansione della Nato verso est, che è diventata una delle cause profonde dell'attuale situazione», riferisce ancora la nota.

«A questo proposito, è stata confermata la disponibilità della Russia ad intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire la propria sicurezza».

«Alla luce dei tentativi di Berna di promuovere l'idea di una soluzione basata sulla 'formula Zelensky' – si afferma inoltre nel comunicato – la parte russa sottolinea l'assoluta insensatezza di rivolgersi a Mosca con qualche ultimatum concordato dietro le quinte tra l'Occidente e Kiev per risolvere la questione».

I due ministri degli esteri hanno anche evocato la situazione in seno all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), le cui sedute sono ormai diventate terreno di scontro fra la Russia e l'Occidente, e dei mezzi per impedire un'ulteriore degenerazione dei rapporti.

Le relazioni fra la Confederazione e il Cremlino si sono deteriorate dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina nel febbraio 2022. La Svizzera, oltre ad aver adottato sanzioni nei confronti di Mosca, ha ospitato due vertici voluti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai quali la Russia non ha partecipato.