Il sindaco di Mazan, Louis Bonnet, ha scatenato una polemica minimizzando lo stupro di Gisèle Pelicot. In un'intervista alla BBC, ha dichiarato: «Poteva essere più grave, non c'erano bambini coinvolti, nessuna donna è morta».
Mentre il processo per lo stupro di Mazan sta scuotendo la Francia, ora è il turno del sindaco del paese a suscitare indignazione.
Intervistato dalla BBC, il politico ha cercato di minimizzare la gravità dei fatti: «Poteva essere più grave, non c'erano bambini coinvolti, nessuna donna è morta. Sarà difficile per la famiglia, ma saranno in grado di ricostruire la loro vita. Dopo tutto, non è morto nessuno».
«La gente qui dice che non è stato ucciso nessuno, che sarebbe stato molto peggio se Dominique Pelicot avesse ucciso la moglie. Ma non è quello che è successo in questo caso», ha continuato il sindaco.
Ha poi cercato di giustificare le sue osservazioni facendo un paragone molto maldestro con un altro caso di stupro avvenuto a Carpentras, una città vicina. «Lei [la vittima di Carpentras] era cosciente al momento dello stupro e si porterà dietro il trauma fisico e mentale per molto tempo, il che è ancora più grave», ha detto.
Questi commenti hanno immediatamente infiammato i social network. Migliaia di utenti, soprattutto nel Regno Unito, hanno denunciato i commenti come «scioccanti», «irrispettosi» e «insensibili».