Pena capitale Iran, giustiziato il dissidente tedesco-iraniano Sharmahd

SDA

28.10.2024 - 18:09

Jamshid Sharmahd in tribunale a Teheran in una foto risalente al 2022.
Jamshid Sharmahd in tribunale a Teheran in una foto risalente al 2022.
Keystone

L'Iran ha giustiziato il dissidente iraniano di origine tedesca Jamshid Sharmahd. Lo ha annunciato una fonte giudiziaria. Arrestato nell'agosto 2020 era stato condannato a morte con l'accusa di coinvolgimento nell'esplosione di una bomba in una moschea nel 2008.

Sharmahd, 68enne sviluppatore di software e in passato residente in California, è stato rapito da agenti iraniani durante un viaggio negli Emirati Arabi Uniti nel 2020 e successivamente portato in Iran, dove è stato condannato alla pena capitale nel febbraio del 2023 per avere «messo a repentaglio la sicurezza nazionale».

Sharmahd, che ha anche la residenza negli Stati Uniti, è stato accusato di essere a capo di un gruppo filo-monarchico, di aver piazzato una bomba in una moschea di Shiraz – che ha provocato 14 morti e 200 feriti – e di aver pianificato altri attacchi nel paese.

Lo scorso marzo l'uomo, assieme al governo degli Stati Uniti, è stato condannato a pagare una multa da 2,5 miliardi di dollari come compenso alle famiglie di vittime di attacchi terroristici in Iran risalenti al 2008.

Prima della condanna a morte per Sharmahd dello scorso anno, altre persone erano state arrestate in relazione all'attentato e condannate. Il 68enne ha sempre negato le accuse e Amnesty International aveva parlato di un processo farsa nei suoi confronti.

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