USA 2024 L'intelligenza artificiale deciderà l'elezione del nuovo presidente americano?

dpa

27.10.2024 - 13:54

I meme sono sempre più generati dall'intelligenza artificiale.
I meme sono sempre più generati dall'intelligenza artificiale.
Dall-E

Una marea di sofisticati deepfake generati dall'intelligenza artificiale (IA): una cosa che non era mai accaduta  in una campagna elettorale per il presidente degli Stati Uniti. Quello che gli elettori vedono è spesso grottesco e assurdo. Ma cosa significa in concreto per la campagna?

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Nonostante i timori di deepfake nella campagna elettorale degli Stati Uniti del 2024, le immagini animate e grottesche generate dall'intelligenza artificiale hanno finora dominato i social media.
  • Questi meme, apparentemente umoristici, vengono utilizzati per diffondere messaggi politici e talvolta teorie cospirative razziste.
  • I democratici utilizzano meno i generatori IA di immagini. Se lo fanno, prendono in giro soprattutto Elon Musk e Donald Trump.

L'intelligenza artificiale (IA) generativa è diventata sempre più popolare negli ultimi quattro anni e gli esperti temevano il peggio per la campagna elettorale statunitense del 2024: che i «deepfake» generati dall'IA inondassero i social media e fossero così realistici che gli elettori non riuscissero a capire a cosa poter credere o no. Ma finora questo non è successo.

L'IA sta comunque giocando un ruolo significativo in questa campagna elettorale. Su internet circolano regolarmente immagini false generate da questa tecnologia.

Quello che però gli elettori vedono spesso, al posto della temuta marea di deepfake, sono cose grottesche e assurde, tanto che anche il più ingenuo degli spettatori non le prenderebbe sul serio.

Come ad esempio un video dell'ex presidente Donald Trump che cavalca un gatto brandendo un fucile d'assalto; oppure una baffuta vicepresidente Kamala Harris in abiti comunisti; o ancora Trump e Harris in un bacio appassionato.

Deepfake come questo scatto sono stati creati con il generatore di immagini X di Elon Musk.
Deepfake come questo scatto sono stati creati con il generatore di immagini X di Elon Musk.
Bild-Generator Grok

Meme a perdita d'occhio

Tuttavia anche questi meme possono essere problematici. Queste foto e video accattivanti, alcuni dei quali destinati a essere divertenti, sono diventati uno strumento utile per diffondere messaggi falsi e talvolta razzisti con una chiara inclinazione politica. E i candidati e i loro sostenitori contribuiscono a condividerli sui social media.

Un esempio è il modo in cui Trump e molti dei suoi alleati hanno mantenuto in vita teorie cospirative completamente infondate, secondo le quali gli immigrati haitiani rubano e mangiano cani e gatti a Springfield in Ohio.

Non solo hanno ripetuto queste affermazioni più volte, ma sul tema hanno anche diffuso meme generati dall'IA. Uno di questi sulla piattaforma Truth Social del tycoon mostrava un gruppo di piccoli gatti che tenevano in aria un cartello con scritto «Non lasciare che ci mangino. Vota per Trump!».

Queste immagini sono nuovi mezzi virali per promuovere vecchie narrazioni anti-immigrazione, afferma Francesca Tripodi, esperta di propaganda online. I meme utilizzati per rafforzare le affermazioni sugli haitiani sono tutt'altro che umoristici.

«Quando ci sono funzionari eletti che usano queste immagini per mantenere vivo il razzismo e la xenofobia, questo è un problema enorme», ha detto la sociologa dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill.

Sulla sua piattaforma di social media Truth Social, Donald Trump sta prendendo in giro Kamala Harris.
Sulla sua piattaforma di social media Truth Social, Donald Trump sta prendendo in giro Kamala Harris.
Truth Social

I repubblicani minimizzano il significato

I repubblicani difendono le immagini come scherzi leggeri e come prodotti dell'individualità di Trump. «C'è una cultura della personalità intorno a Trump che incoraggia questo tipo di stile di comunicazione sopra le righe», afferma Caleb Smith, stratega repubblicano. «L'intento è quello di intrattenere, non di ingannare».

L'ex presidente e i suoi sostenitori non sono gli unici a creare meme con l'IA, ma sembra che utilizzino i generatori di immagini più spesso della parte democratica.

Alcuni utenti di sinistra hanno pubblicato delle immagini che prendono in giro il miliardario e proprietario di X, Elon Musk, uno dei principali sostenitori della campagna del tycoon.

I democratici hanno anche diffuso foto manipolate dell'ex presidente in manette, in riferimento al suo procedimento giudiziario, ma Harris finora non ha teso ad amplificare questi contenuti preferendo un linguaggio visivo che non richieda generatori di IA.

La campagna della democratica consente l'uso della tecnologia solo come strumento di produttività, ad esempio per analizzare i dati, afferma la portavoce della sua campagna Mia Ehrenberg.

Il portavoce della campagna avversaria, Steven Cheung, non ha risposto alle domande dell'agenzia di stampa AP, ma ha affermato che la strategia non è cambiata da maggio. All'epoca aveva dichiarato in un'e-mail che il team elettorale non utilizzava strumenti forniti da alcuna azienda di IA.

Quando il divertimento diventa una cosa seria

L'uso di immagini false, divertenti e spesso grottesche per scopi politici non è di per sé una novità. Ma le immagini generate dall'IA con il loro iperrealismo sono più potenti delle immagini assemblate con Photoshop o delle vignette politiche e possono attirare nuova attenzione su un messaggio politico.

Sebbene alcune delle immagini relative agli animali domestici di Springfield fossero vignette sciocche, a molti è sembrato che rafforzassero una dannosa teoria della cospirazione, a scapito di una comunità che da allora ha ricevuto numerose minacce di attentati, con conseguente evacuazione di scuole ed edifici governativi.

La velocità e l'accessibilità degli strumenti di IA generativa rendono facile la creazione di contenuti politici stravaganti che vengono cliccati e «apprezzati» da molti. Chiunque abbia una connessione a internet può accedervi e sono un modo economico e conveniente per i promotori delle campagne di rispondere alle tendenze online e trasmettere un messaggio.

Disinformazione ad alta velocità

La disinformazione è presente da molto tempo nelle campagne elettorali, non è un problema nuovo, afferma Teddy Goff, direttore del settore digitale della campagna elettorale di Barack Obama del 2012, ma l'IA permette di «fare queste cose più velocemente, forse in modo più persuasivo e più mirato».

L'interesse di Trump per questi meme contraddice alcuni dei suoi commenti in un'intervista a Fox Business della scorsa primavera. In quell'occasione aveva definito l'IA «molto pericolosa» e «spaventosa» perché non c'era «una vera soluzione» ai problemi creati dall'avanzata tecnologia.

dpa