Germania Merkel scende in campo: «Spero che Merz diventi cancelliere»

SDA

18.1.2025 - 20:29

L'ex cancelliera Angela Merkel scende in campo in favore del candidato alla Cancelleria Friedrich Merz (CDU)
L'ex cancelliera Angela Merkel scende in campo in favore del candidato alla Cancelleria Friedrich Merz (CDU)
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Angela Merkel appoggia la candidatura di Friedrich Merz con un endorsement inedito ed esplicito, pronunciato per la prima volta a Duesseldorf. E la mossa non era affatto scontata, trattandosi notoriamente del suo ex rivale.

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L'uomo da lei espulso dalla politica nel 2002, quando lo fece fuori da capogruppo della Cdu, e che non avrebbe mai voluto vedere erede della sua opera politica.

L'assoluta mancanza di feeling fra i due si era vista anche dall'atteggiamento scelto negli ultimi anni: da quando non è più al timone del Paese, l'ex cancelliera ha regolarmente disertato i congressi di partito, resistendo anche a richiami pubblici di alcuni colleghi. Mentre alla celebrazione del suo 70/imo compleanno, a settembre, c'era stato un primo disgelo. È stato comunque a Duesseldorf che Merkel è entrata in campagna elettorale: «spero che Friedrich Merz otterrà il mandato per diventare cancelliere. In gioco ci sono il nostro futuro, i posti di lavoro e la garanzia del benessere», ha detto in vista del voto del 23 febbraio.

L'occasione è stata l'incontro per il nuovo anno dei conservatori del Nordreno-Westfalia. Ma il contesto viene ben descritto dai sondaggi: con gli ultimi rilevamenti Insa che danno l'Unione (Cdu-Csu) al 29% (-1) e dunque sotto la soglia psicologica del 30%, e l'ultradestra di Alice Weidel un po' al ribasso ma pur sempre al 21% (-1), grazie al balzo provocato dall'aiuto di Elon Musk, il quale ha dato ampio spazio alla leader di Alternativa su X, dopo aver insultato i politici tedeschi e dato ad Olaf Scholz dello «stupido».

Anche Merz si è fatto sentire in queste ore: «Fino a quando i paesi europei saranno uniti, saranno rispettati nel mondo, anche negli Usa. E fino a quando saremo divisi, nessuno ci prenderà sul serio». Il candidato cancelliere ha parlato di un «ultimo appello all'azione», affermando però anche che Trump sia calcolabile: «Pensa quello che dice, e fa quello che dice». E Merkel è tornata a sua volta sulla guerra in Ucraina e sui rapporti con il leader Usa: «La partnership transatlantica è oggi più irrinunciabile di quanto lo fosse alcuni anni fa. Senza il sostegno degli Usa e della Nato, l'Ucraina e non può restare uno stato sovrano», ha ribadito.

Solo con gli Usa e all'interno della Nato si può ottenere che «il presidente Putin non vinca la guerra e l'Ucraina resti come stato autonomo». Una posizione già espressa quando, prima di Natale, ha presentato la sua autobiografia politica. Merkel ha anche sottolineato di nuovo che Trump sarà un «presidente particolare», avendolo già vissuto al primo mandato. «Difende i legittimi interessi degli Usa», ha ripetuto, ma nei contesti multilaterali non crede nelle situazioni win-win, quanto piuttosto nel fatto che vi siano sempre in vincitore e un perdente. «Non cambieremo Donald Trump – ha detto quindi – ma possiamo reagire».

L'Europa deve raccogliersi attorno ai suoi interessi, gli Usa sbaglierebbero se non cercassero alleati. «Anche noi siamo un fattore forte». Dopo quasi 80 anni di pace il tema guerra e pace è di nuovo «davanti alla nostra porta di casa e non è una discussone astratta». «Una deterrenza credibile richiede decisamente spese più alte per la difesa. Queste dovrebbero più superare che mancare il 2%», ha aggiunto. Un dibattito quest'ultimo riaperto in Germania da Robert Habeck, che allo Spiegel ha dichiarato di voler investire il 3,5% del Pil in difesa nella repubblica federale. E negli Usa Trump ha già annunciato di voler costringere gli alleati ad alzare la quota al 5%.