MessicoFelipe Calderón nega negoziati con i narcos
SDA
22.2.2023 - 10:57
L'ex presidente messicano Felipe Calderón (2006-2012) ha diffuso una lettera aperta all'opinione pubblica in cui assicura che «durante tutta la mia vita sono sempre stato dal lato della giustizia e della legge».
22.02.2023, 10:57
22.02.2023, 11:06
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La missiva segue una sentenza di ieri negli Stati Uniti, che ha condannato per narcotraffico l'ex ministro della Sicurezza messicano Genaro García Luna, designato proprio da Calderón.
Questa sentenza, dice l'ex presidente, «in un clima di polarizzazione e persecuzione, è già usata per attaccarmi, specialmente da parte di quanti hanno contestato la decisione del mio governo di agire contro la delinquenza».
Alludendo a coloro, come il dirigente del partito governativo Morena, Mario Delgado, che ieri ha ribadito che «Calderón non poteva non sapere quello che faceva il suo ministro», l'ex presidente ha ribadito che «ho sempre lottato con tutta la determinazione contro la delinquenza, guidato dalla legge, senza dare tregua né fare distinzione fra i gruppi».
E ha aggiunto che «mai ho negoziato né patteggiato con i criminali. Mai ho usato l'investitura presidenziale per difendere i loro interessi». Sottolineando infine: «Sono stato il presidente che più ha attuato contro la delinquenza organizzata», combattendo «tutti coloro che minacciavano il Messico, incluso, ovviamente, il cosiddetto Cartello del Pacifico».
Manifestazione per criticare l'ex presidente
Ieri, riferisce il quotidiano La Jornada, il partito Morena che sostiene il governo del presidente Andrés Manuel Lopez Obrador, ha organizzato in Parlamento una manifestazione per criticare l'ex presidente.
Nel corso di essa la deputata Lidia Pérez Bárcenas ha dichiarato: «Stiamo aspettando che (in giugno) il Tribunale federale del distretto est di New York annunci una condanna all'ergastolo. Adesso abbiamo García Luna, dopo seguirà Felipe Calderón!».