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Guerra in Ucraina Mosca promette per venerdì dei corridoi umanitari da Mariupol
ATS / sam
31.3.2022
Quando ha preso il via la trentaseiesima giornata di guerra in Ucraina, Mosca ha detto di essere pronta a un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e all'apertura di un corridoio umanitari verso Zaporizhzhya. I negoziati online dovrebbero riprendere domani, venerdì 1. aprile. Intanto Kiev ha accusato di nuovo le forze russe di aver sparato bombe al fosforo nella cittadina di Marinka. Le principali notizie nel nostro live-ticker.
L'essenziale in breve
- Il ministero della difesa russo ha annunciato giovedì sera per venerdì mattina nuovi corridoi umanitari per le evacuazioni da Mariupol.
- La Russia ha dichiarato un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e l'apertura di un corridoio umanitari verso Zaporizhzhya a condizione che Kiev soddisfi determinate condizioni.
- In tutta reazione Kiev ha pronti 45 autobus da inviare a Mariupol.
- Un alto funzionario ucraino ha detto che Russia e Ucraina riprenderanno i colloqui online domani 1. aprile. Lo dice il Guardian.
- I ministri degli esteri di Russia e Ucraina potrebbero incontrarsi entro due settimane. Lo annuncia il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu secondo quanto riporta il quotidiano Sabah.
- Le proposte dell'Ucraina per le garanzie di sicurezza nei negoziati con la Russia includono il concetto di «immunità rafforzata», che consente la rapida mobilitazione fino a un milione di riservisti in caso di minaccia militare.
- Una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riferisce il «Kyiv Independent». Il media ucraino rileva che potrebbe essersi trattato di un missile russo abbattuto dalla contraerea oppure che il missile abbia centrato il suo obiettivo.
- La regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, è stata sottoposta a pesanti bombardamenti nelle ultime 24 ore.
- Le forze ucraine hanno riconquistato diversi villaggi nella regione di Zaporizhia. Lo riferisce l'esercito di Kiev su Telegram, secondo Ukrinform.
- Le autorità ucraine hanno accusato di nuovo le forze russe di aver sparato bombe al fosforo a Marinka, nell'Ucraina orientale.
- L'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) ha perso i contatti con alcuni dei suoi operatori a Mariupol. Lo ha detto alla Cnn l'Alto commissario Filippo Grandi.
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Il nostro live-ticker sulla trentaseiesima giornata di guerra in Ucraina si chiude qui. Vi ringraziamo per averci seguito.
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22.25
Mosca, corridoi Mariupol dopo appello Macron-Scholz
Il ministero della difesa russo ha annunciato per domani mattina nuovi corridoi umanitari per le evacuazioni da Mariupol, spiegando che sono stati decisi dopo un «appello personale» al presidente russo Putin dei leader di Francia e Germania, Macron e Scholz.
Le evacuazioni, è statoi aggiunto, devono coinvolgere l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), riporta Interfax.
Secondo quanto annunciato da Mosca, i corridoi umanitari saranno aperti alle 10.00 locali (le 09.00 in Svizzera) in direzione di Zaporizhzhya, a condizione che Kiev confermi per iscritto entro le 06.00 il suo impegno a realizzarli.
In tal caso, ha spiegato il ministero della difesa russo, dalle 09.00 Mosca e Kiev potrebbero aprire un canale informativo per garantire la sicurezza delle evacuazioni, attuando così «un vero cessate il fuoco».
Il ministero ha anche sostenuto che «le truppe e i nazionalisti ucraini hanno interrotto l'evacuazione di civili da Mariupol bombardando il corridoio umanitario».
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21.14
Fonti Ue, Putin ha chiesto aiuto a Xi, per ora invano
Mosca ha presentato «delle richieste di aiuto finanziario alla Cina» ma per ora non è stato notato «nessun movimento» in risposta. È l'analisi, a quanto si apprende, stilata a Bruxelles alla vigilia del summit di domani tra i presidenti della Commissione Ursula von der Leyen e del Consiglio Charles Michel con il leader cinese Xi Jinping.
L'obiettivo del vertice, spiega un alto funzionario europeo, è spiegare alla Cina che l'Europa «sarà diversa» dopo questa crisi e che «non può essere neutrale». A Bruxelles si ritiene che la Cina ora «punti alla stabilità», dato che è ancora alle prese con il Covid, e possa voler smorzare la crisi.
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20.55
Zelensky, con Erdogan discussi nuovi passi verso la pace
«Ho avuto un'altra conversazione con un vero amico dell'Ucraina, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Ho notato l'alto livello di organizzazione dei negoziati delle delegazioni a Istanbul. Abbiamo concordato ulteriori passi verso la pace». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a proposito della sua telefonata di stasera con il leader di Ankara, ringraziandolo «per la prontezza della Turchia a diventare garante della sicurezza» dell'Ucraina.
Da parte sua l'agenzia Anadolu ha reso noto che Erdogan ha ribadito a Zelensky che la Turchia può ospitare un incontro tra il presidente ucraino e il capo di Stato russo Vladimir Putin. I due presidenti hanno anche discusso dei colloqui tra delegazioni di Mosca e Kiev che si sono tenuti martedì a Istanbul.
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20.50
Onu, almeno 1'232 i civili uccisi, 112 sono bambini
Sono almeno 1'232 i civili uccisi dall'inizio della guerra in Ucraina, tra cui 112 bambini. Lo riferisce nel suo ultimo bilancio l'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani (Ohchr), secondo cui i feriti accertati sono 1'935, di cui 149 minori.
L'agenzia delle Nazioni Unite sottolinea che «le cifre reali potrebbero essere significativamente più alte», viste le difficoltà a reperire informazioni verificate, specie da alcune aree del paese.
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20.25
Alto commissario Unhcr chiede fine immediata guerra
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi chiede «la fine immediata della guerra in Ucraina che ha costretto più di 10 milioni di persone ad abbandonare le proprie case».
Visitando l'Ucraina per la prima volta – riferisce una nota – dall'inizio dell'offensiva militare russa, l'Alto Commissario ha lanciato un forte appello per la fine della guerra e chiesto alla comunità internazionale di fornire un sostegno continuo ai milioni di civili colpiti dai combattimenti.
«La velocità con cui le persone hanno dovuto fuggire, unita all'enorme numero di persone colpite in così poco tempo, non ha precedenti nella memoria europea recente», ha detto Grandi concludendo la visita in Ucraina.
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20.05
I separatisti Donestk: «Pronto nuovo governo locale a Mariupol»
Sono 24 i funzionari ucraini al momento prigionieri delle forze russe. Tra loro ci sono sindaci, rappresentanti di istituzioni locali e altri funzionari statali. Lo riferisce l'ufficio della presidenza ucraina, citato dal «Kiev Independent».
Il presidente dell'autoproclamata repubblica separatista di Donetsk ha ordinato la formazione di un governo amministrativo cittadino a Mariupol. È quanto riporta l'agenzia russa Tass.
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19.53
Kiev, 24 esponenti istituzioni prigionieri dei russi
Sono 24 i funzionari ucraini al momento prigionieri delle forze russe. Tra loro ci sono sindaci, rappresentanti di istituzioni locali e altri funzionari statali. Lo riferisce l'ufficio della presidenza ucraina, citato dal «Kiev Independent».
Su Twitter il deputato Rustem Umerov ha aggiunto che si sta cercando di chiarire la situazione di altri due funzionari pubblici.
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19.50
Gran Bretagna, da 35 paesi alleati più mezzi e munizioni
Più di 35 paesi alleati si sono impegnati a inviare veicoli corazzati e munizioni di artiglieria all'Ucraina per respingere le truppe russe. Lo ha detto il ministro della difesa britannico Ben Wallace al termine di un vertice virtuale dei ministri convocato da Londra.
Tra i partecipanti alla videoconferenza c'erano i ministri della difesa dei paesi impegnati nella fornitura di armi letali ed equipaggiamento militare alle forze ucraine, fra cui, oltre al Regno Unito, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Giappone.
Wallace ha anche sottolineato che l'esercito di Kiev ha un grande bisogno di artiglieria per contrastare quella russa, particolarmente devastante nel colpire i centri abitati. «La migliore contromisura è rappresentata dall'artiglieria a lunga gittata», ha aggiunto, e verranno fornite principalmente munizioni per i sistemi d'arma di quel tipo. «Gli ucraini stanno anche cercando veicoli corazzati di diverse tipologie, non necessariamente carri armati, ma sicuramente veicoli protettivi e più sistemi antiaerei».
Il ministro britannico ha detto anche che l'esercito di Vladimir Putin è «esausto» e ha subito perdite significative. Il presidente russo «non solo dovrà convivere con le conseguenze di quello che sta facendo all'Ucraina, ma anche con le conseguenze di quello che ha fatto al suo esercito».
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19.49
Ministro ucraino chiede di non collaborare con Croce Rossa
«Chiediamo agli europei di sospendere la collaborazione con la Croce Rossa per gli invii di aiuti in Ucraina, perché riteniamo che non sta agendo dove deve». Lo ha detto il vice ministro per lo sviluppo delle comunità e i territori dell'Ucraina, Viacheslav Nehoda, intervenendo alla maratona degli enti locali «Uniti per il benessere e la pace» organizzata dal Consiglio d'Europa.
«Per piacere – ha poi aggiunto – collaborate direttamente con noi e non con associazioni che hanno perso la nostra fiducia», aggiunge Nehoda.
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19.43
Russia riacquista bond per 1,45 miliardi di dollari
La Russia ha riacquistato bond per 1,45 miliardi di dollari con scadenza 4 aprile 2022, che corrisponde al 72,4% del volume. Lo riporta Bloomberg citando una dichiarazione del ministero delle Finanze russo. La Russia, inoltre, pagherà obbligazioni per 2 miliardi in dollari agli investitori stranieri.
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19.40
BCE pronta ad agire sulle banche a rischio
Andrea Enria, il presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, per prima cosa benedice l'unione bancaria, che ha consentito alle banche europee di navigare la pandemia indenni e arrivare alla crisi ucraina con le spalle robuste di capitale e liquidità. Ma la Bce resta pronta a intervenire su singole banche.
Con circa 100 miliardi di euro di esposizione verso la Russia colpita dalle sanzioni, la Bce «monitora attentamente» la situazione che tuttavia «appare gestibile», dice Enria presentando il rapporto di vigilanza 2021 alla Commissione Affari economici del Parlamento europeo. Le esposizioni dirette sono concentrate in poche banche operanti in Russia, Ucraina e Bielorussia attraverso controllate in larga misura finanziate a livello locale.
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19.35
Gas chiude a 125 euro (+5%) dopo Putin su pagamento rubli
Il prezzo del gas in Europa chiude in rialzo dopo le parole del presidente russo Vladimir Putin sul pagamento delle forniture in rubli. Dopo aver sfiorato i 128 euro al Mwh, le quotazioni hanno concluso la giornata a 125,9 euro, in rialzo del 5,07%. In crescita anche il prezzo a Londra dove si attesta a 299,32 penny al Mmbtu (+4,4%).
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19.30
Abramovich curato segretamente in Turchia
Il miliardario russo Roman Abramovich sarebbe stato curato segretamente in un ospedale di Ankara dopo il sospetto avvelenamento durante la sua partecipazione ai colloqui tra Russia e Ucraina a inizio marzo a Kiev. Lo sostiene la giornalista turca Kubra Par che in un articolo pubblicato da HaberTurk cita come fonti funzionari del governo turco.
Secondo Par, Abramovich e il deputato ucraino Rustem Umerov «sono stati avvelenati a causa di un bomba a gas esplosa davanti alla casa dove stavano» mentre si trovavano in Ucraina per i colloqui.
La giornalista sostiene che il miliardario russo avrebbe sofferto problemi alla vista e i due, subito dopo essere volati in Turchia, «sono stati curati in piena notte all'ospedale cittadino di Ankara».
Abramovich è stato fotografato a Istanbul martedì durante il discorso del presidente turco Recep Tayyip Erdogan prima dei colloqui tra le delegazioni russa e ucraina al palazzo Dolmabahce.
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19.05
Kiev, 700 unità russe si sono ritirate dalla capitale
Le forze armate ucraine stanno registrando il ritiro parziale dei gruppi tattici dei battaglioni di truppe russe da Kiev. Lo riportano i media ucraini citando fonti dello Stato maggiore del comando delle forze di terra delle forze armate.
«Quasi 700 unità di equipaggiamento sono partite verso Ivankov e verso il confine bielorusso durante la notte», precisano le fonti ucraine ipotizzando che si possa trattare di un riposizionamento o di un trasferimento verso il Donbass. Il nemico «continua però a lanciare attacchi missilistici sulla capitale», concludono.
Intanto oggi il vicesindaco della capitale ucraina Valentyn Monryivsky, nel suo intervento alla «maratona degli enti locali uniti per il benessere e la pace» organizzata dal Consiglio d'Europa, ha sostenuto che «la città di Kiev è viva».
«Stiamo assicurando i servizi, anche il trasporto pubblico e i negozi sono aperti», ha detto Monryivsky collegandosi con Strasburgo da dentro un'automobile nei pressi di uno dei tanti posti di blocco sparsi per la città.
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18.40
Mosca vieta l'ingresso in Russia ai leader Ue
Mosca vieta l'ingresso ai leader europei in risposta alle sanzioni contro la Russia. Lo ha annunciato il ministero degli esteri, secondo quanto riporta la Tass.
«Le restrizioni si applicano ai massimi dirigenti dell'Unione europea, inclusi alcuni commissari europei e capi di organismi militari europei, nonché la stragrande maggioranza dei membri del Parlamento europeo, che promuovono politiche anti-russe», precisa il ministero in un comunicato.
Questa misura, prosegue la nota, si applica anche ai politici dei paesi membri dell'Ue nonché a personaggi pubblici e giornalisti che «hanno sostenuto sanzioni illegali contro la Russia, incitato alla russofobia o violato i diritti e le libertà delle popolazioni di lingua russa».
Il ministero non ha pubblicato l'elenco delle persone prese di mira, ma ha affermato di aver informato la rappresentanza europea a Mosca del provvedimento.
Il ministero aggiunge che «confermiamo che qualsiasi ulteriore azione ostile da parte dell'Ue e dei suoi Stati membri incontrerà inevitabilmente una dura risposta».
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18.08
Mosca: «Il figlio di Biden implicato in lavori con agenti patogeni in Ucraina»
Il Ministero della difesa russo ha una corrispondenza tra Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, con i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo cruciale nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina. Lo ha detto il capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov in conferenza stampa, come riporta la Tass.
«Il contenuto dei messaggi - ha affermato - mostra che Hunter Biden è stato determinante nel fornire opportunità di finanziamento per il lavoro con i patogeni in Ucraina, assicurando finanziamenti per Black & Veach e Metabiota (quest'ultima, una società biotecnologica americana)». «L'esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali», ha aggiunto Kirillov.
Il ministero della difesa russo ha reso pubblico un elenco di coloro che sarebbero coinvolti nella creazione di componenti di armi biologiche in Ucraina. Tra questi una delle figure chiave secondo i russi era Robert Pope, un dirigente del Dipartimento della difesa americano alla Defense Threat Reduction Agency.
Proprio ieri l'ex presidente americano Donald Trump aveva chiesto al presidente russo Vladimir Putin di rendere pubblica qualsiasi informazione dannosa a sua conoscenza sulla famiglia Biden, in particolare su Hunter.
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18.00
Mosca vieta l'ingresso in Russia ai leader Ue
Mosca vieta l'ingresso ai leader europei in risposta alle sanzioni contro la Russia. Lo ha annunciato il ministero degli esteri, secondo quanto riporta la Tass.
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17.41
Russia al top per esportazioni di gas, 74% in Europa
La Russia è il secondo produttore mondiale di gas naturale, dopo gli Stati Uniti, possiede le maggiori riserve ed è il più grande esportatore: nel 2021 il Paese ha prodotto 762 miliardi di metri cubi di gas naturale e ha esportato circa 210 miliardi di metri cubi tramite gasdotti.
Lo spiega la IEA (l'Agenzia internazionale dell'energia) sul proprio sito precisando che il gas naturale russo ha rappresentato il 45% delle importazioni e quasi il 40% della domanda di gas dell'Unione europea nel 2021, con Germania, Turchia, Italia, Bielorussia e Francia come maggiori importatori. Cina e Giappone sono tra le prime 10 destinazioni, e insieme rappresentano circa il 10% delle importazioni.
Il 74% del gas russo, si legge sul sito dell'US energy information administration, è diretto nei Paesi europei dell'OCSE, il 13% in Asia e Oceania e l'altro 13% nel resto del mondo.
Gazprom, di proprietà del Cremlino, è il più grande produttore di gas, ma la sua quota è diminuita negli ultimi dieci anni, poiché Novatek e la compagnia petrolifera Rosneft hanno ampliato la loro capacità di produzione. Tuttavia, Gazprom rappresentava ancora il 68% della produzione di gas russo nel 2021.
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17.23
Kiev: «Bombardato un convoglio di bus a Chernihiv»
Le truppe russe hanno abbattuto un convoglio di autobus con volontari vicino a Chernihiv, nel nord di Kiev. Lo ha annunciato la commissaria per i diritti umani di Verkhovna Rada, Lyudmila Denisova, su Facebook, come riporta l'agenzia Unian.
«Cinque autobus sono finiti sotto il fuoco nemico quando hanno cercato di entrare nella città assediata per evacuare le persone. Sull'autobus c'erano solo volontari civili», ha scritto la Denisova.
A seguito del bombardamento, una persona è rimasta uccisa e quattro sono rimaste gravemente ferite. Uno dei veicoli è riuscito a fuggire nonostante i pneumatici forati.
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17.11
Le vittime dell'attacco a Mykolaiv salgono a 20
Continua ad aggravarsi il bilancio dell'attacco missilistico di martedì contro l'edificio dell'amministrazione regionale di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina.
Le vittime sono salite questo pomeriggio a 20, secondo l'ultimo bollettino dei servizi d'emergenza locali, che precisa che uno dei feriti è deceduto in ospedale e 19 corpi sono stati trovati tra le macerie del palazzo bombardato. Lo riporta l'«Ukrainska Pravda».
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16.58
Scholz: «Il gas si paga in euro, ho detto a Putin che resterà così»
«Abbiamo guardato i contratti, c'è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo a una domanda in cancelleria sul colloquio di ieri con il presidente russo Vladimir Putin e anche sull'ultima dichiarazione del Cremlino che ha ribadito che il gas andrà pagato in rubli. «Le imprese potranno pagare, vorranno pagare e pagheranno in euro», ha aggiunto Scholz.
In conferenza stampa in cancelleria, con il collega austriaco Karl Nehammer, il cancelliere tedesco ha anche affermato che «le sanzioni alla Russia mostrano di avere effetto».
Parlando poi dell'allargamento dell'UE, Scholz ha sostenuto che «serve una chiara prospettiva europea per gli Stati dei Balcani occidentali». «È importante che presto comincino i negoziati di Albania e Macedonia del Nord per l'ingresso in Europa», ha proseguito, aggiungendo che «ogni ulteriore esitazione rende i Balcani occidentali vulnerabili e aperti all'influenza di terzi».
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16.54
«I russi cominciano a ritirarsi da Chernobyl»
I russi hanno cominciato a ritirarsi dal sito di Chernobyl. Lo rende noto l'agenzia nucleare ucraina. Le forze russe avevano preso il controllo del sito il primo giorno dell'invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio.
Le truppe si muovono «in due colonne verso il confine» tra Ucraina e Bielorussia, ha scritto Energoatom su Telegram, aggiungendo che solo un «piccolo numero» di soldati russi rimane sul posto.
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16.40
Sanzioni Usa contro 13 individui ed entità russe
Nuove sanzioni degli Stati Uniti contro Mosca: il Tesoro americano ha aggiunto alla sua lista 13 individui e varie entità russe. Lo si legge sul sito del ministero.
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16.26
Incontro a Varsavia tra Duda e Kuleba
«Nello sviluppo del loro dialogo attivo con il presidente Zelensky, il presidente polacco Andrzej Duda mi ha ricevuto oggi a Varsavia. Apprezziamo molto il forte sostegno della Polonia all'Ucraina e l'ospitalità verso gli ucraini. Un'Ucraina libera e forte significa una Polonia e un'Europa libere e forti». Lo afferma il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter.
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16.19
Rischi penuria energetica: i Cantoni per un accordo tecnico con l'UE
I Cantoni sono pronti a sostenere la Confederazione in materia di sicurezza dell'approvvigionamento di elettricità e gas. Allo stesso tempo, chiedono al Consiglio federale di avviare negoziati per un accordo puramente tecnico sull'elettricità con l'Unione europea (Ue).
La Conferenza dei direttori cantonali dell'energia (EnDK) ha discusso le attuali sfide del mercato con la consigliera federale Simonetta Sommaruga, direttrice del Dipartimento federale dell'energia (DATEC), durante una sessione plenaria tenuta oggi a Berna. I Cantoni forniranno sostegno alla Berna federale «nella misura delle loro possibilità», indica un comunicato diramato dall'EnDK.
La Conferenza accoglie con favore i piani del Consiglio federale di prevedere centrali a gas di riserva in caso di penuria, ma insiste sul fatto che questi impianti dovrebbero essere utilizzati solo come soluzione di riserva in caso di emergenza. «Bisogna assolutamente evitare che queste centrali facciano concorrenza allo sviluppo delle energie rinnovabili», afferma, citato nella nota, Roberto Schmidt (Partito cristiano-sociale), membro del comitato dell'EnDK e responsabile del Dipartimento vallesano delle finanze e dell'energia.
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16.15
La Svizzera pronta a proteggere i beni culturali ucraini
Un ex deposito militare in Svizzera è disponibile per accogliere opere d'arte ucraine minacciate. «L'Ucraina non ha inoltrato richiesta a questo stadio», ha detto oggi a Keystone-ATS Carine Simoes, responsabile della protezione dei beni culturali all'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP).
L'utilizzo di questo deposito si basa su un accordo bilaterale interstatale, con una garanzia di immunità e restituzione. Si attiva su richiesta dello Stato che vuole proteggere i suoi beni culturali.
Questo rifugio internazionali per beni culturali minacciati, il cui luogo è tenuto segreto per ragioni di sicurezza e discrezione, non è mai stato utilizzato. Dal 2014, questa possibilità è menzionata nella legge federale sulla protezione dei beni culturali.
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16.00
Putin firma il decreto sul pagamento del gas in rubli
Vladimir Putin ha firmato il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti paesi ostili per il pagamento in rubli. Lo ha comunicato lo stesso leader russo, aggiungendo che entrerà in vigore da domani, primo aprile.
I paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas in rubli, ha spiegato Putin, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando che il pagamento del gas in rubli è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia.
«Nessuno ci vende niente gratis, e noi nemmeno faremo opere di carità .- ha sottolineato -. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti».
Leggi l'articolo completo qui.
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15.46
Petrolio: Opec+ conferma il piano per un rialzo della produzione
L'Opec+, che include anche la Russia, conferma la strategia di aumenti graduali e modesti della produzione di greggio nonostante la forte pressione sui prezzi innescata dall'invasione della Russia in Ucraina.
L'Opec e i suoi alleati hanno concordato di incrementare la produzione di petrolio solo di 432'000 barili al giorno, attenendosi quindi al piano già prestabilito mesi fa in vista della ripresa post-Covid. La prossima riunione è in programma il 5 maggio.
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15.37
Forte esplosione avvertita nel centro di Kiev
Una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riferisce il «Kyiv Independent». Il media ucraino rileva che potrebbe essersi trattato di un missile russo abbattuto dalla contraerea oppure che il missile abbia centrato il suo obiettivo.
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15.31
Erdogan: «Lavoro a un incontro Putin-Zelensky il prima possibile»
«Ho intenzione di tenere nuovi colloqui con i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il nostro obiettivo è organizzare un incontro dei leader di Russia e Ucraina il prima possibile. Lo dirò chiaramente a entrambi». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyp Erdogan.
«Siamo pronti a fornire la piattaforma necessaria. Sulla base della fiducia che Putin e Zelensky hanno nella Turchia, spero che saremo in grado di concordare una data dell'incontro», ha affermato, secondo quanto riportano le agenzie russe e ucraine Tass e Unian.
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15.27
Il premier norvegese parla con Putin: «Fermare la guerra»
Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Stoere ha avuto una conversazione lunga circa un'ora con il presidente russo Vladimir Putin in cui lo ha esortato a ritirare con urgenza le truppe russe dall'Ucraina e a consentire l'accesso umanitario. Lo riferisce la Bbc.
Dopo la conversazione con Putin, Stoere ha detto di avere «aspettative molto limitate» ma ha aggiunto che «nella situazione in cui siamo non bisogna lasciare nulla di intentato».
La Norvegia confina con la Russia nell'estremo nord ed è paese membro della Nato.
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15.23
«La Russia inizia l'addestramento dei mercenari in Siria»
Le forze russe in Siria hanno cominciato l'addestramento di migliaia di mercenari locali inquadrati in gruppi armati filo-governativi siriani già finanziati da Mosca. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus).
Secondo le fonti sul terreno, a ricevere l'addestramento sono gli uomini della 25esima divisione, una forza ausiliaria da anni finanziata da Mosca e inglobata nell'esercito regolare di Damasco. Questo gruppo armato è comandato dal generale Suhayl al-Hasan, noto come «La Tigre» (Nemer).
L'addestramento vero e proprio è cominciato due giorni fa nelle regioni centrali di Homs e Hama e nei distretti meridionali della regione nord-occidentale di Idlib.
Le fonti hanno documentato un intenso movimento di elicotteri dal quartier generale russo in Siria, la base di Hmeimim, sulla costa mediterranea, nella regione di Latakia, verso i campi di addestramento dell'entroterra, nelle regioni di Homs, Hama e Idlib.
Nelle scorse settimane, dopo l'annuncio del presidente russo Vladimir Putin della presenza di «16'000 volontari del Medio Oriente» pronti a recarsi sul fronte ucraino, dalla Siria erano giunte conferme dell'arruolamento di miliziani siriani tramite contratti che prevedono il pagamento di un salario mensile fino a mille dollari statunitensi per andare a combattere in Donbass.
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15.15
Zelensky: «Nessuno ci aiuta a fermare la catastrofe a Mariupol»
«Mariupol è ancora lì. Nessuno ha abbastanza determinazione per aiutarci a fermare la catastrofe. Chiedo a tutti gli europei che ascoltano: che cosa sperano questi difensori di Mariupol, i difensori di tutti i luoghi dove si combatte? Battaglie non meno terribili della battaglia di Ypres, forse anche peggiore a Mariupol». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video con il Parlamento belga, citato da «Le Soir». «Aiutateci!», ha esclamato.
Dopo un'introduzione della presidente della Camera Eliane Tillieux, l'inno nazionale ucraino è stato suonato dal vivo da un violoncellista e un violinista per accogliere l'intervento di Zelensky. Il presidente ucraino si è alzato in piedi nel suo ufficio con la mano sul cuore.
«La pace è più preziosa dei diamanti e delle navi russe nei vostri porti», ha affermato Zelensky nel suo discorso. Ha poi chiesto, ancora una volta, l'adesione all'UE: «fateci avere la possibilità di diventare membri dell'Unione europea».
Leggi l'articolo completo qui.
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14.51
Cassis: «Aiuteremo l'Ucraina se rimarrà indipendente»
La Svizzera condanna «con la massima fermezza» l'attacco a un magazzino del CICR nella città costiera ucraina di Mariupol. Oggi a Ginevra, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha promesso di aiutare l'Ucraina nei prossimi anni se «rimane un paese indipendente».
L'attacco contro il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) è «una grave violazione del diritto internazionale umanitario», ha detto alla stampa prima dell'inizio del primo Congresso della cooperazione internazionale nella città di Calvino. «È semplicemente inaccettabile», come lo sono gli attacchi indiscriminati contro i civili, ha aggiunto.
Un magazzino del CICR è stato preso di mira nei giorni scorsi dai bombardamenti russi a Mariupol, ma l'organizzazione non ha più personale nella città assediata. Ha dovuto fare i conti con malintesi sul suo ruolo neutrale nella crisi: ha affrontato una campagna di disinformazione dopo che il suo presidente, Peter Maurer, ha visitato la Russia.
Aprendo il Congresso, lanciato dallo stesso capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e che in futuro si svolgerà ogni anno, Cassis ha nuovamente giustificato le sanzioni elvetiche. Il presidente della Confederazione ha chiesto se il paese sarebbe rimasto neutrale «non facendo nulla». Una situazione che avrebbe aiutato «l'aggressore», ha detto.
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14.34
Necessari nuovi alloggi per i profughi in Svizzera
Benché il forte afflusso di profughi dall'Ucraina sia ancora gestibile, il Centro federale di asilo di Zurigo, città tra le mète preferite, è al limite delle capacità. Lo ha dichiarato oggi davanti ai media David Keller della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), aggiungendo che si stanno cercando alloggi nelle periferie con la collaborazione dell'esercito.
Attualmente, 4 mila persone - cui si aggiungono altri 4 mila richiedenti asilo di altri Paesi - sono alloggiate presso i Centri d'asilo della Confederazione, di cui 2 mila solo a Zurigo.
Da qui l'idea di trasferire i profughi in altre località. A tale scopo, si pensa alle piazze d'armi di Chamblon (VD) e Thun (BE), dove possono essere creati degli alloggi provvisori nelle palestre, prima della ripartizione di queste persone fra i Cantoni.
Per quanto riguarda i numeri, al momento circa 1000 persone giungono in Svizzera per ottenere protezione; da venti giorni la Confederazione ha incominciato a distribuire statuti di protezione S; ne vengono rilasciati in media 1000 al giorno, ha spiegato Keller (in totale finora oltre 13 mila). Per quanto attiene ai posti letti - oltre 9 mila in totale - «disponiamo ancora di una certa riserva, ma dobbiamo crearne altri 2000».
Keller non ha nascosto che i Cantoni, una volta che i profughi sono stati registrati e hanno ricevuto lo statuto di protezione, siano confrontati con una grossa sfida per quanto attiene all'alloggiamento e alla scolarizzazione di giovani e bambini.
Leggi l'articolo completo qui.
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14.25
Kiev: «A Chernobyl situazione catastrofica»
«La situazione a Chernobyl è catastrofica, i russi non hanno il controllo della situazione. Si rischiano effetti ad ampio raggio. L'area della centrale deve essere de-militarizzata. Ho scritto di mio pugno una lettera al segretario generale dell'Onu Guuterres per chiederlo». Lo ha detto, incontrando i media internazionali in videochiamata a Leopoli, la vicepremier Iryna Vereshchuk.
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14.07
Kiev: «La Russia concentra le truppe nel Donbass»
L'esercito russo sta trasferendo parte delle proprie truppe e sta concentrando i propri sforzi per stabilire il pieno controllo sul territorio delle province di Donetsk e Lugansk, nel Donbass. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian citando le informazioni operative dello Stato maggiore delle Forze armate ucraine pubblicate sul Facebook.
«I principali sforzi del nemico si concentrano sul mantenimento dei confini occupati, sulla preparazione per la ripresa delle operazioni offensive in alcune aree e sull'istituzione del pieno controllo del territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk. E' stato registrato il trasferimento di parte delle truppe e dell'equipaggiamento del nemico dal territorio della Repubblica di Bielorussia al territorio della Federazione Russa per ferrovia», si legge nel comunicato.
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14.03
Mosca e Kiev guardano a Roma come garante
L'Italia è stata richiesta come garante da Russia e Ucraina sull'attuazione di eventuali clausole negoziate fra i due Paesi. Il contenuto delle garanzie è presto per dirlo, dipenderà dal risultato del negoziato. Davanti alla stampa estera, il premier italiano Mario Draghi riferisce della telefonata di ieri di 40 minuti con il presidente russo Vladimir Putin e spiega che l'Italia c'è e i contatti con il Cremlino continuano.
Pur mostrando cautela, aggiunge che le posizioni si sono un po' avvicinate e che le sanzioni funzionano. E dice di avere anche «aspettative positive» sul ruolo della Cina, anche se secondo Putin non sono ancora maturi i tempi per un incontro con il presidente ucraino Zelensky, né lo sono le condizioni per un cessate il fuoco, anche se è stato aperto un corridoio per Mariupol.
Il fronte diplomatico registra la ripresa domani del negoziato online fra Mosca e Kiev, mentre la Turchia annuncia che i ministri degli esteri di Russia e Ucraina potrebbero incontrarsi entro due settimane. Parlando al Parlamento australiano, il presidente ucraino incalza, dicendo che il destino della sicurezza globale si decide ora.
Ma dalla Nato arriva una messa in guardia: «Mosca non si sta ritirando, anzi vuole rafforzare la sua operazione militare nel Donbass e mantenere la sua pressione su Kiev», dice il segretario generale Jens Stoltenberg.
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13.37
Kiev: «Il cessate il fuoco riguarda i corridoi, non Mariupol»
«Non c'è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia».
Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk, incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli. Inoltre, ha spiegato, «non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l'eventuale violazione del cessate il fuoco».
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13.36
Putin firma un decreto per coscrivere 134.500 persone
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione primaverile per «effettuare dal 1 aprile al 15 luglio 2022, la coscrizione di cittadini russi di età compresa tra 18 e 27 anni che non sono nella riserva (...), per un totale di 134.500 persone», si legge nel testo del documento pubblicato sul portale Internet ufficiale di informazioni legali, come riporta l'agenzia russa Ria Novosti.
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13.17
La Gran Bretagna sanziona i media russi e «il macellaio di Mariupol»
Il governo del Regno Unito ha annunciato 14 nuove sanzioni per la guerra in Ucraina contro i vertici dei media di Stato russi, fra cui la holding Gazprom-Media, l'emittente Rt e Sputnik International Broadcasting, e il generale Mikhail Mizintsev, soprannominato «il macellaio di Mariupol» per gli attacchi devastanti delle forze da lui guidate contro la città ucraina. E' quanto si legge in una nota ufficiale.
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13.05
«A Chernihiv ancora bombe, rimasti 140.000 civili»
Sono proseguiti per la seconda notte i bombardamenti su Chernihiv, a nord-est di Kiev, nonostante l'impegno russo a ridurre le operazioni militari sulla città. Lo riporta la Bbc citando le testimonianze dei residenti.
Nella città, che è circondata dalle forze russe ed è rimasta senza elettricità, acqua e gas, secondo le autorità locali ci sono ancora 140.000 civili.
«Ho sentito le esplosioni durante la notte», racconta un abitante di Chernihiv. «La notte è stata più tranquilla della precedente, sono anche riuscito a dormire...ma poi alle 5 c'è stato un nuovo forte bombardamento. Ho visto il cielo diventare arancione, ma era lontano», racconta un altro.
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12.52
Ems Chemie ai dipendenti: «Non usare il termine guerra»
Ems Chemie ha chiesto ai suoi dipendenti di non parlare di una guerra in Ucraina nel loro ambiente lavorativo, ma di utilizzare l'espressione «conflitto in Ucraina».
In due e-mail di cui l'agenzia di stampa Keystone-ATS ha preso visione, i dipendenti di Ems Chemie sono stati sollecitati a non usare più la parola «guerra» in relazione all'Ucraina.
Ciò tuttavia si applica solo all'ambiente lavorativo dei dipendenti. In Russia l'utilizzo del termine «guerra» nell'attuale conflitto in Ucraina è punito con il carcere. Questo conflitto ha anche ripercussioni internazionali, viene aggiunto.
I dipendenti di Ems Chemie devono quindi parlare del «conflitto in Ucraina». Questa misura serve a proteggere i dipendenti e l'azienda, viene indicato. I capi delle divisioni devono garantire il rispetto di questo regolamento.
Ems Chemie gestisce due siti in Russia. L'attività dei clienti in Russia è attualmente in larga misura interrotta e i dipendenti eseguono lavori di manutenzione, scrive oggi «Südostschweiz», precisando che ad essere interessati sono circa 60 dipendenti.
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12.50
Reclamo da 3,5 miliardi per gli aerei bloccati in Russia
La più grande società di leasing di aerei, AerCap, ha presentato un reclamo da 3,5 miliardi di dollari per gli aerei bloccati in Russia. Lo riporta il Financial Times.
L'azienda ha detto di aver presentato una richiesta di risarcimento di 3,5 miliardi di dollari per coprire la perdita potenziale dei suoi aerei e motori che rimangono bloccati in Russia, ponendo così le basi per una lunga battaglia tra l'industria e gli assicuratori.
La compagnia con sede a Dublino ha avuto la più grande esposizione rispetto a qualsiasi locatore straniero verso la Russia quando le sanzioni occidentali sono state introdotte dopo l'invasione dell'Ucraina.
L'azienda ha detto di avere circa 2,5 miliardi di dollari a rischio e ha avvertito che si aspetta di svalutare almeno parzialmente il valore dei suoi beni nel primo trimestre. AerCap ha recuperato 22 dei 135 aerei e tre dei 14 motori che erano stati forniti ai vettori russi prima dell'inizio della guerra, ma intende «perseguire vigorosamente» tutte le sue rivendicazioni con le sue polizze assicurative, così come con «altri mezzi legali disponibili».
Assicuratori, broker e locatori si aspettano una battaglia legale su questioni come il momento in cui l'assicurazione è stata considerata attivata, dato che alcuni assicuratori si sono affrettati a emettere avvisi di cancellazione dopo l'invasione.
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12.27
L'esercito di Kiev: «Riconquistati villaggi vicino a Zaporizhia»
Le forze ucraine hanno riconquistato diversi villaggi nella regione di Zaporizhia. Lo riferisce l'esercito di Kiev su Telegram, secondo Ukrinform.
«Le unità delle forze d'assalto aeree ucraine, insieme ad altre unità delle forze di difesa della regione di Zaporizhia - si legge in una nota -, hanno liberato gli insediamenti di Zatyshshia, Malynivka, Vesele, Zelenyi Hai e Chervone dall'occupazione russa».
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12.21
Pesanti bombardamenti nella regione di Kharkiv
La regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, è stata sottoposta a pesanti bombardamenti nelle ultime 24 ore. Lo ha detto il governatore militare della regione Oleh Synyehubov su telegram aggiungendo che l'intenso attacco ha impedito l'apertura di corridoi di evacuazione nella regione.
Nell'ultimo giorno, «le truppe russe hanno colpito 47 volte con artiglieria, mortai, carri armati e colpi nelle zone di Piatihatky, Oleksiyivka e la zona residenziale del quartiere Kharkiv Traсtor Plant», ha detto Synyehubov.
«Sono stati registrati circa 380 bombardamenti da Grad e Smerch con artiglieria a razzo. A Saltivka, il nemico ha danneggiato il gasdotto, c'è stato un grande incendio, e i soccorritori hanno lavorato per localizzarlo», ha aggiunto.
Il militare ha detto che le forze russe hanno anche inflitto fuoco pesante su Derhachi, a nord-ovest della città di Kharkiv, uccidendo una persona e ferendone altre tre, e distruggendo un edificio del consiglio comunale. «Il punto più feroce rimane Izium, dove continuano i combattimenti e i continui bombardamenti», ha detto.
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12.04
L'ambasciata slovena toglie la bandiera: «Sembra quella russa»
La bandiera slovena issata all'ambasciata di Lubiana a Kiev è stata ammainata perchè troppo somigliante a quella russa. Nel darne notizia, i media regionali citano l'incaricato d'affari sloveno Bostjan Lesjak secondo il quale i militari e la polizia ucraina gli hanno chiesto di togliere la bandiera della Slovenia per ragioni di sicurezza della stessa ambasciata e del personale, a causa della forte somiglianza della bandiera slovena con quella della Federazione russa.
Entrambe hanno infatti i colori in orizzontale bianco-blu-rosso, con quella slovena che presenta uno stemma nazionale in alto a sinistra. Nei giorni scorsi il governo di Lubiana ha deciso di riaprire la propria ambasciata in Ucraina, dove tuttavia è in servizio l'incaricato d'affari Lesjak, mentre l'ambasciatore Tomas Mencin espleta il suo servizio da Rzeszow, località polacca al confine con l'Ucraina.
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11.58
Elettricità: ElCom teme un razionamento a causa della guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina potrebbe avere un impatto sull'approvvigionamento elettrico in Svizzera il prossimo inverno. Nel caso di un'interruzione totale del gas russo, probabilmente non sarebbe possibile evitare il razionamento, avverte il presidente della Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom) Werner Luginbühl.
«Se si verificasse un boicottaggio o un'interruzione delle forniture di gas russo, la situazione si aggraverebbe», ha dichiarato Luginbühl alla «Neue Zürcher Zeitung». Tuttavia al momento è difficile valutare le conseguenze concrete, ha aggiunto.
L'Unione europea (Ue) farà certamente il possibile per assicurare l'approvvigionamento di gas per il prossimo inverno. Cercherà di compensare la mancanza di gas russo con altre fonti. Nonostante questo, le forniture russe non potranno essere completamente rimpiazzate. La guerra in Ucraina potrebbe quindi avere ripercussioni sull'approvvigionamento elettrico in Svizzera.
In caso di carenza di gas e scarsa disponibilità di capacità di produzione in Germania e in Francia, la situazione potrebbe diventare critica anche per la Svizzera. Se la fornitura di gas russo dovesse essere completamente interrotta, occorrerebbe razionare l'elettricità in Svizzera, secondo Luginbühl.
La Svizzera è un piccolo consumatore di gas. Il suo utilizzo è solo l'1% di quello dell'Ue. Potrebbe beneficiare di una soluzione europea.
Nel caso in cui la Svizzera non potesse importare abbastanza elettricità a causa della mancanza di contratti, ElCom ha proposto al Consiglio federale di costruire due o tre centrali a gas, «quasi come generatori di emergenza», ha detto Luginbühl.
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11.38
CICR: «Pronti a guidare l'evacuazione di Mariupol da domani»
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) è pronto «a guidare» le operazioni di evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol a partire da domani a condizione di avere le garanzie necessarie.
Lo afferma l'organizzazione in un comunicato. «E' disperatamente importante che questa operazione avvenga. Vi dipendono le vite di decine di migliaia di persone di Mariupol», afferma il CICR.
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11.29
«Putin non informato per paura, ma sa la verità»
C'è stato «un enorme errore di calcolo» dietro le difficoltà attribuite dall'Occidente alle forze russe in Ucraina. Lo ha affermato dall'Australia sir Jeremy Fleming, capo d'una delle agenzie d'intelligence britanniche (Gchq, analoga all'americana Nsa, che si occupa di spionaggio e controspionaggio informatico), allineandosi alla valutazione Usa secondo cui l'entourage di Vladimir Putin avrebbe ora «paura» di dirgli la verità; ma aggiungendo comunque di ritenere che il Cremlino sia a questo punto ben consapevole della situazione.
Per Fleming, la resistenza ucraina è stata superiore alle aspettative di Mosca e sul fronte della guerra «dell'informazione» il presidente Volodymyr Zelensky e il suo team si sono rivelati «estremamente efficaci». Quanto ai gruppi di «mercenari» che la Russia starebbe adesso buttando nella mischia, a sentire sir Jeremy si tratta di «carne da cannone» destinata a cercare di limitare le perdite tra le forze regolari di Putin.
L'alto funzionario di Londra ha poi parlato di cyber attacchi in corso, parallelamente al conflitto, da entrambi i fronti: sostenendo che a compierli vi sono anche hacker filo-russi o filo-ucraini non sempre controllabili dai governi di Mosca e di Kiev.
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11.16
In Svizzera si sono annunciati oltre 20'000 rifugiati
I rifugiati provenienti dall'Ucraina finora registratisi in Svizzera sono 20'569. A 13'447 di essi è stato concesso lo statuto di protezione S, fa sapere oggi su Twitter la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Il numero dei profughi in fuga dalla guerra arrivati nella Confederazione è dunque aumentato di 1'280 unità rispetto a ieri. Stando ai numeri comunicati dalla SEM, ulteriori 1'535 persone hanno ottenuto lo statuto S.
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10.59
Kiev, «Mosca si prepara a nuovi attacchi su Odessa»
«Le navi da guerra russe nella base di Sebastopoli, in Crimea, vengono rifornite di missili da crociera». Lo ha detto - secondo Ukrinform - il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhii Bratchuk, secondo il quale «sono probabili attacchi missilistici su Odessa e ad altre città ucraine».
Bratchuk ha spiegato che si tratta di missili 3M-54 Kalibr, che sono in grado di cambiare traiettoria più volte durante il volo e sono quindi difficili da intercettare. «Le unità di difesa aerea si stanno preparando a respingere gli attacchi», ha aggiunto.
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10.54
Turchia: «Per negoziare serve il cessate il fuoco»
«Ciò che è importante è che le due parti si riuniscano e si accordino su un cessate il fuoco duraturo». Lo chiede il ministro degli Esteri turco Mevlüt Cavusoglu riconoscendo che «è impossibile negoziare sotto la pressione delle armi».
Riferendosi ai colloqui tra le delegazioni dei due Paesi a Istanbul martedì, il ministro turco ha detto che hanno raggiunto «i risultati più significativi» dall'inizio del conflitto il 24 febbraio. «Le parti hanno raggiunto un compromesso su alcune questioni. Altri devono ancora essere negoziati, per esempio la neutralità» dell'Ucraina, ha spiegato. Questo dipenderebbe, ha aggiunto, dalle «garanzie» offerte da Kiev.
L'Ucraina ha proposto uno status di neutralità che sarà garantito da una dozzina di paesi tra cui i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, così come la Turchia e Israele. «Alcuni passi sono stati fatti per ridurre la tensione, ma difficilmente possiamo vederlo sul terreno», ha riconosciuto Cavusoglu. «Siamo cauti», ha sottolineato.
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10.47
Mosca rifiuta il rinnovo del mandato della missione Osce
La Russia si oppone ad un rinnovo del mandato della missione Osce in Ucraina il cui mandato è destinato a scadere con la fine del mese di marzo. Lo comunicano fonti interne all'Osce.
Nonostante i tentativi della presidenza polacca di trovare un'accordo all'ultimo nella riunione del Comitato Preparatorio dell'Osce che si è tenuta ieri a Vienna i rappresentanti del Cremlino hanno ribadito la loro contrarietà ad accettare una proroga del mandato. Mosca si è espressa contraria anche alla proposta di mettere la missione in «ibernazione» o «standby» in attesa della fine delle ostilità.
Osce Smm, la missione di monitoraggio Osce attivata nel marzo 2014 con l'incaricato di contribuire a ridurre le tensioni e monitorare le violazioni del cessate il fuoco contenuto negli accordi di Minsk, cessa quindi la sua attività oggi dopo 8 anni di servizio. Il suo personale civile era già stato evacuato dal Paese all'inizio delle ostilità.
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10.42
Tre treni per l'evacuazione di Lugansk e Donetsk
Oggi tre treni di evacuazione partiranno dalle regioni di Lugansk e Donetsk. Lo annuncia il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform.
Ieri quasi 400 civili sono stati tratti in salvo nella regione di Lugansk.
Intanto, secondo quanto riporta Pravda ucraina, una scuola e un deposito di petrolio hanno preso fuoco a causa di bombardamenti russi a Sievierdonetsk, nella regione di Lugansk. Lo avrebbe confermato il capo dell'amministrazione militare di Lugansk, Serhiy Haidai.
Secondo Haidai, «i russi stanno attaccando con tutti i tipi di armi» e «i cadaveri restano sul terreno per giorni prima di essere rimossi».
I bombardamenti russi hanno anche provocato incendi in nove edifici residenziali a Lysychansk, cinque a Sievierdonetsk e uno a Rubizhne. Inoltre, alcune case sono state danneggiate, anche se non hanno preso fuoco. Sono decine gli edifici distrutti. Due persone sono morte, due bambini sono in condizioni critiche".
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10.34
Cessate il fuoco a Mariupol, già partiti 17 bus
I primi autobus diretti a Mariupol per l'evacuazione dei civili sono partiti: 17 bus si sono già mossi per Mariupol da Zaporizhzhia (a circa 220 km a nord-ovest).
Lo ha detto la vicepremier Iryna Vereshcuk. Altri 28 bus sono in attesa dell'autorizzazione a passare al checkpoint russo di Vasylivka, vicino a Zaporizhzhia. «Faremo tutto il possibile per assicurare che i bus arrivino a Mariupol oggi e carichino le persone che non hanno ancora lasciato la città», ha detto Vereshcuk.
Ieri sera Mosca ha annunciato di essere pronta ad un cessate il fuoco temporaneo dalle 10 locali (le 9 in Svizzera) a Mariupol.
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10.25
Bce: «Impatto dell'Ucraina sulle banche europee gestibile»
La Banca centrale europea (Bce) «monitora attentamente» l'impatto della guerra in Ucraina sul settore bancario europeo, che «è ben preparato grazie alla sua forte posizione di capitale e liquidità» con un'esposizione verso la Russia per circa 100 miliardi di euro «che appare gestibile». Lo ha detto il presidente del Consiglio di Vigilanza bancario Andrea Enria, presentando il rapporto 2021 sulle attività di vigilanza.
Enria, rivolgendosi alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, ha spiegato che nel contesto della guerra, che ha creato «il secondo shock esogeno alla nostra economica e al sistema bancario in meno di due anni», «le esposizioni dirette sono concentrate in poche banche operanti in Russia, Ucraina e Bielorussia attraverso controllate in larga misura finanziate a livello locale».
«Anche nello scenario estremo- ha aggiunto - in cui alcune europee dovessero svalutare le loro esposizioni transfrontaliere e decidere, o essere costrette, a chiudere le proprie attività nella regione, l'impatto complessivo sul capitale non minaccerebbe l'adesione ai requisiti di vigilanza».
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09.57
Le forze di Kiev avanzano nelle zone di Chernihiv e Kherson
Le forze ucraine hanno liberato il villaggio di Sloboda, nella regione di Chernihiv, città assediata dall'esercito russo nel nord di Kiev. Lo riporta Ukrinform, citando un post Telegram del giornalista di guerra Andriy Tsaplienko.
Si tratta di una conferma di quanto riportato nella notte dalla Cnn, che aveva riferito di un video pubblicato sui social media che mostrava le truppe ucraine guadagnare terreno e occupare il villaggio.
Secondo Ukraine Now, le forze armate ucraine riconquistano terreno anche nella regione di Kherson. Sono stati liberati i villaggi di Orlove, Zagradivka, Kochubeyivka, che si trovano a circa 50 km dalla città di Kryvyi Rih.
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09.30
Incontro dei ministri degli esteri di Russia e Ucraina entro 2 settimane
I ministri degli esteri di Russia e Ucraina potrebbero incontrarsi entro due settimane. Lo annuncia il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu secondo quanto riporta il quotidiano Sabah.
Stando a Cavusoglu, Russia e Ucraina stanno cercando di negoziare delle garanzie dopo che l'Ucraina ha rassicurato rispetto alla sua posizione di neutralità e di non volere entrare a fare parte della Nato.
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09.18
Distrutto il municipio di Derhachi, almeno un morto
Almeno una persona è morta e tre sono rimaste ferite in bombardamenti russi sulla città di Derhachi, nella regione di Kharkiv, che hanno distrutto uno degli edifici amministrativi del municipio. Lo riporta il Consiglio comunale, secondo Pravda ucraina. Secondo la Gran Bretagna, pesanti bombardamenti sono in corso anche attorno a Kiev.
«Nelle ultime 24 ore, gli occupanti hanno bombardato le città e i civili della nostra comunità in modo intenso e cinico. Prudyanka, Slatine, Bezruky e soprattutto Derhachi sono state colpite. Uno degli edifici amministrativi del consiglio comunale è stato completamente distrutto, molte case private in vari distretti hanno subito gravi danni, diverse strade sono senza elettricità».
«Nonostante le dichiarazioni russe sull'intenzione di ridurre l'attività militare intorno a Chernihiv, sono proseguiti significativi bombardamenti russi e attacchi missilistici». Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nell'ultimo bollettino dell'intelligence.
«Le forze russe continuano a tenere le posizioni nell'est e nell'ovest di Kiev, nonostante il ritiro di un limitato numero di unità. E' probabile che nei prossimi giorni ci siano pesanti combattimenti nei sobborghi della città», si legge nel bollettino pubblicato sul profilo Twitter del ministero.
«Pesanti combattimenti» proseguono anche a Mariupol, «obiettivo chiave delle forze russe, tuttavia le forze ucraine mantengono il controllo del centro della città».
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08.48
La Francia licenzia il direttore dell'intelligence militare
Il direttore dell'intelligence militare francese, il generale Éric Vidaud, è stato licenziato dal suo incarico per ‹certe mancanze› sulla possibilità che la Russia invadesse l'Ucraina. Lo riferiscono i media francesi.
Citando una fonte interna al ministero delle forze armate, la testata francese l'Opinion riporta che Vidaud è stato licenziato a causa di «briefing insufficienti» e una «mancanza di padronanza delle materie».
Il capo di stato maggiore della difesa francese, Thierry Burkhard, ha riconosciuto in un'intervista a Le Monde che il licenziamento è avvenuto quando i servizi segreti francesi - compreso Vidaud - si sono resi conto di aver fatto un'analisi errata della minaccia russa in Ucraina, che andava contro la valutazione degli Stati Uniti. A Vidaud sarebbe stato detto che avrebbe dovuto lasciare il suo incarico la prossima estate, ma il generale ha preferito anticipare lasciando immediatamente l'istituzione militare.
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08.44
«Ok di Mosca ai corridoi umanitari a Mariupol, pronti 45 bus»
«Abbiamo ricevuto un messaggio dal Comitato Internazionale della Croce Rossa sulla conferma da parte della Russia di essere pronta ad aprire un corridoio umanitario da Mariupol con transito per Berdyansk».
Lo rende noto la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram, annunciando l'invio da parte di Kiev di 45 autobus verso Mariupol.
«Per oggi sono stati inoltre concordati i seguenti corridoi: per la consegna degli aiuti umanitari e l'evacuazione delle persone dalla città di Melitopol; per un convoglio di persone con mezzi propri dalla città di Energodar a Zaporizhia».
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08.17
«Bombe al fosforo sulla città orientale di Marinka»
Le autorità ucraine hanno accusato di nuovo le forze russe di aver sparato bombe al fosforo nella cittadina di Marinka, nell'Ucraina orientale.
«I russi hanno usato di nuovo bombe al fosforo oggi a Marinka» (diecimila abitanti prima dell'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio), ha detto il capo dell'amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavel Kyrylenko.
«Una dozzina di incendi (causati da questi proiettili, ndr) sono stati localizzati e posti sotto controllo dal personale del Servizio nazionale per le situazioni di emergenza», ha proseguito Kyrylenko spiegando che «anche le città di Georgievka, Novokolinovo e Otcheretino sono state bombardate», anche se non ha fornite dettagli sulle munizioni utilizzate.
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07.59
Possibili cyberattacchi russi contro Paesi filo-ucraini
La Russia potrebbe lanciare attacchi informatici contro i Paesi che appoggiano l'Ucraina: lo scrive il Kyiv Independent, che cita il capo del servizio di spionaggio britannico, Jeremy Fleming.
Secondo Fleming Mosca sta «cercando obiettivi nei Paesi che si oppongono alle sue azioni» in Ucraina. Fleming ha inoltre sottolineato i possibili effetti di una ricaduta delle interruzioni degli apparati militari e governativi ucraini sui Paesi limitrofi.
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07.55
Arrivati 6 nuovi carichi di aiuti militari USA
Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato che le prime sei di «circa 30» nuove spedizioni di aiuti militari dagli Stati Uniti sono arrivati in Ucraina.
Si tratta, ha spiegato il portavoce dle Pentagono John Kirby, «di materiale di cui gli ucraini hanno più bisogno, dai sistemi anti-corazza quelli anti-aerei». Saranno invece spediti a breve i droni Switchblade, i cosiddetti droni kamikaze che l'amministrazione Biden da tempo ha annunciato di voler inviare all'Ucraina.
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07.48
Unhcr: «Non riusciamo a comunicare con parte dello staff a Mariupol»
L'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) ha perso i contatti con alcuni dei suoi operatori a Mariupol. Lo ha detto alla Cnn l'Alto commissario Filippo Grandi.
«Alcuni sono riusciti ad uscire, alcuni sono dentro e non riusciamo a comunicare con loro», ha detto Grandi in merito alla situazione dello staff dell'agenzia dell'Onu nella città nel sud dell'Ucraina assediata e bombardata dalle truppe russe.
Grandi ha chiesto che vi sia un «impegno fermo» sul fatto che ci sarà un cessate il fuoco per aprire corridoi umanitari.
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07.41
«Kiev vuole poter mobilitare fino a un milione di riservisti»
Le proposte dell'Ucraina per le garanzie di sicurezza nei negoziati con la Russia includono il concetto di «immunità rafforzata», che consente la rapida mobilitazione fino a un milione di riservisti in caso di minaccia militare.
Lo ha detto - scrive il giornale Ukrainska Pravda - il capo della delegazione ucraina David Arahamiya in un'intervista ai canali televisivi ucraini.
Secondo Arahamiya, l'Ucraina si è consultata con esperti israeliani, che hanno espresso l'opinione che «il nostro Paese è più adatto al concetto della cosiddetta immunità rafforzata», sottolineando al contempo che l'Ucraina non attaccherà nessuno, ma deve essere in grado di difendersi, il che richiede armi di difesa adeguate.
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07.37
«Biden pensa di sbloccare un milione di barili di petrolio al giorno»
L'amministrazione Biden starebbe valutando la possibilità di sbloccare circa un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche Usa. Lo riferisce Bloomberg citando fonti informate.
Il petrolio sarebbe sbloccato nel corso di diversi mesi nel tentativo di abbassare i prezzi della benzina, aumentati dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
Secondo le fonti, la quantità totale liberata dalle riserve strategiche potrebbe ammontare a 180 milioni di barili. Alle 19.30, le 13.30 locali, Biden parlerà dalla Casa Bianca sulle misure per ridurre l'impatto della guerra di Putin sui prezzi dell'energia.
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07.27
Bers prevede una contrazione del Pil ucraino del 20%
L'economia ucraina dovrebbe ridursi del 20% quest'anno a causa dell'invasione della Russia, mentre il Pil russo dovrebbe contrarsi del 10%. Sono le previsioni della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) pubblicate oggi. Prima della guerra, la Bers prevedeva una crescita del 3,5% nel 2022 per l'Ucraina e del 3% per la Russia.
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07.15
Rublo a 76 contro il dollaro, valori pre-invasione
Il rublo recupera sul dollaro e torna di slancio ai valori pre-aggressione russa contro l'Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per l'acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza.
Il trend rialzista ha beneficiato dell'ipotesi non esclusa dalla Cina di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino, secondo cui «gli operatori del mercato sono liberi di scegliere la valuta negli accordi bilaterali».
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07.03
Mosca e Kiev riprenderanno i colloqui di pace il 1 aprile
Un alto funzionario ucraino ha affermato che Russia e Ucraina riprenderanno quei colloqui online domani 1 aprile. Lo scrive il Guardian.
Il capo della delegazione negoziale ucraina, David Arakhamia ha affermato in un post online che l'Ucraina ha suggerito che i due Paesi dovrebbero incontrarsi, ma che la Russia ha affermato che prima è necessario fare più lavoro su una bozza di trattato.
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06.00
Mosca pronta a una tregua temporanea a Mariupol
La Russia è pronta a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e ad aprire un corridoio umanitari verso Zaporizhzhya a condizione che Kiev soddisfi determinate condizioni. Lo rendono noto fonti militari russe, riporta Interfax.
«Le forze armate russe sono pronte a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a partire dalle 10:00 del 31 marzo 2022, esclusivamente per scopi umanitari, e ad aprire un ulteriore corridoio umanitario per l'evacuazione di civili e cittadini stranieri da Mariupol a Zaporizhzhya (con tappa a Berdiansk)», ha dichiarato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale, citato da Interfax.
La Russia aprirà il corridoio solo a patto che l'Ucraina accetti formalmente per iscritto di rispettare diverse condizioni e confermi l'effettivo cessate il fuoco. «Chiediamo alle autorità di Kiev il rigoroso rispetto delle seguenti condizioni per la creazione di un corridoio umanitario: garantire il rispetto incondizionato del cessate il fuoco temporaneo entro i tempi stabiliti, di cui è necessario informare la parte russa e i rappresentanti dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) entro le 6:00 del 31 marzo 2022», ha affermato Mizintsev.
Inoltre, Kiev deve fornire un passaggio sicuro per gli autobus di evacuazione sulla rotta concordata, in particolare tra Mariupol e Berdiansk, ha affermato.
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00.01
Al via il trentaseiesimo giorno di guerra in Ucraina