Conflitto Salgono i morti in Israele, il capo dell'esercito svizzero interrompe la visita

SDA

8.10.2023 - 10:54

In Israele il conflitto continua a causare vittime. Intanto, il premier Netanyahu offre la formazione di un Governo di unità nazionale. Il capo dell'esercito svizzero Thomas Süssli, invece, ha interrotto anticipatamente la sua visita nel Paese ed è tornato in Svizzera.

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che il numero di israeliani uccisi finora nell'attacco lanciato ieri da Hamas è salito ad almeno 350.

Il portavoce Daniel Hagar, citato da Bbc, che ha riferito la cifra, ha ricordato che la priorità è ora quella di liberare le comunità dove si combatte ancora e di controllare i varchi nella recinzione con la Striscia di Gaza.

«Secondo un rapporto non ufficiale, attualmente risultano dispersi circa 750 israeliani». Lo riporta il Jerusalem Post in un post su X.

Intanto l'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam – citate da fonti locali – hanno fatto sapere che gli ostaggi israeliani sono tenuti nei tunnel dell'organizzazione nella Strscia e in «case sicure».

Crescono anche le vittime nella striscia di Gaza: sono centinaia.

Netanyahu offre la formazione di un Governo di unità nazionale

Intanto, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si offre di formare un governo di unità nazionale dopo aver dichiarato che il paese è in guerra; questo vedrebbe insieme Netanyahu e il leader dell'opposizione, Yair Lapid, finché dura lo stato d'emergenza.

Netanyahu ha fatto l'offerta durante un incontro con Lapid e il leader del partito di Unità Nazionale, Benny Gantz, secondo il Times of Israel, che però riferisce di divergenze tra gli stessi esponenti dell'opposizione.

Lapid, in particolare, pur dicendosi disponibile, non vorrebbe che di questo esecutivo tecnico facesse parte l'estrema destra, attualmente nella coalizione che sostiene il premier.

Secondo una dichiarazione rilasciata dal partito Likud di Netanyahu un tale governo avrebbe lo stesso formato del governo Levi Eshkol a cui si unì l'allora leader dell'opposizione Menachem Begin prima della Guerra dei Sei Giorni nel 1967.

Il capo dell'esercito svizzero interrompe la sua visita in Israele

Il capo dell'esercito svizzero Thomas Süssli ha interrotto anticipatamente ieri la sua visita in Israele, sulla scia dei recenti avvenimenti che hanno interessato lo stato ebraico.

Nel frattempo la delegazione è rientrata nella Confederazione, ha indicato nella notte il Dipartimento federale delle difesa.

Secondo i programmi la visita, cominciata venerdì, sarebbe dovuta durare sino a oggi: in data odierna era fra l'altro previsto un incontro con il capo dello stato maggiore generale delle forze armate israeliane, tenente generale Herzi Halevi.

La visita di Süssli concerneva peraltro soprattutto la United Nations Truce Supervision Organisation (UNTSO), la missione delle Nazioni Unite che monitora il cessate il fuoco in Medio Oriente: per la prima volta gli osservatori militari dispiegati in loco saranno infatti guidati da un ufficiale elvetico.

SDA