Il re Carlo III, al centro, e altri membri della famiglia reale tengono una veglia presso la bara della regina Elisabetta alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
La premier britannica Liz Truss prima dell'inizio della liturgia in memoria della Regina Elisabetta presso la Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon durante la liturgia in memoria della Regina Elisabetta presso la Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il duca di Hamilton depone la corona di Scozia sulla bara della Regina Elisabetta alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il re Carlo III e Camilla, la regina consorte, la principessa Anna e Tim Laurence e il principe Andrea seguono la bara di Elisabetta II, trasportata dalla guardia d'onore del Royal Regiment of Scotland, nella Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il Re Carlo e i membri della famiglia reale, durante la processione della bara della Regina Elisabetta II dal Palazzo di Holyroodhouse alla Cattedrale di St Giles, a Edimburgo, con attorno un fiume di gente su entrambi i lati del Royal Mile e delle strade circostanti.
Il re Carlo III, la principessa Anna, il principe Andrea e il principe Edoardo camminano dietro la bara della regina Elisabetta II, durante la processione dal Palazzo di Holyroodhouse alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
La processione con la bara della regina Elisabetta II, seguita dal re Carlo III, dalla principessa Anna e dal principe Andrea, si dirige lungo il Royal Mile fino alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Re Carlo III ispeziona la Guardia d'Onore quando arriva per partecipare alla Cerimonia delle Chiavi, al Palazzo di Holyroodhouse a Edimburgo.
Le chiavi della città di Edimburgo che saranno offerte al re Carlo III durante la cerimonia delle chiavi al Palazzo di Holyroodhouse a Edimburgo.
Il presidente della Camera dei Lord, Lord McFall di Alcluith, consegna un documento al Re Carlo III, con Camilla, la regina consorte, nella Westminster Hall, dove entrambe le Camere del Parlamento si sono incontrate per esprimere le loro condoglianze, in seguito alla morte della regina Elisabetta II a Londra.
Re Carlo III e Camilla, la regina consorte, siedono nella Westminster Hall, dove entrambe le Camere del Parlamento si sono incontrate per esprimere le loro condoglianze, dopo la morte della regina Elisabetta II, a Londra.
Il primo omaggio pubblico alle spoglie di Elisabetta II
Il re Carlo III, al centro, e altri membri della famiglia reale tengono una veglia presso la bara della regina Elisabetta alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
La premier britannica Liz Truss prima dell'inizio della liturgia in memoria della Regina Elisabetta presso la Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon durante la liturgia in memoria della Regina Elisabetta presso la Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il duca di Hamilton depone la corona di Scozia sulla bara della Regina Elisabetta alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il re Carlo III e Camilla, la regina consorte, la principessa Anna e Tim Laurence e il principe Andrea seguono la bara di Elisabetta II, trasportata dalla guardia d'onore del Royal Regiment of Scotland, nella Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Il Re Carlo e i membri della famiglia reale, durante la processione della bara della Regina Elisabetta II dal Palazzo di Holyroodhouse alla Cattedrale di St Giles, a Edimburgo, con attorno un fiume di gente su entrambi i lati del Royal Mile e delle strade circostanti.
Il re Carlo III, la principessa Anna, il principe Andrea e il principe Edoardo camminano dietro la bara della regina Elisabetta II, durante la processione dal Palazzo di Holyroodhouse alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
La processione con la bara della regina Elisabetta II, seguita dal re Carlo III, dalla principessa Anna e dal principe Andrea, si dirige lungo il Royal Mile fino alla Cattedrale di St Giles a Edimburgo.
Re Carlo III ispeziona la Guardia d'Onore quando arriva per partecipare alla Cerimonia delle Chiavi, al Palazzo di Holyroodhouse a Edimburgo.
Le chiavi della città di Edimburgo che saranno offerte al re Carlo III durante la cerimonia delle chiavi al Palazzo di Holyroodhouse a Edimburgo.
Il presidente della Camera dei Lord, Lord McFall di Alcluith, consegna un documento al Re Carlo III, con Camilla, la regina consorte, nella Westminster Hall, dove entrambe le Camere del Parlamento si sono incontrate per esprimere le loro condoglianze, in seguito alla morte della regina Elisabetta II a Londra.
Re Carlo III e Camilla, la regina consorte, siedono nella Westminster Hall, dove entrambe le Camere del Parlamento si sono incontrate per esprimere le loro condoglianze, dopo la morte della regina Elisabetta II, a Londra.
Un corteo solenne per accompagnare la regina Elisabetta verso l'abbraccio dei sudditi. Un corteo che è partito dalla Scozia, forse la più indocile nazione del Regno, largamente conquistata tuttavia da una sovrana che di quella terra è rimasta perdutamente innamorata per tutta la vita: e che proprio lassù, nel verde di Balmoral, ha come scelto di morire a 96 anni dopo sette decenni sul trono.
Il momento pubblico del lungo addio alla matriarca di casa Windsor ha preso le mosse a Edimburgo, segnato dal lento incedere del feretro sui ciottoli in salita del Royal Mile.
Con re Carlo III, primogenito e successore alla corona, chiamato a seguirlo a piedi – con lo scettro ormai in mano – accanto alla sorella Anna e ai fratelli Edoardo e Andrea nel percorso in direzione della cattedrale di St. Giles: luogo della prima esposizione delle spoglie mortali di Sua Maestà, per 24 ore, all'omaggio popolare.
Il culmine di una giornata che ha visto il nuovo sovrano impegnato in una sorta di doppio giuramento di fedeltà al suo ruolo da monarca costituzionale. Dapprima a Londra, dinanzi al parlamento nazionale di Westminster, il più antico del mondo dove ha ricevuto le condoglianze commosse di deputati e lord attraverso le voci degli speaker delle due Camere.
Non senza rinnovare – dopo gli squilli di tromba e le riverenze di prammatica – l'impegno a servire lealmente il sistema di governo democratico britannico sull'esempio «dell'insuperabile dedizione» al dovere della sua «amata madre», additata con le parole di Shakespeare quale ideale «modello di vita di tutti i principi».
Quindi, prima di sera, di fronte a quello locale scozzese, in nome del rispetto della devolution e dell'autonomia di tutte le nazioni che con l'Inghilterra formano il Regno Unito (Galles, Irlanda del Nord e appunto Scozia, la cui corona, unita ma diversa da quella inglese, non a caso è stata posta oggi sul catafalco di Elisabetta II).
Il grande saluto del popolo alla monarca
Al di là di tutto, comunque, la giornata è stata quella di un grande saluto di popolo alla monarca defunta. La sua bara, avvolta nello stendardo reale, ha lasciato nel primo pomeriggio il palazzo reale di Holyroodhouse al suono struggente d'una cornamusa, portata a spalla da picchetto d'onore del Royal Regiment of Scotland nella tradizionale divisa con il kilt.
E nel percorso fino a St Giles – seguita a piedi dai quattro figli (tutti in alta uniforme tranne il «reprobo» Andrea, privato di gradi e titoli per il coinvolgimento nello scandalo sessuale Epstein) – è stata affiancata da un fiume di gente assiepato a ridosso delle transenne.
In un clima di silenzioso rispettoso, rotto solo da qualche inchino, dalle foto o dai video ripresi con gli immancabili telefonini, da uno scroscio di applausi riservati a Carlo e alla regina consorte Camilla sulla via del ritorno. Oltre che dalla contestazione di almeno una persona che ha lanciato urla di sdegno all'indirizzo del principe Andrea, prima di essere afferrato dalla polizia e fermato per «disturbo alla quiete pubblica».
Incidente non totalmente episodico nel Paese, ma che non cambia la cornice di un quadro suggellato nel complesso dalla presenza di decine e decine di migliaia di persone lungo le strade della capitale scozzese, o in coda per accedere alla camera ardente di St. Giles.
Una liturgia di «ringraziamento»
Dove i resti della figlia di Giorgio VI hanno iniziato a ricevere il tributo di una fila ininterrotta di uomini e donne dopo la liturgia celebrata nella cattedrale in «ringraziamento» per l'eredità di Elisabetta: esaltata – alla presenza della neo premier conservatrice britannica Liz Truss come della first minister indipendentista del governo locale scozzese Nicola Sturgeon – per «il dono di uno spirito di servizio» inclusivo «fondato su una sincera fede cristiana».
Domani sera la scena si sposterà a Londra, dove nei quattro giorni successivi il panorama si prepara a riprodursi in dimensioni ciclopiche. Con il milione di presenze attese durante l'esposizione del feretro a Westminster Hall, da mercoledì a domenica.
E la prospettiva da far tremare i polsi d'un funerale di Stato che vedrà lunedì 19 il mega apparato di sicurezza messo in piedi per l'occasione confrontarsi con lo spostamento in riva al Tamigi non solo di una marea umana di ammiratori della regina, orfani e curiosi, ma pure di Joe Biden e di frotte di leader del pianeta: destinati, pare, ad essere almeno in parte raggruppati per i trasbordi cittadini su inusuali navette collettive nella speranza di renderne meno ingestibile la tutela.
I quattro figli della regina vegliano il feretro a St. Giles
Il Re Carlo e gli altri tre figli della sovrana si sono schierati ai quattro lati del feretro della madre per un primo turno di veglia nella cattedrale di St. Giles, a Edimburgo, aperta da questa sera all'omaggio del pubblico.
L'immagine toccante dei quattro reali – a capo chino, e con attorno alcuni militari scozzesi – ha fatto subito il giro dei media britannici. Come già dietro al corteo, Carlo, la principessa Anna e il principe Edoardo sono in alta uniforme militare, mentre il principe Andrea è in borghese.
SDA